MANOVRA: i cittadini solidali con i poliziotti, preoccupati per la sicurezza ma soprattutto indignati per gli sprechi.Rassegna stampa

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La riuscita e partecipata protesta degli operatori del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico che questa mattina, in tutta Italia davanti alle sedi istituzionali hanno effettuato una manifestazione di protesta contro l’ennesimo colpo di scure con cui il Governo ha tagliato i fondi per il funzionamento di questi Comparti, ha registrato migliaia di consensi tra i cittadini che hanno manifestato la loro solidarietà agli operatori, ma anche una decisa e forte preoccupazione per la loro sicurezza e la tenuta democratica del nostro Paese e una ferma indignazione per il mantenimento degli sprechi.

Questo in sintesi il resoconto che le donne e gli uomini in uniforme traggono dalla protesta nazionale odierna.

E cioè la percezione di una forte preoccupazione ma anche l’indignazione dei cittadini, che si aggiunge a quella degli operatori di questo Comparto, per la pervicace cecità del Governo nel tagliare i diritti fondamentali che ogni Stato, civile e democratico dovrebbe garantire.

Tutte le manifestazioni di indignazione dei cittadini, continuano i sindacati, erano rivolte soprattutto alla pervicacia con cui questo Governo e la maggioranza che lo sostiene, continua a preservare gli assurdi costi della politica, le esorbitanti ed esose spese dei partiti, che sono cresciuti undici volte negli ultimi dieci anni, così come quelli di una burocrazia istituzionale e amministrativa che ormai il Paese non riesce più a mantenere e sui quali, stranamente, nessun provvedimento, forte e deciso è stato preso malgrado gli impegni che l’Esecutivo e la sua maggioranza avevano assunto con i propri elettori e con l’intero Paese a partire dal programma elettorale.

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Per questo, concludono le OO.SS., pur comprendendo la difficoltà del momento che il Paese sta attraversando, è necessario, anche per dare attenzione alle migliaia e migliaia di voci di cittadini che indignati contro questo scempio hanno manifestato la propria solidarietà agli operatori della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico, che il Governo la smetta con questo suo “accanimento terapeutico” finalizzato esclusivamente alla quadratura dei conti attraverso tagli lineari che uccidono i diritti ma preservano gli sprechi, il tutto a favore degli evasori e dei delinquenti.

Auspichiamo, chiosano i sindacalisti, senza dover ricorrere ad una raccolta di firme, per una proposta di legge popolare per essere ascoltati, che il Governo, finalmente, arresti la sua folle corsa ad effettuare questi tagli indiscriminati e si confronti con chi, responsabilmente, è pronto a sfidarlo nell’individuare gli sprechi e i lussi che il Paese non si può più consentire per salvaguardare invece i diritti fondamentali quali la salute, la scuola e la sicurezza.

 

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