Corso per “operatore addetto al fotosegnalamento digitale”

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Si riporta il testo della nota inviata dalla Segreteria Nazionale all’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento della P.S. il 17 maggio 2023:

“In una prima fase applicativa il corso di formazione per operatore addetto al fotosegnalamento digitale è stato organizzato a livello locale a cura dei Gabinetti di Polizia Scientifica, abilitando i colleghi, ma senza prevedere l’esame con giudizio conclusivo.
 Solo successivamente, il medesimo corso è stato predisposto ed effettuato con l’introduzione di esame finale e relativo giudizio.

Per effetto di quanto premesso, ci troviamo oggi di fronte a due operatori, magari dello stesso ufficio o componenti della stessa pattuglia, che di fatto hanno frequentato il medesimo corso, hanno ricevuto la stessa formazione, le stesse credenziali per effettuare il fotosegnalamento digitale e l’alimentazione della banca dati connessa, ma che per il fatto che uno ha sostenuto l’esame finale con l’attribuzione di votazione e l’altro no, al primo collega viene trascritto il corso a matricola, mentre all’altro non viene riconosciuto.

Dal momento che tutti i titoli afferenti ai corsi con esame e giudizio finale organizzati dall’Amministrazione sono iscritti a matricola e utili ai fini concorsuali per la progressione in carriera, è del tutto evidente che ci troviamo di fronte ad una palese sperequazione.

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Ecco perché, alla luce di quanto appena evidenziato, si chiede di interessare l’Ispettorato Scuole della Polizia di Stato, il Servizio Controllo del Territorio e il Servizio di Polizia Scientifica, affinché questi colleghi, che hanno ricevuto le credenziali a seguito di un corso che in principio non prevedeva la prova finale e la relativa valutazione, siano richiamati per sostenere il solo esame finale e l’attribuzione del giudizio finale per la conseguente trascrizione del titolo a matricola.

Nel sottolineare l’urgenza che la presente riveste a causa dell’evidente sperequazione e la disparità di trattamento in costanza delle medesime condizioni, si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro”.

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