MANOVRA: Romano (SIULP), misure insufficienti a risposte urgenti per funzionamento macchina sicurezza. Governo individui altro mezzo per interventi urgenti.
L’esclusione di alcuni emendamenti al testo della manovra in discussione, anche alla luce degli impegni preannunciati dall’esecutivo, ci lascia perplessi perché non è il segnale che ci aspettavamo per dare le urgenti necessarie risposte alle criticità che possono minare il funzionamento della macchina della sicurezza.
Così Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il più grande sindacato del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, commenta la notizia della mancata approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati di alcuni emendamenti ritenuti essenziali per scongiurare le gravi criticità della “macchina della sicurezza” causate dai tagli apportati dalla spending review e dalla riforma Madia.
La sorpresa aumenta soprattutto quando accertiamo che tra gli emendamenti bocciati ve ne sono alcuni estremamente importanti, perché attinenti all’assetto ordinamentale e urgenti per garantire la funzionalità dell’intero sistema, ma a basso impatto economico quali, ad esempio, la semplificazione delle procedure assunzionali, lo scorrimento delle graduatorie, i passaggi tra ruoli per le qualifiche apicali senza le quali non si possono tenere aperti determinati uffici, ovvero gli interventi perequativi sul piano previdenziale rispetto alle penalizzazioni imposte dalla specificità del lavoro che facciamo al servizio dei cittadini e del Paese per garantire la democrazia, l’ordine e la sicurezza pubblica oltre che la lotta alla criminalità.
Siamo fiduciosi, conclude il leader del SIULP facendo appello a tutto il senso di responsabilità ma anche la conoscenza diretta del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che i limiti e le esigenze che insistono sul varo della legge di stabilità non faranno venir meno l’impegno assunto dal Premier, dal Ministro Piantedosi e dall’intero governo verso le donne e gli uomini in uniforme e che tale impegno, per la risoluzione delle richiamate urgenti criticità troverà soluzione se non nella legge di bilancio, sicuramente in altro provvedimento attinente la sicurezza che, comunque, deve essere approvato entro la fine dell’anno.
Attendiamo fiduciosi questo termine prima di trarre un bilancio definitivo dell’azione dell’esecutivo verso il mondo della sicurezza e delle donne e degli uomini che la garantiscono anche a costo della propria vita.
Roma, lì 21 dicembre 2022