Decreto legge PA e disegno legge “Repubblica semplice”, il Siulp dice basta!

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    Riportiamo il testo della nota di denuncia inviata alle segreterie provinciali e regionali.

    Cari Segretari,

    è sotto gli occhi di tutti come le condizioni lavorative ed economiche dei poliziotti stiano raggiungendo livelli sempre più insostenibili. Da tempo, noi organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, contrariamente all’assordante silenzio del nostro Ministero e del Dipartimento di PS, denunciamo alle Istituzioni e all’opinione pubblica il progressivo deterioramento e l’acuto disagio professionale del personale, ma non si può non notare che, negli ultimi tempi, all’elevato numero di problematiche non risolte, si sono aggiunte e si stanno aggiungendo nuove e delicate questioni che minano in maniera oltremodo pesante l’attività lavorativa del personale. Sono anni, infatti, che denunciamo il profondo stato di malessere dovuto al prolungamento di un blocco stipendiale che dura ormai da troppo tempo e che sta lentamente impoverendo un’intera categoria di lavoratori.

    A ciò, si aggiunge la consapevolezza di lavorare in contesti operativi sempre più difficili, con mezzi obsoleti, in strutture fatiscenti con un’età media sempre più elevata. Un ulteriore motivo di forte malessere nasce dalla constatazione della evidente incapacità del Dipartimento della P.S. di garantire normali progressioni di carriera mediante lo svolgimento di concorsi interni come avviene, con cadenza regolare, nelle altre amministrazioni del comparto, nonché dal fatto che il riordino delle carriere appare ancora un traguardo lontano. A tutto questo si aggiunga un’allarmante assenza di strategia sulla sicurezza: c’è uno smodato ricorso a pratiche emergenziali, come la gestione dei fenomeni di immigrazione e come l’approccio all’ordine pubblico.

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    Ecco. Per tutto questo, per molto altro e per il silenzio della nostra Amministrazione, diciamo BASTA!

    E’ ora che il vertice del Dipartimento della P.S., cosi come è veloce nel giudicare pubblicamente con epiteti infelici i poliziotti, venga allo scoperto e dica ai 95.000 poliziotti, da che parte sta. E’ finito il tempo delle ambiguità. Vogliamo segnali chiari ed immediati perché i poliziotti non ce la fanno più.

    Per quello che ci riguarda, è ora di dare il nostro messaggio forte e chiaro al Dipartimento: finché non riceveremo risposte rapide ed esaustive, quale forma di protesta incisiva a carattere nazionale, tutte le scriventi OO.SS., senza eccezione alcuna, sia a livello centrale che periferico, non dovranno concedere più alcuna deroga richiesta dall’Amministrazione rispetto agli accordi già sottoscritti e su questo, su ogni tavolo di confronto periferico, al fine di non annacquare la forte azione di protesta su tutto il territorio nazionale, vi chiediamo di tenere in modo rigido e unitario la barra dritta.

    Sappiamo bene che si tratta di una decisione grave, ma è assolutamente necessaria ed è in linea con la gravità della situazione. Essa rappresenta inoltre solo il primo passo di una nuova e più incisiva fase di lotta sindacale ad oltranza.

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