Bonus Trasporti pubblici anche nel 2023

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Torna per il 2023 il Bonus Trasporti con l’abbonamento scontato al trasporto pubblico fino a 60 euro per le persone fisiche. Si tratta del beneficio istituito per la prima volta dal Decreto Aiuti (DL 50/2022) come misura di Governo contro il caro prezzi e rifinanziato dal Decreto Carburanti (articolo 4) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 gennaio 2022. La proroga per il 2023 prevede il rinnovo dello sconto con la sua limitazione ai redditi fino a 20mila euro, ma non serve l’ISEE.

Il Bonus offre un contributo per l’acquisto, entro dicembre 2023, di un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o ai servizi di trasporto ferroviario nazionale. Ogni singolo voucher è pari ad un massimo di 60 euro, fruibile da ciascun avente diritto per una sola volta, compresi i minori fiscalmente a carico (con richiesta inviata da un genitore).

Il Bonus Trasporti copre fino al 100% della spesa sostenuta da ogni singolo beneficiario – entro il valore massimo di 60 euro – per l’acquisto entro il 31 dicembre di un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale oppure per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il Voucher non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva ai fini ISEE.

Il Bonus è nominativo e utilizzabile per un singolo abbonamento (che può essere annuale ma anche mensile o per più mensilità) da acquistare nel mese solare in cui si è richiesto e ottenuto (anche se parte, ad esempio, dal mese successivo). Sono esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e-business salottino.

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Ciascun beneficiario potrà chiedere un Bonus Trasporti nominativo al mese, entro il 31 dicembre 2023, fino a esaurimento risorse. Dal momento che l’importo massimo fruibile è pari a 60 euro, significa che è possibile spendere per intero la somma per acquistare ad esempio un solo abbonamento di lunga durata (o parte di esso), oppure si può frazionare la somma fino all’occorrenza dei 60 euro, ad esempio per due abbonamenti mensili.

Si tratta di una misura che non richiede requisiti ISEE ma che, per il 2023, spetta unicamente alle persone fisiche che nell’anno precedente abbiano dichiarato un reddito complessivo non superiore a 20mila euro (nel 2022 la platea era estesa ai redditi fino a 35mila euro). Sono ammessi anche i minori fiscalmente a carico, con richiesta inoltrata da parte del genitore.

Per il 2023, il Decreto Carburanti ha stanziato 100 milioni di euro subito richiedibili dalla platea dei beneficiari ammessi, fino ad esaurimento delle risorse, a decorrere dalla data di pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale (quindi dal 14 gennaio 2023) fino al 31 dicembre 2023.
Con decreto ministeriale, da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, sono definite le modalità di presentazione delle domande per il rilascio del buono, tramite la piattaforma informatica già predisposta per il 2022, debitamente aggiornata.

Le domande per il Bonus Trasporti si inviano, esclusivamente online tramite SPID di secondo livello o CIE (Carta d’identità elettronica) dalla pagina web bonustrasporti.lavoro.gov.it. L’accesso alla piattaforma consente di richiedere un solo buono alla volta, per sé stesso o per un figlio minore fiscalmente a carico. Eventuali ulteriori richieste comportano un nuovo accesso.

Nella domanda bisogna indicare l’importo del Bonus Trasporti che si richiede a copertura della spesa da sostenere, specificando il gestore del servizio di trasporto pubblico al quale si intende sottoporre il voucher per l’acquisto dell’abbonamento. Senza questa indicazione specifica del gestore dei servizi non è possibile completare la richiesta del Bonus Trasporti. Le società di trasporto convenzionate (che alla biglietteria accettano il Buono Trasporti) sono quelle indicate nella lista online sul sito ufficiale, suddivisi per operatori di trasporto pubblico locale attivi e non attivi per il Bonus.

In fase di domanda, bisogna fornire le dichiarazioni sostitutive per l’autocertificazione dei requisiti (a titolo personale o per conto di un minore). Per quanto concerne il reddito complessivo, nel caso in cui il beneficiario sia minore, il requisito deve riguardare il minore e non il richiedente.

L’acquisto dell’abbonamento scontato si fa in biglietteria e in alcuni casi anche online, come ad esempio con Trenord in Lombardia, che ha appena attivato il canale telematico per la fruizione del Bonus. Altri gestori, come ad esempio ATM a Milano, permettono di comprare l’abbonamento scontato da canali digitali (app, sito, home banking, bancomat) e poi di attivarlo ai totem entro il 28 del mese. Ogni società di trasporti ha di fatto le sue regole.

Il buono trasporti è emesso tramite il Portale, è contrassegnato da un codice identificativo univoco, dal codice fiscale del beneficiario, dall’importo spettante e dalla data di emissione e scadenza. Se non viene speso oltre tale data, viene annullato e non può comunque più essere richiesto.

Il voucher è spendibile presso un solo gestore, entro il mese di emissione dell’abbonamento mensile o annuale del servizio TPL, presentandolo alla biglietteria al momento dell’acquisto (da validare tramite portale ufficiale). A quel punto, viene rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore registra l’utilizzo del buono, indicandone l’importo effettivo. Per approfondimenti, si possono consultare anche le FAQ ministeriali.

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