Immigrazione: bene Maroni su difesa binomio sicurezza e integrazione. Forse è il caso, però, di cominciare a dare l’esempio

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Dichiarazioni del Segretario Generale Felice ROMANO
Dopo le anticipazioni che il Ministro Maroni aveva fatto al Convegno del SIULP e della CISL a Reggio Calabria, all’indomani dei fatti di Rosarno, l’intervento dell’Onorevole Maroni all’Università Cattolica di Milano, segna un’ulteriore volontà del Ministero dell’Interno di voler affrontare il problema dell’immigrazione nel modo giusto e cioè attraverso l’integrazione per la salvaguardia della sicurezza.
Ad affermarlo – Felice Romano Segretario Generale del SIULP – che, nell’esprimere soddisfazione per le dichiarazioni del Ministro, condivide le preoccupazioni che anche in Italia, così come avvenuto nella banlieue di Parigi, qualora non si intervenga sul fenomeno dell’immigrazione con una politica di integrazione per salvaguardare la sicurezza, ci sia il rischio che sia proprio la sicurezza ad essere pregiudicata in assenza di un’azione sinergica finalizzata all’integrazione di questi cittadini.
Per fare questo è indispensabile, come preannunciato dal Ministro Maroni, mettere insieme un sistema sinergico di tutte le Istituzioni e le agenzie preposte alla tutela del lavoro, del diritto pieno alla cittadinanza e dell’integrazione di tutti le persone presenti sul nostro territorio.
Ecco perché sarebbe opportuno, ora, che proprio dal Ministro Maroni partisse un esempio concreto in tal senso: per garantire un controllo rigoroso contro l’immigrazione clandestina, condizione questa indispensabile per la salvaguardia e l’integrazione degli immigrati onesti, è necessario che la Polizia di Stato sia liberata da tutte quelle funzioni burocratiche e amministrative legate anche al fenomeno dell’immigrazione (rilascio del passaporto e dei permessi di soggiorno), passandole, ad esempio, ai Comuni o altri Enti territoriali che per loro natura sono nati proprio per adempiere alle funzioni amministrative.
Così facendo, si potrà liberare molto personale, che a differenza di oggi è addetto alle pratiche burocratiche in quanto il rinnovo e il rilascio del permesso di soggiorno, sono considerate funzioni polizia anziché amministrative, che potrà essere utilizzato nel controllo del fenomeno e quindi in una azione rigorosa di contrasto.
Auspichiamo quindi, – conclude Romano – che il Ministro dia ora seguito concreto alle sue intenzioni a partire proprio dal trasferimento di queste funzioni amministrative, che nulla hanno a che vedere con la Polizia, e che consentiranno il recupero di unità che potranno garantire sicurezza, integrazione, legalità e sviluppo.
 
lanci di agenzia
 
IMMIGRAZIONE: MARONI, ANCHE DA NOI RISCHI BANLIEUE PARIGINE BINOMIO INSCINDIBILE SICUREZZA E INTEGRAZIONE
(ANSA) – MILANO, 10 MAG – Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che oggi all’universita’ cattolica e’ intervenuto alla presentazione di una ricerca sul degrado nelle citta’ a causa dell’immigrazione, ha sottolineato che anche in Italia esistono rischi che accadano rivolte come nelle banlieu di Parigi. Maroni ha sottolineato la necessita’ dello sviluppo di sinergie tra ministero dell’Interno, universita’ e autonomie locali attraverso il coinvolgimento dell’Anci. ”La ricerca – ha spiegato Maroni – dice chiaramente che ci sono dei rischi anche nelle nostre citta’ che avvenga cio’ che e’ avvenuto nelle banlieue parigine qualche anno fa. E’ per questo che e’ importante avere effettuato questa ricerca perche’ e’ utile e da’ suggerimenti su cosa fare per prevenire questi rischi”. Maroni ha quindi spiegato che sono necessarie azioni in grado di coinvolgere il governo, il ministero dell’Interno ”ma soprattutto il mondo delle autonomie cioe’ i comuni e i sindaci. Per questo ho proposto di continuare questa collaborazione tra il ministero dell’Interno e l’universita’ Cattolica aprendola alla partecipazione dell’Anci”. ”Se cio’ avverra’ – ha proseguito Maroni – mettendo insieme gli sforzi di tutti, credo che riusciremo a definire un modello di intervento italiano di eccellenza per la gestione dei processi di integrazione dei cittadini stranieri”. Alla domanda se per garantire sicurezza e’ necessaria l’integrazione, il ministro dell’Interno ha replicato: ”e un binomio inscindibile. C’e’ una recente ricerca di un’altra universita’ secondo la quale la citta’ che viene percepita come quella che meglio integra gli stranieri e’ Verona”. ”Li’ – ha precisato Maroni – il rigore contro l’immigrazione clandestina e’ massimo. Rispetto delle regole e rigore significa anche possibilita’ di integrarsi meglio. E’ quindi un binomio inscindibile che pero’ deve vedere l’azione comune del ministero dell’Interno, delle forze dell’ordine e di chi ha il compito di investire nelle politiche sociali, cioe’ le autonomie”.
 
