Problematiche acquisto 4 elicotteri AW139 per efficienza e operatività 11 Reparti Volo

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Reparti Volo – Opzione acquisto di n.4 elicotteri AW 139 per uniformare l’efficienza e l’operatività degli 11 Reparti Volo della Polizia di Stato. Problematiche

La componente aerea della Polizia di Stato opera su 11 Reparti Volo che coprono l’intero territorio nazionale con aerei ed elicotteri.

Dopo anni di stasi e di fisiologico invecchiamento degli aeromobili in uso tra il 2013 ed il 2015 sono stati acquistati, con i fondi delle frontiere esterne e con un vincolo di utilizzo di dieci anni sulle sedi di assegnazione, otto elicotteri di nuova generazione, gli AW 139, dislocati presso i Reparti Volo di Pratica di Mare, Palermo, Reggio Calabria, Oristano e Bari.

Si è così creato, di fatto, un profondo divario tra i Reparti Volo che operano nel centro sud che hanno avuto la possibilità di un radicale rinnovamento della flotta ed i Reparti Volo del nord che invece, hanno segnato il passo in quanto vincolati all’utilizzo di elicotteri obsoleti, gli AB 206 e gli AB 212, non più in produzione da anni, con una concezione progettuale ormai assolutamente superata e una costante efficienza media mai superiore al 35%.

È come se si fosse lasciata la Polizia Stradale ad operare su metà paese con macchine come la vecchia Giulia, non più in linea con i tempi, creando così una frattura profonda sotto molteplici punti di vista tra cui quello gestionale.

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Nell’ottica di una esigenza di rinnovamento nel 2019 si è conclusa una gara di acquisto di due elicotteri AW 139 con l’opzione di acquisto di ulteriori 4 unità da destinare ai Reparti Volo del nord con la priorità di Milano e Firenze.

In tal senso il Capo della Polizia pro tempore Pref. Gabrielli, per quanto ci risulta, concordava la posizione espressa dall’allora Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali che, nel Gennaio del 2020, proponeva l’esercizio dell’opzione per l’acquisto degli ulteriori 4 elicotteri, destinati ai Reparti Volo di Venezia, Napoli, Pescara e Bologna, la cui assegnazione avrebbe allineato l’intero sistema con una indispensabile “univocità della linea” (stesso tipo di elicottero), già in considerevole ritardo nel 2020, considerato che l’età media del personale aeronavigante era troppo elevata e non adeguata alla formazione del personale sui nuovi elicotteri.
L’esercizio dell’opzione dei quattro elicotteri venne congelata dalla Direzione Centrale dei servizi tecnico logistici e della gestione patrimoniale con una nota del febbraio del 2020, sulla scorta della considerazione che sarebbe stato impossibile acquistare con i fondi disponibili, al prezzo imposto dalla gara 14 elicotteri e che pertanto si riteneva più opportuno programmare l’acquisto, senza alcuna analisi delle esigenze reali della componente aerea utilizzatrice delle macchine suddette, di elicotteri più piccoli ad un costo inferiore al fine di arrivare al numero stabilito di 14 unità.

La Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali pro tempore pur condividendo in termini progettuali l’ipotesi di acquisto di elicotteri di dimensioni inferiori, segnalava la necessità di garantire il “principio di continuità operativa della flotta” e rappresentava il rischio dei tempi eccessivamente lunghi per una nuova eventuale procedura di gara a fronte dell’obsolescenza delle macchine in dotazione e la crescente difficoltà di garantire l’efficienza di volo, chiedendo e ottenendo di esercitare l’opzione per almeno un elicottero, assegnato al Reparto Volo di Venezia, portando quindi a tre il numero complessivo di elicotteri acquistati.

Veniva segnalato inoltre che l’età media del personale non consentiva ritardi e che il pilotaggio e la manutenzione di elicotteri come gli AW 139 non poteva essere destinato ad operatori con età elevate, sia per un evidente rapporto tra costi di formazione e benefici.

Il risultato di tale scelta è stato quello di lasciare a tutt’oggi tre realtà fortemente operative come quelle dei Reparti Volo di Napoli, Bologna e Pescara, del tutto disallineate con le altre otto e in una condizione di profonda inadeguatezza. Sul punto va evidenziato come la mancata dotazione di un elicottero di ultima generazione ha dato e da luogo ad una risposta operativa inadeguata rispetto alle esigenze del territorio e ciò a cagione dei tempi eccessivamente dilatati necessari per le operazioni di manutenzione, attese le difficoltà nell’approvvigionamento dei ricambi.

