In data odierna si è tenuto a palazzo Vidoni il previsto incontro per il rinnovo del contratto di lavoro a favore del personale dei Comparti Sicurezza e Difesa riferito al triennio 2016/2018.
La delegazione di parte pubblica era composta dal Ministro della Funzione Pubblica Madia, dal Ministro della Difesa Pinotti, dell’Economia Padoan e dell’Interno Minniti, nonché dai sottosegretari alla Giustizia Ferri e alla Funzione Pubblica Rughetti.
In apertura dei lavori la delegazione governativa, nel dar conto delle risorse disponibili, ha sottolineato lo sforzo compiuto dall’esecutivo per individuare in seno alla legge finanziaria stanziamenti aggiuntivi finalizzati al riconoscimento della specificità del personale del Comparto Sicurezza e Difesa. Un impegno che si colloca all’interno del piano più ampio dello stanziamento delle risorse per i nostri comparti che giunge a conclusione del percorso iniziato con lo sblocco del tetto salariale, e proseguito con lo sblocco del turn over ed il finanziamento del c.d. Riordino delle carriere. Riordino che ha visto anche la revisione dei distintivi di qualifica, presentati ufficialmente oggi a tutti i poliziotti con un filmato ed un documento che spiega le ragioni della scelta ed il simbolismo sotteso agli elementi adottati.
Quanto al contratto, grazie ai fondi reperiti è possibile un aumento mensile lordo che a regime raggiungerà 102,00 euro medi pro capite, comprensivi della quota a carico del dipendente, oltre alla parte accessoria per la specificità, quantificata in ulteriori 150 milioni di euro già stanziati nella legge di bilancio in corso di approvazione.
Un incremento che per la sola parte tabellare per i nostri comparti vede già circa 17 euro mensili in più rispetto agli 85,00 euro mensili di aumento previsti per i pubblici dipendenti in generale, ai quali andranno a sommarsi gli ulteriori incrementi provenienti dai richiamati fondi per la specificità.
Le scriventi O.S hanno sottolineato che il combinato disposto tra le previsioni contenute nel decreto legislativo 95/2017 , i nuovi parametri e il rinnovo contrattuale deve determinare un aumento di almeno 100 euro netti a partire dagli agenti e assistenti.
Quanto agli arretrati, per il 2016 sono stati appostati 300 milioni di euro, che corrispondono a circa 140 euro complessivi (10,72 euro/mese per13 mensilità), e per il 2017 altri 900 milioni di euro, per un totale di circa 430 euro (33 euro circa al mese per 13 mensilità).
Il Governo, su proposta delle scriventi O. S., ha accettato l’introduzione del welfare aziendale (stipula polizza sanitaria) impegnandosi affinché le amministrazioni partecipino con i risparmi di gestione alla copertura dei costi necessari per tale intervento. In merito ricordiamo che tale previsione è totalmente innovativa e andrebbe a salvaguardare tutti i colleghi costretti a ricorrere alle cure sanitarie per ragioni di servizio, che si vedrebbero sollevati dal pagamento delle relative spese (ticket e trattamenti curativi / riabilitativi post infortunio) ad oggi non coperte.
Pur apprezzando lo sforzo del Governo le scriventi O.S. hanno rappresentato le legittime aspettative del personale e quindi la necessità che vi fossero maggiori risorse per poter coprire il gap accumulato rispetto al potere d’acquisto delle nostre retribuzioni. Ciò nonostante hanno richiesto che i 102 euro fossero immediatamente resi esigibili per il personale attraverso una procedura di rinnovo contrattuale che preveda l’erogazione immediata degli arretrati, così come in precedenza quantificati, e della somma destinata all’incremento stipendiale, rinviando, con una specifica clausola di coda contrattuale, la discussione sugli aspetti normativi ad un secondo momento di confronto. Ciò anche in considerazione del fatto che, come già avvenuto in passato, le diverse esigenze di ogni singola amministrazione possano protrarre per alcuni mesi le trattative.
Il tutto, in un quadro politico estremamente incerto, eviterebbe penalizzanti attese per il personale, che nelle more della necessaria definizione dei profili normativi già potrebbe beneficiare degli aumenti retributivi tabellari. In tal senso si è convenuto che già al prossimo incontro del 9 gennaio 2018 la parte pubblica presenterà le schede economiche ed alcune proiezioni di sviluppo relativamente allo stanziamento dei 102 euro sulle voci tabellari dello stipendio, in modo da poter a breve verificare la sussistenza dei presupposti per la stipula di un accordo preliminare che consentirebbe l’erogazione degli aumenti e degli arretrati già dalla mensilità di febbraio, lasciando poi ad un secondo momento di confronto la discussione sulla parte normativa e sull’impiego dei fondi della specificità.
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