Direttivo Nazionale – documento finale 23-24 gennaio 2017

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Il Direttivo Nazionale SIULP, riunito a Roma il 23 e 24 gennaio 2017
APPROVA
La relazione introduttiva e le conclusioni del Segretario Generale;
PRENDE ATTO
della inusitata serie di atti unilaterali e in stridente contrasto con i principi dell’ordinamento, oltre che in assoluto spregio del rispetto delle relazioni sindacali, adottati dall’Amministrazione in materie che involgono riflessi determinanti sull’attività lavorativa e sui diritti dei poliziotti;
IN PARTICOLARE
esprime la più ferma condanna per l’adozione del decreto sulla “Sorveglianza sanitaria e promozione della salute”, denominazione altisonante che ha il solo scopo di mal celare un oscuro piano di controllo dei dati personali e sensibili del personale della Polizia di Stato, e che si potrebbe prestare, in realtà, ad essere utilizzato per finalità assai meno nobili, il tutto con disposizioni in evidente contrasto con principi fondamentali dell’ordinamento, ragioni per le quali si dà mandato alla Segreteria Nazionale di dare corso ad ogni iniziativa, anche in sede giurisdizionale, per respingere questo strisciante tentativo di portare le lancette dell’orologio ad un periodo buio della storia della Polizia di Stato;
SEGNALA
in proposito il preoccupante ripetersi di esternazioni pubbliche del vertice del Dipartimento della P.S. talvolta mirate a disconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali, altre a cercare di imbrigliarne la libera esplicazione delle proprie funzioni di tutela del personale, financo con comportamenti che forse meritano di essere sottoposti al vaglio di altre istanze di garanzia;
CONSIDERA
fondamentale che il rispetto del principio di legalità debba essere riaffermato in ogni esplicazione dell’azione amministrativa, anche laddove questo, a fronte di una adeguata e motivata comparazione degli interessi in gioco, dovesse comportare il sacrificio di interessi legittimi;
RITIENE
pertanto che eventuali provvedimenti di annullamento di concorsi pubblici in avanzato stato di compimento debbano fondarsi su adeguate basi motivazionali, e soprattutto che debbano essere adottati prima di essere annunciati, ed in ogni caso resi pubblici nella loro integrità così da soddisfare l’esigenza di trasparenza ed il diritto degli interessati di conoscere le ragioni in base alle quali il loro interesse viene ad essere sacrificato;
CONSTATA
che il recente decreto di revoca della graduatoria della prova scritta del concorso per 559 Allievi Agenti della Polizia di Stato non corrisponde ad alcuno degli insopprimibili presupposti di legalità dianzi richiamati, essendo stato pubblicato con procedura inedita ed inquietante solamente la parte dispositiva, dalla quale non è possibile inferire né le ragioni di fatto, né quelle di diritto, ed in particolare quelle relative alla valutazione del bilanciamento degli interessi pubblici e privati in gioco; per questo condivide l’iniziativa della Segreteria Nazionale di sostenere il ricorso innanzi alla giurisdizione amministrativa per contrastare un metodo assolutamente inaccettabile dell’Amministrazione e per tutelare gli sforzi di centinaia di meritevoli ragazzi, nei cui confronti sono state usate, con colpevole qualunquismo, definizioni offensive e spregevoli anche da parte di soggetti dai quali sarebbe legittimo attendersi toni e modi decisamente più consoni ai ruoli istituzionali ricoperti;
RITIENE
che le medesime considerazioni vadano svolte con riferimento al concorso per i 1400 Allievi Vice Ispettori, ai quali, in assenza di concrete argomentazioni a sostegno di dichiarazioni che allo stato appaiono avventate e frutto di un censurabile metodo che alimenta sospetti e gratuite illazioni, va espressa la vicinanza e la solidarietà del Direttivo Nazionale del SIULP, soprattutto in relazione alle non meno incomprensibili e gravissime generalizzazioni derivanti da estemporanee esternazioni da parte di soggetti dai quali sarebbe legittimo attendersi atteggiamenti caratterizzati da prudenza, e non da vane pruderie;
ESPRIME
ampia soddisfazione per l’entità delle risorse che, grazie all’incessante opera di sollecitazione svolta dalla Segreteria Nazionale, sono state individuate nella legge di bilancio per il riordino delle carriere e per la riparametrazione, nonché per lo straordinario risultato che ha portato ad ottenere anche le somme necessarie alla stabilizzazione degli 80 euro;
CONSIDERA
a questo punto necessario giungere quanto prima a conclusione del percorso di elaborazione della piattaforma per il riordino delle carriere, e condivide la proposta della Segreteria Nazionale di far rinnovare, nelle more della definitiva adozione del corrispondente decreto legislativo, e per il solo anno in corso, l’attribuzione dell’emolumento relativo agli 80 euro sin da subito, e con effetto retroattivo alla mensilità di gennaio 2017, con le modalità straordinarie già utilizzate per l’anno 2016, salvo poi prevederne la definitiva stabilizzazione con decorrenza dal gennaio del 2018, secondo modalità tali da rendere i corrispondenti aumenti compatibili con il rinnovo del contratto di lavoro;
RITIENE
