Guerriglia a Udine per Italia-Israele. ROMANO (SIULP): “Vicinanza ai poliziotti feriti. Anche a Udine i paladini della Pace hanno devastato tutto: una vergogna che deve finire. Il Governo intervenga.”
La partita dell’Italia contro Israele si è trasformata in un campo di battaglia che Udine non meritava. Le immagini come al solito hanno restituito solo guerriglia e devastazione e fatto il giro del mondo: “Esprimo innanzitutto solidarietà e vicinanza ai colleghi feriti. Ancora una volta, solamente la professionalità, la calma e l’equilibrio dei tanti operatori di sicurezza giunti a Udine per gestire quella che doveva essere una semplice partita di calcio, hanno permesso di evitare che la situazione degenerasse. Questi non sono manifestanti, sono malviventi ai quali non importa nulla di Gaza e della Pace”. Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico: “Volevano devastare Udine e attaccare le forze dell’ordine con la scusa di professare la pace e di rivendicare il diritto a manifestare. In realtà cercano solo l’occasione per dare sfogo alla loro violenza e la mia convinzione è che stanno cercando in tutti i modi di arrivare alla tragedia per avere la scusa permanente per fare guerriglia in tutte le piazze. Ma può essere normale impiegare più di 1000 uomini nella sola giornata di ieri, con quasi 10 colleghi feriti alcuni dei quali in modo serio? Due poliziotti sono sotto osservazione e gli arrestati tra poche ore saranno liberi di prendere il prossimo treno e raggiungere la nuova città da devastare. Questa vergogna deve finire. Chiederemo al Ministro Piantedosi un intervento affinché il Governo metta mano in maniera netta e definitiva contro tale piaga. Una piaga che ha un costo per tutti noi, in termini economici, sociali, ma soprattutto di sicurezza. Da sindacalista, ricordo i cortei di lotta sociale con migliaia di manifestanti per raggiungere diritti e tutele fondamentali per i lavoratori, e tutto si svolgeva senza alcun incidente. Questo non è manifestare, questa e delinquenza pura e come tale va trattata”.
Roma, 15 Ottobre 2025