Alle 10.25 di sabato 2 agosto 1980, alla stazione centrale di Bologna, un ordigno posto nella sala d’aspetto di seconda classe, esplose, provocando la morte di 85 persone. Più di 200 furono i feriti.
L’attentato terroristico neofascista di Bologna, rappresenta la strage più sanguinosa e codarda della nostra Repubblica.
In quella sala d’aspetto, in braccio alla mamma, c’era Angela Fresu, la più piccola tra tutti e 85 i morti di quell’assurda tragedia.
Oggi avrebbe 48 anni Angela, e da lassù, ha visto quasi mezzo secolo di storia della nostra Repubblica macchiata di processi, depistaggi, false attestazioni, menzogne e tranelli di ogni tipo per non far svelare la verità di una strage così atroce.