 
notizia pubblicata sul sito grnet.it

Immigrazione, Romano (Siulp): bene Maroni su difesa binomio sicurezza e integrazione
“Forse è il caso, però, di cominciare a dare l’esempio”.
Roma, 10 mag –
“Dopo le anticipazioni che il Ministro Maroni aveva fatto al Convegno del SIULP e della CISL a Reggio Calabria, all’indomani dei fatti di Rosarno, l’intervento dell’Onorevole Maroni all’Università Cattolica di Milano, segna un’ulteriore volontà del Ministero dell’Interno di voler affrontare il problema dell’immigrazione nel modo giusto e cioè attraverso l’integrazione per la salvaguardia della sicurezza.”
Ad affermarlo – Felice Romano Segretario Generale del SIULP – che, “nell’esprimere soddisfazione per le dichiarazioni del Ministro, condivide le preoccupazioni che anche in Italia, così come avvenuto nella banlieue di Parigi, qualora non si intervenga sul fenomeno dell’immigrazione con una politica di integrazione per salvaguardare la sicurezza, ci sia il rischio che sia proprio la sicurezza ad essere pregiudicata in assenza di un’azione sinergica finalizzata all’integrazione di questi cittadini.”
“Per fare questo è indispensabile, come preannunciato dal Ministro Maroni, mettere insieme un sistema sinergico di tutte le Istituzioni e le agenzie preposte alla tutela del lavoro, del diritto pieno alla cittadinanza e dell’integrazione di tutti le persone presenti sul nostro territorio.
Ecco perché sarebbe opportuno, ora, che proprio dal Ministro Maroni partisse un esempio concreto in tal senso: per garantire un controllo rigoroso contro l’immigrazione clandestina, condizione questa indispensabile per la salvaguardia e l’integrazione degli immigrati onesti, è necessario che la Polizia di Stato sia liberata da tutte quelle funzioni burocratiche e amministrative legate anche al fenomeno dell’immigrazione (rilascio del passaporto e dei permessi di soggiorno), passandole, ad esempio, ai Comuni o altri Enti territoriali che per loro natura sono nati proprio per adempiere alle funzioni amministrative. Così facendo, si potrà liberare molto personale, che a differenza di oggi è addetto alle pratiche burocratiche in quanto il rinnovo e il rilascio del permesso di soggiorno, sono considerate funzioni polizia anziché amministrative, che potrà essere utilizzato nel controllo del fenomeno e quindi in una azione rigorosa di contrasto.”
“Auspichiamo quindi, – conclude Romano – che il Ministro dia ora seguito concreto alle sue intenzioni a partire proprio dal trasferimento di queste funzioni amministrative, che nulla hanno a che vedere con la Polizia, e che consentiranno il recupero di unità che potranno garantire sicurezza, integrazione, legalità e sviluppo.”

 

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