Documento finale Direttivo Nazionale 10-11-12 Maggio 2023

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Il Direttivo Nazionale del SIULP, riunitosi il 10, l’11 e 12 maggio presso l’Hotel “Bel Stay” in Roma;

RINGRAZIA

Il Prefetto Lamberto Giannini per il proficuo lavoro svolto nella delicata funzione di Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S. a garanzia della sicurezza del Paese e a salvaguardia della coesione e e delle Istituzioni democratiche in una fase particolarmente delicata ed esposta alle assurde e feroci aggressioni del terrorismo internazionale che, in altri Paesi della comunità, ha causato lutti e devastazioni;

ESPRIME

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Felicitazioni e sinceri auguri di buon lavoro al Prefetto Vittorio Pisani per la meritata nomina a Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S., certi che da subito inizierà un’efficace e immediata opera al servizio del Paese e dell’Istituzione improntata sicuramente a garanzia della continuità dell’azione delle donne e uomini che la compongono e a salvaguardia dell’irrinunciabile terzietà della funzione di polizia, nel solco dell’equidistanza politica che da sempre contraddistingue chi è chiamato a tali fondamentali funzioni, che rappresenta elemento imprescindibile per qualsiasi polizia in una democrazia avanzata qual è la nostra;

APPROVA

La relazione e le conclusioni del Segretario Generale Felice ROMANO che, nei vari passaggi, ha affrontato gli attuali e pregnanti temi d’interesse per la categoria rappresentata, fotografando puntualmente alcune situazioni che, senza ulteriori indugi, devono necessariamente vedere risolte determinate penalizzazioni patite dalle donne e uomini in divisa nell’interesse della sicurezza dell’intera Nazione.
Approva, altresì, all’unanimità il bilancio consuntivo 2022 e preventivo 2023;

RIVENDICA

Dopo aver registrato la mancata attuazione del contributo antinflazione, voluto dal Governo e fissato nella misura dell’1.50% dello stipendio come previsto dalla Legge di bilancio 2023, e l’assoluta indisponibilità di risorse da destinare al rinnovo contrattuale del Comparto Sicurezza, l’esigenza, non ulteriormente differibile, di convocazione del SIULP da parte dell’Esecutivo per affrontare i temi più cogenti per i poliziotti, quali il rinnovo del Contratto di lavoro ed il riallineamento dei coefficienti di trasformazione del sistema previdenziale che penalizzano, indiscriminatamente, tutti gli operatori della sicurezza ed in particolare le giovani e future generazioni;

ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE

Su tale ultimo aspetto, la proposta di Legge recentemente avanzata e finalizzata a colmare il deficit oggi a scapito del personale del Comparto rispetto alla generalità dei pubblici dipendenti, auspicando che la stessa sia prontamente approvata dal Parlamento;

CONDIVIDE

E, pertanto, sostiene tutte le iniziative di mobilitazione indette dalla CISL, unitariamente a tutto il mondo confederale, a difesa della dignità del lavoro e delle rivendicazioni a tutela dei lavoratori e dei pensionati, approvando la proposta del Segretario Generale di partecipare a dette manifestazioni come quelle programmate a Milano e Napoli il 13 e 20 maggio p.v.;

RICHIEDE

Valutata l’inadeguatezza ed inapplicabilità dei precetti contenuti nell’Atto Ordinativo Unico, che prima ancora dell’entrata in vigore appare già superato rispetto alle reali esigenze di riorganizzazione e funzionamento dell’apparato centrale e periferico del Dipartimento della P.S., l’immediata istituzione di un tavolo tecnico in seno al quale poter affrontare le nuove e accresciute esigenze in tema di organici e per il ripristino di articolazioni operative che la nota riforma “Madia” ha improvvidamente eliminato. In particolare, risulta di preminente necessità procedere al riassetto delle Squadre Nautiche in considerazione dell’esclusiva competenza della Polizia di Stato nell’esercizio della funzione di Autorità di P.S. e di Polizia delle frontiere anche in considerazione che il nostro Paese ha oltre ottomila Km di coste;

CONSIDERA

Attesa l’ormai centralità della gestione legata ai fenomeni d’immigrazione ed i riflessi che la stessa determina in termini d’impiego di uomini e mezzi con gravi ricadute sui dispositivi di controllo del territorio, imprescindibile che la costituzione in ogni regione dei C.P.R. avvenga dislocandoli laddove insistono reparti inquadrati delle Forze di Polizia (Reparti Mobili o Battaglioni Mobili) in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenze senza distogliere le unità di controllo del territorio. In tale ambito, al fine di dare una corretta e concreta attuazione a tale nuova organizzazione per la gestione dei suddetti fenomeni, rivendica l’assunzione straordinaria e aggiuntiva di ulteriori aliquote di personale, anche alla luce della vicenda dei lavoratori interinali per i quali auspica una tempestiva e positiva risoluzione, per potenziare gli Uffici immigrazione anche per l’espletamento di tutte le attività annesse e connesse alla trattazione delle pratiche inerenti i clandestini sottoposti a misure amministrative;

