Tra i bonus fiscali legati ai lavori edilizi c’è anche il bonus zanzariere, che rientra nel bonus schermature solari del quale fa parte anche il cosiddetto bonus tende.
Si tratta della detrazione IRPEF al 50% che spetta in caso di acquisto di zanzariere con schermatura solare. Si tratta di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici (Ecobonus), che negli ultimi anni sono stati ridotti da uno sconto fiscale del 65% a quello del 50%.
Lo può richiedere chiunque abbia un diritto reale sull’immobile, sia che si tratti di abitazioni private, sia che si tratti di locali commerciali o produttivi (in questo caso la detrazione sarà sull’IRES e non sull’IRPEF). Quindi, se soggetti all’IRPEF: proprietario, nudo proprietario, usufrutto o altro diritto reale, affittuario, comodatario, condomini per le parti comuni.
Se soggetti giuridici assoggettati all’IRES: imprese, chi utilizza l’immobile per l’esercizio dell’attività professionale, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati che versano l’IRES, Case popolari e gli enti con le stesse finalità.
Le zanzariere devono rispettare determinati requisiti, e cioè devono:
- avere la marchiatura CE (certificazione che il prodotto è conforme agli standard comunitari di salute e sicurezza);
- avere un valore Gtot inferiore a 0,35 certificato (si può ottenere se abbinata a vetrate di tipo D a doppio vetro 4/16/4 con gas argon);
- essere applicate a protezione di una vetrata;
- essere mobili;
- essere applicate all’estero della finestra, all’interno o integrata nell’infisso.
Il tetto massimo spesa detraibile con il bonus zanzariere è di 60.000 euro. La detrazione dall’IRPEF o dall’IRES del 50% dovrà poi essere ripartita, in fase di dichiarazione dei redditi, in 10 quote annuali di pari importo. Possono essere portate in detrazione anche le spese sostenute per l’installazione delle zanzariere o delle tende anti-insetti, api, zanzare, mosche e pappataci.
Per ottenere il riconoscimento del bonus, le spese per acquistare le nuove finestre con zanzariera devono essere pagate tramite bonifico parlante, bonifico online postale o bancario, indicando la legge di riferimento (quella dell’Ecobonus), i dati del beneficiario e destinatario, la causale, il numero della fattura e così via. Entro 90 giorni dal termine dei lavori è poi necessario inviare un’apposita comunicazione all’ENEA.
Tutta la documentazione attestante l’intervento dovrà essere conservata per almeno 10 anni.
In particolare, fatture e ricevute, copia ricevuta bonifico parlante o del bonifico online con l’indicazione del codice fiscale, dell’articolo di legge relativo all’Ecobonus fondamentale per l’applicazione della ritenuta all’8%, nome e cognome ecc., certificazione del fornitore (o produttore o assemblatore) che attesti il rispetto dei requisiti tecnici, documentazione in originale inviata all’ENEA, debitamente firmata, schede tecniche dei componenti e/o certificazione del fornitore, ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA (codice CPID). Come gli altri interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili, anche con il bonus zanzariere è possibile ottenere uno sconto del 50% in fattura, cedendo il credito al fornitore.
La legge di Bilancio 2022 ha infatti steso questa opzione anche per le spese sostenute nel 2022, 2023, 2024 e, per il solo Superbonus 110%, anche nel 2025, estendendo la possibilità di cessione credito o sconto fattura anche per i bonus legati a box auto ed eliminazione delle barriere architettoniche.