Compatibilità dell’indennità di OP e indennità per convenzioni con enti terzi.

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    Riportiamo il testo della lettera inviata il 18 marzo u.s. al Pref. Franco Gabrielli, Capo della Polizia:

    Signor Capo della Polizia,

    Nell’esprimere il più sentito apprezzamento per la vicinanza e la costante disponibilità dimostrata sin dall’inizio della drammatica emergenza in atto, con cui ha cercato, assieme a tutti i vertici del Dipartimento, di risolvere le inevitabili criticità derivanti dalla sfida quotidiana per contenere i devastanti effetti della pandemia da coronavirus, siamo a chiederLe di dedicare uno sforzo aggiuntivo per dirimere alcune problematiche relative all’applicazione di specifici istituti contrattuali.

    Circa i quali, invero, avevamo ragione di credere che le indicazioni contenute nelle numerose circolari che si sono susseguite in questo ultimo periodo, ed in particolare quelle della D.C.R.U. – Servizio Tep e Spese Varie prot. 7182 del 13 marzo 2020, avessero offerto limpidi chiarimenti. Nella quale, per quanto qui più interessa, era stato infatti precisato come “l’indennità di ordine pubblico è incompatibile con il trattamento economico di missione, indennità per i servizi esterni e indennità per i servizi congiunti con le FF. AA.”.

    Un assunto più che condivisibile, rispetto al quale non avevamo infatti avuto alcunché da eccepire.

    Sennonché, secondo quanto a noi risulta, lo scorso 16 marzo, la Direzione Centrale della Polizia Stradale ha, con una nota interna inviata ai corrispondenti Compartimenti, dettato disposizioni che contrastano con le linee guida dianzi richiamate. Più in concreto è stata esclusa la cumulabilità dell’indennità di ordine pubblico con l’indennità di servizio autostradale.

    Osservato che, per l’appunto, tale esclusione non è tra quelle contemplate nella circolare del Tep del 13 marzo dianzi richiamata, e che dunque già questo induce a revocare in dubbio la possibilità di derogare ad essa in forza di una interpretazione resa da una articolazione non competente a stabilire linee guida in materia di trattamento economico del personale, riteniamo che l’asserita incompatibilità sia una tesi non meritevole di apprezzamento.

    In primo luogo perché l’indennità di servizio autostradale viene erogata in forza di convenzioni con enti concessionari nelle quali, per quanto a noi consta, non si registra alcuna preclusione quale quella qui avversata. Né, al contempo, la disciplina contrattuale offre argomenti utili a sostenere tale approdo.

    Ma, prima ancora, occorre a nostro avviso riflettere su quale sia lo scopo sotteso all’attribuzione dell’indennità di servizio autostradale. Ed allora, atteso che, sebbene inseriti nel dispositivo di ordine pubblico, gli equipaggi impiegati in ambito autostradale svolgono l’attività di controllo e vigilanza richiesta dagli enti gestori ai fini del riconoscimento dell’indennità autostradale, non si vede per quale motivo non debba essere concesso il beneficio in parola.

    L’impostazione da noi proposta verrebbe del resto paradossalmente riconosciuta dallo stesso estensore della nota interna al Servizio della Polizia Stradale, nella quale infatti, subito dopo aver espresso dubbi sulla cumulabilità dell’indennità di servizio autostradale con quella di ordine pubblico, viene chiarito che rimanendo le medesime pattuglie in ambito autostradale “concorreranno comunque alla definizione dell’indice di copertura dei turni previsti in ciascun quadrante per la sottosezione”.

    Questa evidente contraddizione fa crollare la fragile e dubbiosa impalcatura sulla quale si vorrebbe far sorreggere la non condivisibile direttiva oggetto delle nostre doglianze.

    Perché o si ammette che le pattuglie impiegate nel dispositivo di ordine pubblico svolgono comunque il servizio dovuto in base al contratto con gli enti gestori, ed allora non si può che riconoscere agli operatori anche la specifica indennità autostradale. O si afferma che l’impiego in ordine pubblico ha natura diversa da quello autostradale, ed allora occorrerà comandare di servizio altri equipaggi in aggiunta a quelli che sono inseriti nel dispositivo di ordine pubblico per tener fede agli impegni contrattuali con le società autostradali. Non solo. Quale inevitabile conseguenza di questa seconda non condivisibile ipotesi occorrerà anche mettere a disposizione del personale impiegato in OP veicoli e materiali di proprietà dell’Amministrazione, perché per l’appunto l’assunto di partenza è che il servizio svolto non è pertinente a quello per il quale gli enti gestori mettono a disposizione autoveicoli, carburanti e infrastrutture.

    Pertanto, per quanto abbiamo ragione di credere che queste distonie siano dovute ad un errore di valutazione che, in momento concitati come questo, è sicuramente giustificabile, La preghiamo di valutare quanto Le abbiamo sottoposto e di fornire gli auspicati indirizzi uniformatori con ogni consentita urgenza.

    Inutile rappresentarLe come, stante l’attuale congiuntura, il personale, specie quello maggiormente esposto agli inediti rischi che si aggiungono ai rituali disagi operativi, abbia la ragionevole aspettativa di vedersi riconoscere, anche da un punto di vista economico, il defatigante diuturno impegno profuso a tutela della collettività.

    Nel ringraziarLa per la sensibilità con cui valuterà la presente, si inviano cordiali saluti rinnovando sentimenti di elevata stima.”

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