Inoltre l’assenza, sui vecchi velivoli, di sistemi di sicurezza aggiornati (ad esempio i sistemi di monitoraggio dei parametri motore e cellula, il sistema di registrazione delle comunicazioni di bordo e con gli enti del traffico aereo la (C.d. scatola nera), il sistema di allertamento per evitare la collisione con altri aeromobili, ed il sistema radar meteo) costituisce un punto di grave vulnerabilità della sicurezza in volo. La mancanza di sicurezza che, in passato, ha, purtroppo, fatto registrare gravi incidenti anche con la perdita di vite umane.

A tutto ciò si deve aggiungere che alla data odierna non si ha ancora traccia della gara per l’approvvigionamento di elicotteri più economici e di dimensioni più ridotte dell’AW 139 secondo l’indirizzo che sembra aver assunto la competente Direzione.

La Ditta Leonardo sembrerebbe aver rappresentato, in questi giorni che l’ opzione di acquisto di tre elicotteri (più uno per effetto dell’aumento del quinto contrattuale) è ancora aperta e che, inoltre, il prezzo di gara, essendo composto da varie voci potrebbe essere esercitato in maniera frazionata , ovvero selezionando le opzioni d’interesse e ottenendo un prezzo inferiore ma, soprattutto, ha segnalato che gli elicotteri AW 139 già “configurati” con tutte le installazioni necessarie per le esigenze operative della Polizia di Stato, potrebbero essere già in linea di produzione immediatamente fornendo i nuovi quattro elicotteri entro il 2023 e garantendo al contempo, entro la stessa data, il completamento della formazione di tutto il personale (i corsi per i piloti e gli specialisti).

Tale soluzione razionale e rispondente alle reali esigenze dei Reparti Volo consentirebbe, seppur con un ritardo di due anni, di formare il personale prima della quiescenza e, soprattutto, di poter trasmettere quell’inestimabile know-how che costituisce il valore aggiunto di un settore così specialistico di cui va ascoltata la voce, in cui la differenza tra un volo in sicurezza e un incidente è sempre in agguato.

Si rappresenta che il 34% dei piloti attualmente in servizio andrà in quiescenza entro il 2024 e che, al di là del numero già preoccupante, quello che andrà irrimediabilmente perduto saranno le migliori professionalità, non sostituibili né ripianabili in tempi brevi. Impedire il travaso, se pur tardivo, di tale patrimonio di esperienza in un settore così complesso e delicato, solo per assenza di una reale e serena analisi di una situazione evidente agli occhi di tutti, potrebbe veramente fare la differenza in termini di sicurezza.

La soluzione di acquistare, con una nuova gara ancora da indire, un numero superiore di elicotteri di minori dimensioni, quindi completamente diversi, per averne la disponibilità tra almeno tre/quattro anni allorquando, cioè potrebbe non essere più adeguato l’organico dei piloti da destinare all’uopo si commenta da sé, così come quella, proposta in questi giorni, di programmare una “redistribuzione di sede” tra il luglio del 2023 ed il Gennaio del 2025 degli otto elicotteri sottoposti a vincolo di impiego, (per noi la soluzione di almeno “undici elicotteri per undici Reparti Volo”) che, oltre a far sopportare i costi di formazione in maniera disgiunta rispetto all’acquisto degli elicotteri, non garantirebbe il numero di aeromobili minimo necessario per l’attività ordinaria dei Reparti Volo, sia in termini operativi per sedi come Pratica di Mare, sia in termini di elicotteri di backup (sostituzione in caso di manutenzioni periodiche obbligatorie e avarie).

Ci consta che giovedì scorso 29 settembre si è tenuta una riunione inerente quanto finora rappresentato, Nell’occasione sembra sia prevalsa la linea condivisa dal servizio aereo e dal sindacato di procedere alla nuova gara.

Alla luce di quanto precede, con la presente rappresentiamo che per il Siulp è fortemente auspicato l’esercizio dell’opzione relativa all’acquisto dei 4 velivoli AW 139 anche al fine di scongiurare una ricaduta negativa sull’efficienza e l’operatività dei Reparti volo oltre che della sicurezza del personale.
Inoltre, tale scelta permetterebbe l’utilizzo dei fondi residui da destinare ad un aggiornamento della livrea Polizia dei primi velivoli (AW 139) e degli apparati di bordo (Fase 8 realtà aumentata, hovering automatico e modi SAR) uniformandola alle ultime versioni. Operazione che è stata già positivamente conclusa dai VV.F. e dall’Aeronautica Militare sul parco dei velivoli AW 139.

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