Ci vengono chiesti chiarimenti in ordine alla possibilità di richiedere il congedo obbligatorio previsto, per i padri lavoratori dipendenti dalla legge di bilancio 2022 e di cui abbiamo parlato nel n. 4 del 26 gennaio 2022
La fonte è l’articolo 1, comma 134, della legge n. 234/2021, che ha stabilizzato, a decorrere dal 2022, le disposizioni relative al congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti – introdotte in via sperimentale dall’articolo 4, comma 24, lettera a), della legge n. 92/2012 e prorogate annualmente da successivi provvedimenti, confermando la durata di dieci giorni del congedo obbligatorio e di un giorno del congedo facoltativo del padre.
Al riguardo della possibile applicazione ai lavoratori della Polizia di Stato, ribadiamo che al momento l’applicabilità dell’istituto è limitata al settore privato. Tuttavia, la legge di bilancio 2022 contiene una delega rispetto alla quale il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiarito che il Ministro per la Pubblica Amministrazione dovrà approvare una norma delegata che individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina. Mentre il mondo del lavoro privato italiano si confronta già con gli standard europei i lavoratori pubblici sono in attesa di questo provvedimento dal 2012.
Al momento, senza un provvedimento normativo il congedo che ci occupa non è applicabile si dipendenti pubblici.
Nella seduta n. 70 del 31 marzo 2022, il Consiglio dei ministri, ha approvato lo schema di Decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2019/1158, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.
Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea, il 20 giugno 2019, hanno adottato la direttiva (UE) 2019/1158, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.
La direttiva, entrata in vigore il 1° agosto 2019, deve essere recepita dagli Stati membri entro il 2 agosto 2022 e da tale data è espressamente abrogata la direttiva 2010/18/UE del Consiglio.
Per il recepimento della nuova direttiva, in data 7 ottobre 2019 è stata presentata alla Camera dei deputati la proposta di legge A.C. 2148/2019 contenente “Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di congedo obbligatorio di paternità e di flessibilità della prestazione lavorativa, per l’attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza”.
Inoltre, il Consiglio dei ministri, in data 22 giugno 2022, ha approvato due schemi di Decreti legislativi: il primo finalizzato a promuovere “condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione Europea”, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1152; il secondo è invece dedicato all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1158.
Si tratta di attendere per verificare quale sarà il contenitore che renderà effettivo e fruibile per i pubblici dipendenti l’istituto del congedo obbligatorio di paternità.