No al taglio del turn over e all’innalzamento dei limiti per la pensione di vecchiaia

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SICUREZZA: Romano (SIULP) e Tiani (SIAP), no al taglio del turn over e all’innalzamento dei limiti per la pensione di vecchiaia

Apprezzando la rinnovata politica dei redditi e fiscale in favore dei poliziotti e dei pubblici dipendenti, siamo fermamente contrari alle previsioni contenute nell’emananda Legge di Bilancio circa il blocco del turn over del 25% per le forze dell’ordine. Tale ipotesi per la sola Polizia di Stato produrrebbe una riduzione degli organici di ulteriori 1500 unità causando maggiori disagi al sistema sicurezza del Paese.

Altrettanto convintamente ribadiamo, con fermezza, la nostra netta opposizione a qualsiasi ipotesi sia di innalzamento dei limiti ordinamentali per la pensione di vecchiaia, attualmente fissati a 60, 63 e 65 anni secondo le qualifiche rivestite, sia ad un trattenimento in servizio fino ai 70 anni in modo generalizzato. Invero, come da sempre ribadito nel richiedere l’estensione della previsione normativa già in vigore per i ruoli agenti, assistenti e sovrintendenti, sancita dall’art. 59 del DPR 335/1982 che rispetta la specificità del nostro comparto, al fine di assicurare il necessario livello di funzionalità del sistema sicurezza e garantire il trasferimento esperenziale e del know how maturato dal personale in servizio e prossimo alla pensione, soprattutto nell’ambito della polizia giudiziaria e dell’antiterrorismo, per affiancare le nuove leve in attesa che maturino analogo patrimonio professionale, chiediamo l’estensione alla Polizia di Stato del trattamento di ausiliaria, già previsto per Carabinieri, Guardia di Finanza e Forze Armate. In alternativa l’applicazione graduata della norma prevista nell’emananda legge di stabilità e relativa al trattenimento in servizio, su base esclusivamente volontaria, dei pubblici dipendenti in ragione e nel rispetto dei limiti e dei principi che sanciscono la specificità professionale dei poliziotti.

Così Felice Romano, Segretario Generale del SIULP e Giuseppe Tiani, Segretario Generale del SIAP, in rappresentanza anche dei Dirigenti e Funzionari della Polizia di Stato aderenti al SIULP e al SIAP, intervengono nel commentare il testo bollinato della legge di stabilità che andrà in discussione in Parlamento.

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Nel denunciare lo stato di impasse della trattativa per il rinnovo dei contratti di lavoro e per la mancata definizione della previdenza dedicata, che sta provocando gravi danni al personale del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, i due leaders sindacali concludono richiamando il Governo al rispetto degli impegni presi con le donne e uomini in uniforme indispensabile per riconoscergli concretamente il delicato e imprescindibile ruolo che svolgono a tutela della sicurezza del Paese e di tutti i cittadini. Ruolo che per esplicarsi necessita di organici, mezzi e trattamenti economici adeguati, ma anche del rispetto della specificità che contraddistingue questo delicato e vitale comparto della nostra democrazia.

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