Conquiste del lavoro dell’8 gennaio 2010 Articolo di Luca Tatarelli
L’aumento delle confische e dei processi contro la ’ndrangheta in Calabria potrebbe essere il filo conduttore delle indagini della magistratura contro gli atti intimidatori che hanno interessato la Procura generale di Reggio Calabria. Anche se è ancora presto per avere un quadro chiaro, a Reggio c’è preoccupazione.
”Il Governo – dice a Conquiste, Cosimo Piscioneri, segretario generale della Cisl reggina – deve muoversi. Per combattere la criminalità occorrono uomini e mezzi. Non vorrei che una volta spenti i riflettori tutto tornassecome prima”.
Lo sdegno per l’uccisione del vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno il 16 ottobre 2005 a Locri (mandanti ed esecutori sono stati condannati all’ergastolo) portò lo Stato a promettere interventi massicci per difendere la legalità.
”Promesse non mantenute”, nota con dispiacere Piscioneri.
Nella Prefettura reggina ieri si è tenuta una riunione operativa presieduta dai ministri dell’Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano, per fare il punto dopo l’attentato di domenica scorsa alla Procura generale della città.
Lo Stato dovrebbe rispondere a questi attacchi con il coordinamento delle forze di Polizia sotto un’unica direzione.
”Solo così – spiega Felice Romano, segretario generale del Siulp – si può rafforzare il controllo del territorio e l’incisività dell’azione investigativa”.
”Invitiamo – evidenzia in una nota la Cisl calabrese – tutte le istituzioni nazionali e locali ad assicurare il massimo sostegno alla magistratura calabrese favorendo maggiori investimenti nelle strutture giudiziarie, con uomini emezzi, per rafforzare il presidio ed il controllo del territorio per garantire alla sicurezza dei cittadini”.
Ieri sera, aReggio Calabria una fiaccolata organizzata da Cgil, Cisl e Uil provinciali ha percorso le strade del città. Piena adesione delle forze politiche, delle associazioni e della Cisl messinese. ”Messina e Reggio Calabria – dice Tonino Genovese, segretario generale della Ust messinese – rappresentano un’unica realtà sociale ed economica.
Due città che quotidianamente si intersecano e che rappresentano un’unica comunità, quella dell’area metropolitana dello Stretto. Da anni ci battiamo per questo riconoscimento e soprattutto nei momenti più difficili dobbiamo far sentire l’unione delle due città e dei propri cittadini”.
In allegato la prima pagina del giornale
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