Grazie all’impegno che il Ministro Alfano e il Capo della Polizia avevano assunto rispetto al riordino, oggi la responsabilità e il lavoro ha portato i frutti.
Polizia: Sindacati P.S., bene Governo, determinante ruolo Alfano e Pansa per delega riordino.
L’approvazione dell’emendamento con il quale è stata approvata la delega per l’ammodernamento del modello della sicurezza e il riordino delle carriere degli appartenenti alle Forze di polizia, in modo da adeguare il sistema della sicurezza alle nuove e più insidiose sfide che ci attendono, è un risultato straordinario e importantissimo per il Paese, fortemente voluto e perseguito con costanza e tenacia dalle scriventi OO.SS..
Questo risultato, segna solo l’inizio del percorso che porterà il sistema all’efficientamento, il personale ad una maggiore e gratificante riqualificazione sulla base della meritocrazia e della professionalità, è il punto di arrivo di un confronto serio, costruttivo e faticoso che le scriventi OO.SS. e il Governo hanno iniziato da tempo, che si è concluso grazie al ruolo determinante del Ministro Alfano, del Capo della Polizia e del Dipartimento della P.S. che da subito hanno compreso la necessità di questa esigenza per il Paese, al quale si è giunto nonostante i soliti detrattori che cercano di infrenare i percorsi di progresso e di avanzamento democratico del sistema sicurezza e giuridico del nostro Paese.
Lo affermano in una nota SIULP, SIAP, SILP CGIL, UGL POLIZIA E UIL POLIZIA, in rappresentanza di oltre il 70% dei poliziotti, nella quale esprimono soddisfazione per l’approvazione della delega al riordino del modello della sicurezza e delle carriere degli addetti.
L’approvazione di questa norma, sottolineano i Sindacalisti, è un fatto importantissimo e attesissimo da tempo dal personale e dallo stesso sistema della sicurezza che dopo oltre trent’anni, pur essendo ancora valido ed efficace nei suoi pilastri portanti necessita tuttavia di una revisione che lo contestualizzi e lo adegui ai tempi attuali e alle nuove sfide che dobbiamo affrontare per la garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica ma anche per il mantenimento della stessa democrazia.
Esso è, inoltre, il frutto del duro ma responsabile lavoro di queste Organizzazioni Sindacali di ispirazione confederale le quali, lontane dalla retorica e dal conservatorismo sfrenato che manifestano alcuni per la loro incapacità di proporre e governare processi di innovazione in modo da essere al passo con i tempi, esaltando contestualmente le grandissime professionalità che abbiamo con una nuova e più gratificante prospettiva nel servizio reso al Paese, si associa alle sfide già accolte e positivamente risolte che abbiamo sostenuto insieme al Dipartimento della P.S. relativamente alla esigenza di ripianare gli organici dei ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori, ma anche quella di istituire un nuovo ruolo ordinario dei funzionari per avere i necessari Ufficiali di P.S. che sono quelli che quotidianamente, in ogni angolo del Pese, gestiscono e garantiscono l’ordine e la sicurezza pubblica.
Come accaduto nel 1981 quando fu varata la legge di riforma, concludono i leader sindacali, anche in questo caso non sono mancati i detrattori e coloro che volevano affossare questo processo di avanzamento del progresso e dell’ammodernamento del sistema sicurezza, sia interni che sono quelli più pericolosi, che in ambito esterno e parlamentare. Sino all’ultimo momento vi sono stati tentativi, fortunatamente vani grazie alla vigilanza del Governo, di boicottare l’approvazione dell’emendamento. In questo un particolare ringraziamento lo vogliamo fare all’on.le Fiano che ha collaborato sin dall’inizio a questo progetto e ha vigilato sino all’ultimo affinché non fosse intralciato.
Roma 9 luglio 2015
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Lanci di agenzia
P.a.: sindacati Ps, bene governo su delega riordino carriere
(ANSA) – ROMA, 9 LUG – «L’approvazione dell’emendamento con il quale è stata approvata la delega per l’ammodernamento del modello della sicurezza e il riordino delle carriere degli appartenenti alle Forze di polizia è un risultato straordinario e importantissimo per il paese».
È quanto affermano in una nota i sindacati di polizia Siulp, Siap, Silp Cgil, Ugl e Uil sostenendo che si tratta di un risultato che «segna solo l’inizio del percorso che porterà il sistema all’efficientamento, il personale ad una maggiore e gratificante riqualificazione sulla base della meritocrazia e della professionalità». Un percorso che, proseguono, «si è concluso grazie al ruolo determinante del ministro Alfano e del capo della Polizia Pansa che da subito hanno compreso la necessità di questa esigenza per il paese».
Polizia: Sindacati, decisivo ruolo Alfano e Pansa delega riordino
(AGI) – Roma, 9 lug. – L’approvazione dell’emendamento con il quale è stata approvata la delega per l’ammodernamento del modello della sicurezza e il riordino delle carriere degli appartenenti alle forze di polizia «è un risultato straordinario e importantissimo per il Paese, fortemente da noi voluto e perseguito con costanza e tenacia».
A sottolinearlo è un `cartello´ di sindacati comprendente Siulp, Siap, Anfp, Silp Cgil, Ugl Polizia, Uil Polizia e Anip secondo cui tale risultato è «solo l’inizio del percorso che porterà il sistema all’efficientamento, il personale ad una maggiore e gratificante riqualificazione sulla base della meritocrazia e della professionalità. È il punto di arrivo di un confronto serio, costruttivo e faticoso che i sindacati e il governo hanno iniziato da tempo, che si è concluso grazie al ruolo determinante del ministro Alfano, del capo della polizia Pansa e del Dipartimento della Ps che da subito hanno compreso la necessità di questa esigenza per il Paese».
«L’approvazione di questa norma – sottolineano i sindacati – è un fatto importantissimo e atteso da tempo dal personale e dallo stesso sistema della sicurezza che dopo oltre trent’anni, pur essendo ancora valido ed efficace nei suoi pilastri portanti, necessita di una revisione che lo contestualizzi e lo adegui ai tempi attuali e alle nuove sfide che dobbiamo affrontare per la garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica ma anche per il mantenimento della stessa democrazia».