che in ogni caso la bozza di riordino proposta dall’Amministrazione debba essere migliorata e che debbano di conseguenza essere apportate alcune irrinunciabili modifiche; è in particolare inaccettabile il mantenimento del limite dei 40 anni di età per la partecipazione ai concorsi interni, così come la possibilità che particolari attribuzioni e competenze professionali, quali quelle relative alle funzioni di ufficiale di P.G. agli Assistenti Capo, possano dipendere da scelte dei responsabili degli uffici svincolate da qualsiasi possibilità di controllo di legittimità e senza criteri oggettivi di riferimento, e per giunta con carattere di temporaneità; a tal proposito, senza infingimenti, il Direttivo Nazionale incarica la Segreteria Nazionale, qualora dovesse esistere l’esigenza dell’Amministrazione di avere un numero maggiore di Ufficiali di P.G. al punto da ricorrere allo stratagemma anzidetto, di richiedere un ampliamento dell’organico del ruolo sovrintendenti in modo da soddisfare sia le esigenze dell’Amministrazione che le legittime aspettative dei Colleghi;
FERMO RESTANDO
che la formazione del personale rappresenta un ineludibile principio al quale da sempre il SIULP attribuisce primaria importanza, occorre però prendere in considerazione l’opportunità di agevolare, quantomeno nella fase transitoria, il personale che sarà chiamato a frequentare i corsi per l’accesso alle qualifiche superiori, individuando modalità che tengano conto dell’anzianità di servizio e anagrafica e, di conseguenza, della maturata esperienza professionale soprattutto in funzione del colpevole e gravissimo ritardo maturato dall’Amministrazione nel bandire puntualmente i concorsi;
SOTTOLINEA
che la dirigenzializzazione degli attuali direttivi riguardi tutte le qualifiche, e che quindi sia incluso anche il personale che riveste la qualifica di Commissario Capo, diversamente realizzandosi sperequazioni dalle quali scaturirebbero nuovi attriti e conseguenti contenziosi che potrebbero minare la reale portata del processo di riordino e riassetto delle funzioni e delle competenze che si sta cercando di realizzare;
EVIDENZIA
che proprio in ragione della prevista rimodulazione del ruolo dirigenziale debba essere valutato un adeguamento degli assetti statutari, per consentire al SIULP di continuare ad essere, pur nella salvaguardia dell’unicità dell’Organizzazione, il punto di riferimento di tutto il personale, così evitando pericolose derive corporative e potenziali frammentazioni che altro non farebbero se non favorire criteri clientelari di selezione della classe dirigente;
CONSIDERA
indifferibile che in materia di immigrazione in generale, soprattutto con riguardo al progetto di riattivazione e/o di neo istituzione dei CIE in ciascun ambito regionale, sia finalmente previsto un quadro normativo che garantisca la tutela giuridica e sanitaria del personale della Polizia di Stato che sarà chiamato ad operare per la vigilanza e la sicurezza degli istituendi centri così come direttive univoche atte a chiarire che l’area di competenza dei singoli CIE, ovvero quali sono i territori che possono indirizzare gli immigrati in tali centri, significando che la stessa non deve superare l’ambito della regione nel quale viene istituito; in particolare occorre altresì che si eviti la riproposizione di ambiguità normative che non definendo lo stato giuridico dei soggetti trattenuti nei centri di identificazione non consentono di definire con certezza protocolli operativi ai quali fare riferimento. Occorre poi, al fine di garantire il rispetto della dignità delle persone che entreranno nei CIE, che le modalità di trattamento di chi si trova in questi centri sia uniformato a livello nazionale, evitando che la gestione dei centri di permanenza dipenda dalle scelte dei responsabili territoriali incaricati della direzione e non invece da un accordo quadro che ne garantisca l’uniformità su tutto il territorio; incarica pertanto la Segreteria Nazionale di sensibilizzare il Governo e le forze politiche sui rischi e sulle criticità, non solo giuridiche, che come hanno dimostrato le pregresse esperienze renderebbero di fatto inefficace l’azione di contrasto e prevenzione che dovrebbero soddisfare i CIE, ma anche organizzative che in passato, per effetto del “nomadismo dei poliziotti” ha rischiato la paralisi di intere questure;
DA’ MANDATO
alla Segreteria Nazionale di dare avvio alla fase congressuale costituendo le commissioni statutariamente previste, calendarizzando gli assetti prodromici alla celebrazione del congresso;
ESPRIME
la più sentita solidarietà ai Colleghi di Milano coinvolti nel conflitto a fuoco con il terrorista dell’ISIS e al collega artificiere di Firenze per le gravissime ferite riportate in servizio, una vicenda che oltre alle dolorose conseguenze per l’incolumità in sé evidenzia i limiti derivanti della sostanziale mancanza di un adeguato quadro normativo per la tutela sanitaria che dovranno essere al centro dell’attenzione dei negoziati della prossima tornata contrattuale;
ESPRIME
sentimenti di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal disastroso terremoto, e costrette a condizioni di sopravvivenza estreme a causa di una drammatica situazione meteorologica che le affligge, nonché plauso ai Colleghi e a tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi per la professionalità e lo spirito di abnegazione con cui si stanno adoperando nelle operazioni di salvataggio;
CONDANNA INFINE
la scellerata e incomprensibile decisione dell’Amministrazione, ancora una volta in modo unilaterale e in violazione all’impegno assunto che prevedeva un confronto sul tavolo del coordinamento in modo da contemperare le esigenze dei cittadini e di tutte le Forze di Polizia in campo, finalizzata a chiudere oltre 250 uffici delle Specialità della Polizia di Stato che insistono sul territorio a difesa e al servizio dei cittadini come gli eventi sismici e i disastri climatici hanno dimostrato anche negli ultimi accadimenti.
Roma 24 gennaio 2017 APPROVATO ALL’UNANIMITA’

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