Attività istituzionali del personale della Polizia di Stato connesse al contenimento della diffusione del coronavirus (COVID-19)

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Nella serata di ieri si è svolto un incontro tra il Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli ed i Segretari Generali delle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative del personale della Polizia di Stato. Presente anche il Direttore Centrale di Sanità Dirigente Generale Medico Fabrizio Ciprani.

Il Capo della Polizia, con riferimento all’emergenza di sanità pubblica correlata alla diffusione nel nostro Paese del nuovo coronavirus denominato COVID-19 ed in particolare all’attività di prevenzione, contenimento e mitigazione della diffusione della malattia cui pure è impegnata la Polizia di Stato, specie con riferimento alle zone circoscritte del lodigiano e a Vo’ Euganeo, ha preliminarmente illustrato l’impegno degli uomini e delle donne della Polizia nel complesso sistema di controllo dei citati territori che si svolge con modalità finalizzate innanzitutto a proteggere i cittadini che vi risiedono, ed ha anche sottolineato l’impegno dell’Amministrazione a tutela del personale che, anche aggregato da altre province, è impiegato nella suddetta attività.

Il Direttore Centrale di Sanità ha illustrato tutte le attività che sono state messe in atto immediatamente sia con la promulgazione di una serie di circolari appositamente redatte per illustrare in ogni ambito i comportamenti da tenere durante ogni attività di servizio, sia con l’attivazione di un centro di coordinamento a Piacenza di tutte le attività di controllo medico in favore del personale impiegato nelle zone focolaio e non solo. Ha inoltre aggiunto che altri interventi esclusivamente preventivi sono stati messi in atto per quanto attiene alcuni istituti di formazione ed ogni situazione è costantemente monitorata. Per ciò che riguarda i dispositivi di protezione individuale che dovranno essere usati solo ed esclusivamente quanto si opera in condizioni che lo richiedono cosi come disciplinato dalle apposite circolari, il Direttore Centrale di Sanità ha comunicato che ad oggi sono state distribuite circa 37.000 mascherine FFP3, che ne permane una ulteriore disponibilità di 17.000 e che tra il 2 ed il 9 marzo ci sarà un ulteriore approvvigionamento di altre centomila mascherine. Medesima attenzione ha riguardato i guanti in lattice monouso che sono stati già distribuiti per 500mila pezzi e ne è previsto nei prossimi giorni l’approvvigionamento di un ulteriore milione.

Per quanto riguarda il personale aggregato nelle zone a rischio è stato previsto che prima del rientro al Reparto sia sottoposto ad una doppia visita di controllo con test del tampone.

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I Segretari Generali delle OO.SS., nel prendere atto della particolare attenzione e celerità negli interventi posti in essere dal Dipartimento della P.S., hanno chiesto che particolare attenzione venga rivolta al personale che risiede o presta servizio nelle zone in cui sono state sospese le attività didattiche e la chiusura degli esercizi commerciali, al fine di valutare con la necessaria sensibilità l’eventuale richiesta di concessione degli istituti (permessi e congedi) che possono consentire la necessaria assistenza ai figli, e che l’Amministrazione, nelle sue diverse articolazioni, si muova sotto la guida attenta della Direzione Centrale di Sanità evitando eccessi di soggettivismo. Sono stati inoltre chiesti alcuni accorgimenti inerenti la gestione dei corsi di formazione e delle attività concorsuali, che potrebbero essere sospese per 30 giorni, in modo da consentire una più snella gestione anche organizzativa.

Tutte le OO.SS. hanno evidenziato la necessità che le attività che vedono impiegato il personale della Polizia di Stato nella prevenzione e contenimento della diffusione del coronavirus vengano seguite dall’Amministrazione con la massima attenzione. 

È stato INOLTRE sottolineato come lo spirito di abnegazione e la professionalità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato è tale da non lasciarsi condizionare dalle campagne mediatiche, ad oggi rilevatesi più foriere a creare allarmismi che non a soddisfare il diritto-dovere di informazione che in un paese democratico non può e non deve mai venire meno, auspicando anche da parte dei professionisti dell’informazione un atteggiamento che sia diretto all’informazione senza creare contorni che possono alimentare allarmismi e persino sfociare in isterismi collettivi che potrebbero pregiudicare l’ordine e la sicurezza pubblica. 

In conclusione queste OO.SS. hanno chiesto al Capo della Polizia un continuo e costruttivo confronto per analizzare e risolvere eventuali criticità che dovessero insorgere, ricevendo in tal senso le più ampie assicurazioni.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali continueranno a seguire attentamente ogni evoluzione nell’interesse ed a tutela di TUTTI gli appartenenti alla Polizia di Stato.

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