Tabella equiparazione per il personale del Corpo Forestale dello Stato: lettera al Ministro Alfano

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    Riportiamo il testo della lettera, a firma congiunta, consegnata al Ministro dell’Interno Alfano

    Pregiatissimo Ministro Alfano,

    abbiamo appreso che il Ministero della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione, in attuazione di quanto previsto dal comma 3 dell’art. 12 del d.lgs. n. 177/2016, sta definendo una Tabella di equiparazione tra il personale del Corpo Forestale dello Stato e quello del comparto Ministeri del tutto analoga a quella prevista dal Ministero della Difesa con riferimento al ricollocamento degli esuberi del personale delle Forze Armate.

    Una Tabella che, se approvata, concretizzerebbe un declassamento senza precedenti del personale dell’intero comparto sicurezza, equiparando il personale del ruolo Ispettori nella II Area Funzionale ed, a cascata, retrocedendo tutti gli altri ruoli.

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    Come sa, rispetto alla Tabella elaborata dalla Difesa, abbiamo già rappresentato la problematica anche al Dipartimento. Questa nuova bozza di Tabella ci preoccupa ancora di più, atteso che conferma quanto previsto in ambito Difesa e riguarda il personale civile del Corpo Forestale dello Stato.

    Nell’ambito degli Uffici Centrali e periferici dell’Amministrazione della P.S., i danni, in termini di efficienza ed efficacia dei servizi prestati, sarebbero incalcolabili per effetto delle previsioni normative che regolano la dipendenza funzionale e gerarchica tra appartenenti alla Polizia di Stato e dipendenti civili dell’Amministrazione civile dell’Interno.

    Peraltro, l’emanazione della stessa risulta ancor più inaccettabile, se si considera che si sta definendo il riordino dei ruoli del comparto sicurezza, ovvero quel provvedimento che doveva e deve servire a recuperare gli anni persi ed a riequilibrare il gap accumulato rispetto al resto del pubblico impiego.

    Nel ribadire le ragioni ed i nefasti effetti che l’emanazione di una simile Tabella comporterebbe nell’ambito della Polizia di Stato, già ampiamente descritti e documentati nella precedente a Lei indirizzata, Le chiediamo un Suo autorevole intervento volto a scongiurare l’emanazione dei cennati DPCM.

    RingraziandoLa per la cortese disponibilità, restiamo in attesa di un cortese riscontro.

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