Uffici Immigrazione – impiego del personale – Richiesta di chiarimenti e incontro urgente
Riportiamo il testo della lettera inviata all’Ufficio Relazioni Sindacali dalla Segreteria Nazionale il 3 marzo 2025:
“Il 12 settembre u.s., il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, al fine di uniformare le procedure amministrative e operative delle articolazioni territoriali, ha emanato la circolare n. 77903, che fa seguito all’analisi dei processi di lavoro degli Uffici Immigrazione.
Nel contesto della valutazione dell’adeguatezza degli organici rispetto ai carichi di lavoro di tali uffici, è stato fatto riferimento ai dati oggettivi relativi alla popolazione straniera effettivamente residente in ogni singola provincia al 31 dicembre 2023.
Il Dipartimento, nell’attuare la recente mobilità del personale, ha tenuto conto di tali dati e ha fornito precise e formali istruzioni ai questori, indicando il numero esatto di operatori da assegnare ad ogni Ufficio Immigrazione, con l’obiettivo di: “… garantire una continuità di impiego in relazione alla specifica materia trattata, limitando allo stretto indispensabile l’utilizzo del personale in altre attività istituzionali, ad eccezione dei casi in cui sia necessario un contributo specialistico di settore…”.
Tuttavia, l’evidenza che ci viene restituita oggi mostra che, nella maggior parte delle realtà territoriali che hanno registrato un incremento di personale, quasi esclusivamente destinato agli uffici sopra citati, i colleghi vengono regolarmente distolti dalle loro attività specifiche legate all’immigrazione, per essere impiegati in altri servizi, quali la vigilanza alle strutture, l’ordine pubblico, gli accompagnamenti, ecc.
Gli Uffici Immigrazione di questure come quelle di Ancona e Caltanissetta – solo per fare un esempio tra i tanti – sono diventati “serbatoi” da cui attingere risorse in caso di necessità, in considerazione della non più sostenibile emergenza in cui versano tutte le altre divisioni.
Sembra facilmente comprensibile come l’impiego nei servizi di ordine pubblico, in special modo nella giornata domenicale, non rientrante nelle casistiche “di settore”, incida negativamente sull’attività dell’Ufficio Immigrazione e degli altri uffici, poiché il collega chiamato a svolgere tali attività dovrà anticipare o recuperare il riposo non fruito durante la settimana.
Permangono, inoltre, forti criticità sul monte ore dello straordinario assegnato a questi uffici, che risulta inadeguato sia rispetto ai carichi di lavoro sia alla nuova composizione degli organici. In alcune questure, i colleghi recentemente assegnati non dispongono nemmeno di una postazione di lavoro adeguata, e in altri casi non ci sono spazi sufficienti a ospitare il maggior numero di operatori.
Questa situazione era stata già prevista e segnalata dal SIULP il 18 dicembre scorso, tramite la nota n. 7/7/1026/FL/2024, che, purtroppo, non ha ancora avuto esito e per la quale si sollecita un riscontro.
Le assegnazioni “mirate” del personale da parte del Dipartimento, effettuate senza un confronto con i sindacati e i questori, come era prevedibile, stanno minando le relazioni a livello territoriale.
I questori, in effetti, da un lato sono obbligati a rispondere alle sempre crescenti richieste di ordine e sicurezza pubblica, alimentate da preoccupanti fenomeni emergenti; dall’altro, sono costretti a disattendere la direttiva del Capo della Polizia, poiché l’unico ufficio da cui attingere personale è spesso quello che si occupa di immigrazione.
In questo modo, proliferano tensioni e conflitti tra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione territoriale che comincia a ripercuotersi anche sugli altri ambienti della questura.
In un momento in cui, in regime ordinario e non di emergenza, non si riesce a conciliare le disposizioni del Dipartimento con le reali necessità di ordine e sicurezza pubblica, a risentirne sono i diritti dei poliziotti, sempre più incerti, sia sotto il profilo umano che contrattuale.
Per questi motivi, è assolutamente necessario chiarire in modo inequivocabile quali debbano essere le modalità di impiego dei colleghi in servizio negli Uffici Immigrazione delle questure riguardo ai servizi di ordine pubblico, vigilanza, rappresentanza e accompagnamenti.
Risulta pertanto imprescindibile un chiarimento riguardante la vigenza e l’applicabilità delle circolari n. 555I/C3c2/191 del 12 gennaio 2001 e la più recente direttiva n. 77903 del 12 settembre 2024, attraverso un incontro urgente tra le Direzioni interessate e questa Organizzazione Sindacale.
In attesa di un urgente riscontro, si coglie l’occasione per inviare distinti saluti”.