Esprimo a nome mio e di tutti i poliziotti del SIULP la solidarietà ai Colleghi delle Forze di Polizia impegnati nei servizi in Val di Susa, al Procuratore Caselli e a tutti i magistrati della Procura di Torino, che con i poliziotti sono impegnati a garantire il diritto costituzionale della protesta ma anche il rispetto della legge e delle norme che disciplinano tale diritto, e ai colleghi del SAP per le vili e ignobili minacce che gli sono state rivolte dai soliti professionisti del disordine che hanno come fine solo la guerriglia e lo scontro con le Istituzioni e la stessa società civile.
Ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nel ringraziare quanti ogni giorno si sacrificano per il bene comune, l’ordine e la sicurezza pubblica e per la lotta contro ogni forma di criminalità, attività queste essenziali ed importanti per garantire la democrazia e lo sviluppo del Paese, lancia un appello accorato alla politica e al Governo affinché questi fenomeni non siano sottovalutati e si costituiscano immediatamente le basi per respingerla.
Il clima di incertezza economica e sociale, derivante dalla grave crisi economica e valoriale che sta attraversando l’intera Comunità europea e il nostro Paese, continua Romano, sono l’humus ideale nel quale la devianza, il terrorismo e l’integralismo di pochi ostinati soggetti eversivi possono trovare connivenza e, persino condivisione.
Le parole del Prefetto Manganelli, dette nell’audizione alla Commissione Affari Costituzionali, sono la riprova che il momento è delicato e difficile e che, pertanto, nessuno può permettersi tentennamenti o, peggio ancora, di stare alla finestra sperando che oltre gli orpelli possa scaturire qualcosa di buono.
Ecco perché, rincara Romano, è necessario che in primis la politica, in modo unanime e trasversale mettendo da parte per una volta le beghe partitiche, faccia sentire la propria ferma e incontrovertibile condanna su questi fenomeni criminali che, come successo negli anni di piombo, una volta riusciti nel salto di qualità attraverso la commissione di un assassinio, non avranno più freni inibitori e potrebbero far ripiombare il Paese nel terrore come negli anni settanta e ottanta.
Ma il contrasto a questi fenomeni è possibile, e con risultati positivi, solo se è accompagnato da una volontà certa e da un’azione concreta del Governo che deve, immediatamente, ripristinare le risorse necessarie al comparto sicurezza, fortemente depauperato delle sue potenzialità per effetto dei tagli operati dai governi precedenti, dimostrando a questi delinquenti che il Paese, nel suo insieme, è compatto e deciso a non consentire infiltrazioni eversive di alcun genere perché la sicurezza, la democrazia e il diritto di ogni cittadino anche a manifestare il proprio dissenso, purché avvenga nel rispetto della legge, è un investimento e non un costo come sinora dimostrato.
lanci di agenzia
Tav, Siulp: solidarieta’ al Sap, ai colleghi delle Forze di polizia Roma, 24 FEB
il Velino/AGV – Esprimo a nome mio e di tutti i poliziotti del SIULP la solidarieta’ ai Colleghi delle Forze di Polizia impegnati nei servizi in Val di Susa, al Procuratore Caselli e a tutti i magistrati della Procura di Torino, che con i poliziotti sono impegnati a garantire il diritto costituzionale della protesta ma anche il rispetto della legge e delle norme che disciplinano tale diritto, e ai colleghi del SAP per le vili e ignobili minacce che gli sono state rivolte dai soliti professionisti del disordine che hanno come fine solo la guerriglia e lo scontro con le Istituzioni e la stessa societa’ civile. Ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nel ringraziare quanti ogni giorno si sacrificano per il bene comune, l’ordine e la sicurezza pubblica e per la lotta contro ogni forma di criminalita’, attivita’ queste essenziali ed importanti per garantire la democrazia e lo sviluppo del Paese, lancia un appello accorato alla politica e al Governo affinche’ questi fenomeni non siano sottovalutati e si costituiscano immediatamente le basi per respingerla.
Il clima di incertezza economica e sociale, derivante dalla grave crisi economica e valoriale che sta attraversando l’intera Comunità europea e il nostro Paese, continua Romano, sono l’humus ideale nel quale la devianza, il terrorismo e l’integralismo di pochi ostinati soggetti eversivi possono trovare connivenza e, persino condivisione. Le parole del Prefetto Manganelli, dette nell’audizione alla Commissione Affari Costituzionali, sono la riprova che il momento è delicato e difficile e che, pertanto, nessuno può permettersi tentennamenti o, peggio ancora, di stare alla finestra sperando che oltre gli orpelli possa scaturire qualcosa di buono. Ecco perché, rincara Romano, e’ necessario che in primis la politica, in modo unanime e trasversale mettendo da parte per una volta le beghe partitiche, faccia sentire la propria ferma e incontrovertibile condanna su questi fenomeni criminali che, come successo negli anni di piombo, una volta riusciti nel salto di qualità attraverso la commissione di un assassinio, non avranno più freni inibitori e potrebbero far ripiombare il Paese nel terrore come negli anni settanta e ottanta.
Ma il contrasto a questi fenomeni e’ possibile, e con risultati positivi, solo se è accompagnato da una volonta’ certa e da un’azione concreta del Governo che deve, immediatamente, ripristinare le risorse necessarie al comparto sicurezza, fortemente depauperato delle sue potenzialita’ per effetto dei tagli operati dai governi precedenti, dimostrando a questi delinquenti che il Paese, nel suo insieme, è compatto e deciso a non consentire infiltrazioni eversive di alcun genere perche’ la sicurezza, la democrazia e il diritto di ogni cittadino anche a manifestare il proprio dissenso, purcé’ avvenga nel rispetto della legge, e’ un investimento e non un costo come sinora dimostrato.