Con l’anno nuovo, assisteremo all’approvazione e l’entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2021, di una serie di nuovi benefici e bonus, in favore di tutti quei cittadini italiani e quei nuclei familiari che sono stati duramente colpiti dall’emergenza epidemiologica del Coronavirus, in particolare in seguito alle diverse misure restrittive che sono state definite dai vari Dpcm volti a ridurre il rischio di contagio.
Si tratta di una serie di bonus come bonus Irpef, assegno unico per le famiglie con figli, bonus mamma, bonus asilo nido, come anche il nuovo bonus sociale in bolletta.
Di seguito i dettagli in merito ai nuovi bonus che saranno introdotti o confermati in previsione dell’anno prossimo, ovvero a partire dal 1° gennaio 2021, e chi potrà accedere ad ognuno di questi benefici.
Bonus Irpef in busta paga
Il bonus Irpef è stato introdotto per la prima volta in seguito all’entrata in vigore del decreto-legge n.3 del 5 febbraio 2020, successivamente convertito con modificazioni nella legge n.21 del 2 aprile 2020. E’ stato approvato già a partire dal 1° luglio 2020, ed è prevista la proroga anche per l’anno 2021. Permetterà ai lavoratori dipendenti italiani di ottenere 100 euro in più in busta paga.
Si tratta, infatti, di un vero e proprio bonus dal valore di 100 euro che sarà attributo all’interno della busta paga dei lavoratori con contratto di lavoro dipendente, derivante dal cosiddetto taglio del cuneo fiscale.
Dunque, a partire dal mese di gennaio dell’anno prossimo, il 2021, i beneficiari del Bonus Irpef avranno diritto ad un sostegno in busta paga dal valore complessivo di 1.200 euro nell’arco dell’intero anno.
Come già precisato su queste stesse pagine, non tutti i lavoratori italiani possono ottenere il bonus Irpef di 100 euro che deriva dal taglio del cuneo fiscale. Infatti secondo quanto stabilito dalla legge n.21 del 2 aprile 2020, avranno diritto al bonus Irpef in busta paga i lavoratori dipendenti o in alternativa quei lavoratori italiani che risultano avere un reddito che può essere assimilato al lavoro dipendente.
A tal proposito, rientrano in questa categoria anche quei compensi che sono stati percepiti da lavoratori soci di cooperative; quelle indennità a carico di terzi per lavori svolti in relazione a questa qualità; le cosiddette remunerazioni dei sacerdoti; quei compensi ottenuti in seguito ai lavori socialmente utili che risultano essere conformi alle specifiche disposizioni normative; quelle prestazioni pensionistiche (espresse all’interno del decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124); quei redditi che derivano da rapporti di collaborazione continuativa e coordinata, anche detti co.co.co.; infine, rientrano anche quelle somme che vengono corrisposte a titolo di premio, sussidi, borse di studio per fini di addestramenti professionali o di studio.
Al contrario, secondo quando stabilito dalla legge, non potranno ottenere il bonus Irpef in busta paga i pensionati o gli incipienti.
Per quanto riguarda i requisiti, la legge definisce che il bonus di 100 euro potrà essere ottenuto da quei lavoratori che hanno un reddito complessivo compreso tra i 8.145 euro e i 28.000 euro.
Tuttavia, è possibile che con la nuova Legge di Bilancio 2021 siano riconosciuti nuovi beneficiari ed estesa dunque la platea degli aventi diritto al bonus Irpef.
Bonus sociale in bolletta per luce e gas
Questo bonus non è altro che un vero e proprio sconto sulla bolletta relativa ai versamenti destinati ai consumi di luce, gas e acqua.
Potranno accedere al nuovo bonus sociale in bolletta quelle famiglie italiane che risultano avere un reddito ISEE parecchio basso, quelle caratterizzate da un numero elevato di componenti all’interno di un unico nucleo familiare e quei nuclei in cui un componente ha delle gravi patologie e disagi fisici, che lo rendono non autonomo.
A tal proposito, occorre specificare che per quanto riguarda il requisito relativo al valore ISEE, per poter accedere al bonus sociale in bolletta, le famiglie italiane non potranno avere un ISEE superiore agli 8.265 euro.
Nei casi di nuclei familiari composti da quattro o più figli a carico, il valore ISEE non dovrà invece superare la soglia limite di 20.000 euro.
Inoltre potranno accedere al bonus sociale in bolletta per i pagamenti di luce, gas e acqua delle famiglie italiane che godono del reddito di cittadinanza (o della pensione di cittadinanza).
Bonus asilo nido
Il bonus INPS Asilo nido non rappresenta affatto una novità per l’anno 2021. Infatti, questo sostegno economico a supporto della genitorialità e delle famiglie con bambini piccoli, è stato introdotto già a partire dall’anno 2016.
Il bonus ha un valore massimo di 3.000 euro, e varia in base al valore ISEE della famiglia. L’obiettivo è quello di sostenere le famiglie italiane nelle rette destinate ai servizi di asilo nido, sia pubblici che privati e per le forme di assistenza domiciliare.
Bonus bebè
Un altro sostegno economico utilissimo e amato dalle famiglie italiane è il bonus bebè, confermato non solo per l’anno prossimo, il 2021, ma anche per quello successivo, il 2022.
A tal proposito, occorre specificare che il bonus bebè potrà essere ottenuto da parte di quei nuclei familiari in cui il bambino è nato o è adottato (o anche preso in affidamento), in un periodo che è compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre dello stesso anno.
Anche il questo caso, come per il bonus asilo nido, l’importo del bonus bebè varia a seconda del reddito ISEE che caratterizza il nucleo familiare richiedente.
L’importo massimo del beneficio è comunque stabilito a 160 euro mensili per quelle famiglie il cui ISEE risulta inferiore ai 7.000 euro, con la possibilità di un ulteriore incremento del bonus pari al 20 per cento nel caso di nascite di figli successivi al primo durante l’arco del 2021.
Assegno unico per i figli
Una novità che sarà introdotta solo a partire dal mese di luglio dell’anno prossimo, il 2021, è rappresentato dal nuovissimo Assegno unico per i figli.
L’assegno unico ha infatti l’obiettivo di unire tutti i sostegni e bonus a favore delle famiglie italiane e semplificare le richieste e il riconoscimento dei benefici.
Questo bonus sarà riconosciuto a tutte quelle famiglie che risultano avere uno o più figli, a partire dal settimo mese della gravidanza della madre fino al ventunesimo anno di età dei figli.
Per quanto riguarda gli importi, bisogna aspettare l’entrata in vigore definitiva della Legge di Bilancio 2021. Tuttavia, si pensa che l’importo dovrebbe essere compreso tra i valori di 50 euro e 250 euro mensili per ciascun figlio a carico del nucleo familiare.
Sarà inoltre riconosciuta una maggiorazione per l’Assegno unico nei casi di più di un figlio a carico o nei casi in cui vi è la presenza di un figlio con disabilità gravi.
Bonus mamma
Per le mamme, un bonus importantissimo è rappresentato dal bonus una tantum dal valore di 800 euro, che prende il nome di Bonus Mamma.
Tale beneficio spetta a tutte le mamme a partire dal settimo mese di gravidanza o a anche alle mamme che hanno preso la decisione di adottare un bambino minore o di prenderlo in affidamento, sia sul territorio nazionale che su quello internazionale.