L’incentivo prevede un contributo fino all’80% delle spese per infrastrutture di ricarica.
L’agevolazione è quella prevista dall’articolo 1 comma 1 lettera a) del DPCM 4 agosto 2022 per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica da parte di utenti domestici, ai quali viene riconosciuto un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera.
Lo sconto si applica all’acquisto di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici di potenza standard (minori di 22 kW).
Oltre al bonus, è possibile ottenere la ricarica a costi ridotti, richiedendo sul portale GSE l’aumento gratuito della potenza da 3,5 a 6 kW per le ricariche effettuate di notte e nei festivi.
Il Bonus colonnine per la ricarica di veicoli elettrici ha un tetto massimo differente, a seconda di chi sia il richiedente:
limite massimo di 1.500 euro per infrastrutture di ricarica domestiche, per persona fisica richiedente;
limite massimo 8.000 euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Un’altra differenza tra l’installazione di una colonnina di ricarica per veicoli elettrici in un giardino o box privato o in un cortile o garage condominiale risiede nelle autorizzazioni richieste per farlo.
In tutti i casi, la colonnina deve possedere determinati requisiti di sicurezza, ma nelle abitazioni private non servono particolari autorizzazioni, mentre per l’installazione nelle parti comuni condominiali è richiesta l’approvazione dell’assemblea condominiale.
Se si vuole installare la colonnina di ricarica del veicolo elettrico nel proprio box privato, situato all’interno di un condominio, è necessario informare l’amministratore di condominio delle proprie intenzioni. Il limite di spesa sarà quello previsto per i privati e non quello stabilito per i condomini. Il tutto sempre rispettando le norme di sicurezza, facendo installare l’apparato da una ditta specializzata che rilasci un certificato di conformità dell’impianto e del funzionamento dello stesso.
Le domande devono essere compilate in forma elettronica, utilizzando la piattaforma online gestita da Invitalia, all’indirizzo che verrà comunicato con avviso sul sito MIMIT, accessibile tramite SPD, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Le domande sono considerate trasmesse solo dopo il rilascio della ricevuta telematica.
È necessario inviare sia il modulo di domanda sia la documentazione richiesta. Tra i requisiti richiesti, c’è anche il possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).