CONCORDA

Sulla necessità di istituire gruppi di lavoro tematici che, in base alle delicate materie oggetto di riflessione per la definizione del nuovo accordo nazionale quadro, siano in grado di produrre i necessari apporti al testo che dovrà equilibratamente regolare il rapporto d’impiego tra dipendenti ed Amministrazione contemperando sia le esigenze dei colleghi che quelle di quest’ultima. Imprescindibile appare la necessità di individuare modalità certe con paradigmi unitari ai quali riferirsi per rafforzare le clausole di salvaguardia e il rispetto dei precetti del nuovo impianto in caso di violazione dell’accordo. Ciò soprattutto al fine di eliminare le pratiche dilatorie o, peggio ancora, di totale spregio ai dettami dell’A.N.Q. grazie ad una silente corresponsabilità del Dipartimento che si mostra incapace di garantire il rispetto degli accordi sottoscritti;

DA MANDATO

Alla Segreteria Nazionale affinché proceda nelle sedi opportune a stimolare l’avvio dei lavori propedeutici alla definizione del nuovo Accordo Nazionale Quadro, definendo un testo capace di superare gli evidenti limiti dell’attuale e che sia, contestualmente, anche in grado di fornire le puntuali risposte attese da tempo dalla categoria in relazione al benessere nei luoghi di lavoro;

RITIENE IMPRESCINDIBILE

Attese le nuove sfide e la preoccupante flessione degli organici in considerazione dell’elevato numero di pensionamenti che da qui al 2030 si registreranno e che dimezzeranno l’attuale composizione della Polizia di Stato, esortare il confronto politico – per il tramite del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – affinché vengano reperite adeguate ed urgenti risorse per il ripianamento dell’emorragia di personale che rischia di minare la tenuta dell’intero sistema. Occorre, al riguardo, imprimere un’accelerazione per le progressioni di carriera, prevedendo un sistema di sviluppo professionale che, nell’accrescere le competenze dei singoli, consenta agli stessi, di raggiungere i ruoli apicali dell’Amministrazione agevolandosi di una nuova e quantomai cogente esigenza di definizione di un’integrazione al cd. “riordino delle carriere”. Nel contempo, ribadisce la necessità di attuare un iter legislativo che consenta – su base volontaria – di permanere in servizio per ulteriori 2 anni, come già a più riprese sostenuto dal SIULP, al fine di consentire di tramandare le esperienze e le competenze maturate dai colleghi più anziani;

RIBADISCE

A seguito degli ultimi episodi avvenuti in occasione di manifestazioni sportive che hanno visto gruppi di professionisti del disordine, travestiti da tifosi, devastare centri urbani e la cui barbarie è stata contenuta solo grazie alla grande professionalità, personalità e abnegazione dimostrata dagli appartenenti alla Polizia di Stato e alle altre Forze di Polizia, la necessità di intervenire con nuove e più efficaci misure di prevenzione e di censura a siffatti comportamenti;

DA MANDATO

In tal senso, alla Segreteria Nazionale di organizzare quanto prima il convegno calendarizzato per il 12 maggio, rinviato per impegni istituzionali dei relatori, al fine di sollecitare la parte politica e tutte le Autorità, sportive e istituzionali, che interagiscono nella gestioni di tali eventi al fine di individuare percorsi normativi e relative conseguenti determinazioni che consentano l’allontanamento dei facinorosi e violenti e la fruibilità degli eventi sportivi anche da parte delle i famiglie quale momento di aggregazione e svago;

CONSIDERA

Altresì prioritaria, non potendosi tollerare oltremodo disimpegni o arretramenti in merito alla qualità della formazione dei lavoratori di polizia, l’istituzione di un tavolo di confronto permanente, che attraverso l’elaborazione di una precipua strategia mirata ad attualizzare e modificare la normativa relativa alla modalità di assunzione nel suo complesso, compresa quella riferita agli accertamenti dei requisiti psico-attitudinali della fase selettiva, al fine di giungere, in brevissimo tempo e con grande risparmio di risorse, alla attuazione di un polo concorsuale da realizzare presso la struttura di Forte Ostiense. Una nuova organizzazione capace di restituire, in tempi brevi, nuovi professionisti della sicurezza, ad ogni livello, formandoli in adeguate strutture e reintroducendo l’insostituibile affiancamento professionale che, negli anni, ha permesso alla Polizia di Stato di raggiungere i più alti indici di gradimento tra la popolazione. A tal proposito si ringrazia l’Ufficio concorsi e la Direzione Centrale di sanità, per l’enorme sforzo messo in atto per velocizzare la realizzazione delle fasi concorsuali che hanno fatto registrare un raddoppio delle unità arruolate, un risparmio economico pari al 50% delle spese precedenti e il 30% in meno del tempo. Inoltre, nell’ambito della coerente azione del Siulp sinora svolta in materia, si chiede lo scorrimento di tutte le graduatorie dei concorsi in atto, comprese quelle relative agli agenti e agli ispettori tecnici. Con riferimento a questa ultima richiesta si auspica il superamento di qualsiasi ostacolo, compreso quello amministrativo, per consentire lo scorrimento integrale dei vari profili.

