Detraibilità spese scolastiche

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A partire dal 2025, la Legge di Bilancio ha disposto un innalzamento del tetto massimo per le spese scolastiche detraibili dall’IRPEF nel 730 (nell’ambito di tutte quelle per l’istruzione), elevandolo a mille euro.

La novità rientra fra le misure di supporto alle famiglie inserite in Manovra e prevede un incremento di 200 euro rispetto alla tradizionale soglia di 800 euro applicata in dichiarazione dei redditi fino allo scorso anno.

La detrazione resta pari al 19% e riguarda le consuete voci di costo per iscrizione a scuole statali e paritarie o private di ogni ordine e grado, comprese quelle per l’infanzia, fatta eccezione per gli istituti d’istruzione esteri. È sempre necessario che i pagamenti avvengano con metodi tracciabili come bonifici, carte e assegni bancari per le diverse tipologie di spese scolastiche ammesse ad agevolazione:

  • tasse iscrizione e frequenza;
  • contributi obbligatori o volontari decisi dai singoli istituti scolastici;
  • costi di servizi integrativi;
  • gite scolastiche;
  • attività formative extracurricolari;
  • servizi di trasporto scolastico.

La detrazione è ripartita tra i genitori in base al carico fiscale oppure spetta al genitore pagante se è intestatario della fattura.

Ricordiamo che da quest’anno molte detrazioni si calcolano sul reddito complessivo e quoziente familiare, con soglie specifiche per i redditi superiori a 75mila euro e azzerandosi in caso di superamento dei 240mila euro. Sono escluse dalle nuove soglie le spese mediche ma non quelle di istruzione, per le quali bisogna dunque accertarsi di rientrare nel massimale detraibile concesso per la propria fascia di reddito.

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