Invalidità e malattia: da gennaio le nuove tutele della Legge 106/2025

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Come già anticipato su queste pagine (nr. 35 del 30 agosto 2025), dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore le nuove misure inserite legge 18 luglio 2025, n. 106, che andranno a potenziare le tutele previste dalla Legge 104 agevolando i lavoratori con patologie invalidanti, croniche e oncologiche oppure con disabilità gravi o patologie rare con grado di invalidità non inferiore al 74%.

Si tratta un pacchetto di misure che comprende nuovi permessi e congedi, accessibili presentando la domanda corredata da certificazione medica elettronica, trasmessa digitalmente tramite il sistema Tessera Sanitaria al fine di ridurre burocrazia e tempi di attesa.

Qui di seguito una sintesi delle novità legate a condizioni di malattia grave o invalidità:

10 ore in più all’anno di permessi retribuiti ulteriori rispetto a quelli previsti dal proprio CCNL (quindi oltre ai classici tre giorni al mese previsti dalla in Legge 104), da utilizzare per visite mediche, esami diagnostici o cure ricorrenti che riguardano se stessi se è affetti da malattie oncologiche, croniche o invalidanti o invalidità pari o superiore al 74% (stesso diritto anche nel caso in cui le patologie sopra indicate riguardino figli minori);

congedo straordinario non retribuito (ma riscattabile con versamenti autonomi) fino a due anni continuativi o frazionati, conservando il posto di lavoro e i contributi previdenziali (ma senza maturare TFR, ferie e tredicesima), con priorità di accesso allo smart working al rientro; se compatibile con le mansioni svolte;

tutela del posto di lavoro per chi è affetto da patologie oncologiche o croniche, grazie a maggiori garanzie contro il licenziamento per superamento del periodo di comporto.

Queste agevolazioni riguardano sia i dipendenti del settore pubblico che quelli del settore privato. I lavoratori autonomi affetti dalle patologie di disabilità sopra indicate e che prestano attività continuativa per un committente possono invece sospenderla fino a 300 giorni per ogni anno solare.

Le novità introdotte dal legislatore a tutela dei soggetti fragili non si estendono a tutti: coniugi, figli maggiorenni e fratelli che assistono un familiare con disabilità grave non rientrano tra i beneficiari delle nuove misure. A loro restano solo i tre giorni mensili previsti dalla legge 104 e, nei casi più gravi, il congedo straordinario biennale. L’unica eccezione riguarda i genitori di minori con gravi patologie, che possono accedere sia alle ore aggiuntive che al congedo.

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