SOTTOLINEA

L’importanza di richiamare energicamente l’attenzione del Dipartimento in merito alle politiche in tema di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro. Strategico, in tale ambito, diviene il rafforzamento della figura del R.L.S. che, imprescindibilmente, dovrà essere eletto sui luoghi di lavoro, secondo le procedure già previste e mai attuate nell’ambito del Dipartimento della P.S., anche al fine di formarlo opportunamente secondo i canoni previsto dallo stesso decreto legislativo;

DENUNCIA

L’urgenza di implementare gli investimenti sulle Specialità della Polizia di Stato nella loro unicità, a supporto delle peculiarità conferite dal Legislatore e dell’importanza che esse rivestono da sempre nella tutela e salvaguardia dell’esercizio di fruizione dei diritti costituzionali garantiti ai cittadini, nonché in relazione alla peculiarità ad esse destinate dalla L.121/81 che rendono la Polizia di Stato unica nel suo genere rispetto alle restanti Amministrazioni del Comparto;

RICHIAMA

L’attenzione del Ministro dell’Interno sui progetti di Legge inerenti alle riforme che riguardano operatori e amministrazioni comunque correlati o connessi al Comparto Sicurezza, anche alla luce di alcune esternazioni da parte di parlamentari di maggioranza, attesa la ricaduta sulle delicate materie afferenti alla sfera di competenza dell’Autorità tecnica di P.S.. Un particolare riferimento va a tutti quei provvedimenti che ridefiniscono funzioni e prerogative di questi settori senza tener conto dei doveri nell’esplicazione degli stessi e le ingerenze che possono generarsi da incaute previsioni che non tengano in considerazione l’irrinunciabile modello civile introdotto dalla Legge 121/81 che ha fissato sotto una unica regia, l’Autorità di P.S., la responsabilità e la potestà di coordinamento delle forze disponibili. In merito a ciò, risulta indifferibile la convocazione delle OO.SS. della Polizia di Stato, quale Forza di polizia che detiene in via esclusiva l’Autorità di P.S., per l’approfondimento, le valutazioni e le insidie che siffatti progetti potrebbero celare a prescindere dalla volontà del legislatore;

ESPRIME

Forte preoccupazione per i silenti e striscianti tentativi di rimilitarizzazione la funzione di polizia rispetto al complesso e delicato compito ad essa demandata per la tenuta democratica dell’ordine e della sicurezza pubblica che richiede, necessariamente, una funzione civile in capo all’Autorità civile di P.S..
Il SIULP, a tal proposito, ritiene indispensabile e improcrastinabile aprire un confronto con il Dipartimento della P.S. e il Ministro dell’Interno che, per il proprio percorso professionale, riteniamo figura di garanzia del precetto di funzione di polizia incardinata nell’attuale impianto previsto dalla legge 121/81 che attribuisce tale funzione all’Autorità civile nazionale, provinciale e locale di P.S..
Alla luce di ciò considera dirimente conoscere quale modello di sicurezza l’Esecutivo vuole realizzare per il Paese in vista delle attuali sfide e quelle sempre più complesse che il futuro profila all’orizzonte in relazione all’impianto disegnato dalla Legge 121/81 che, nonostante gli oltre 40 anni dalla data di promulgazione, è ancora attuale ed efficace e rappresenta la pietra miliare di riferimento del miglior modello di sicurezza per ogni democrazia avanzata atteso che ha come elemento cardine, la centralità dell’Autorità di P.S. Civile;

RIVENDICA

Atteso che nonostante le assicurazioni che tutte le Amministrazioni del Comparto rientrassero sotto la gestione di NoiPa al fine di ottenere risparmi ma anche gestioni efficienti e puntuali, fornite anche dall’attuale Ministro dell’Interno nelle funzioni dei suoi precedenti incarichi, registriamo che oggi così non è e che per gli appartenenti alla Polizia di Stato continuano a verificarsi ritardi e errori nell’attribuzione delle competenze economiche per effetto della richiamata nuova gestione, anche in ambito della contabilità della rappresentatività sindacale, l’applicazione uniforme per tutte le amministrazioni ovvero, in subordine la reintroduzione di un centro unico meccanografico della sola Polizia di Stato per la gestione delle partite stipendiali, accessori, previdenziali e sindacali sottolineando che in caso contrario il sindacato sarà obbligato ad attivare ogni forma di protesta utile al raggiungimento di tale risultato a garanzia dell’erogazione delle partite economiche dovute alle donne e agli uomini della Polizia di Stato.

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

Roma, 12 maggio 2023

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