SICUREZZA: SIULP, a poliziotti riconoscimenti economici per alta professionalità e non nuove “armi”.

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Ultimo aggiornamento 13/07/2019

Dichiarazioni del Segretario Generale Felice ROMANO

La professionalità e l’alto senso dello Stato e del dovere che quotidianamente dimostrano gli uomini e le donne delle Forze di Polizia e in primis della Polizia di Stato, richiedono un intervento del Governo ma questo deve essere indirizzato ad un riconoscimento concreto a livello economico e della loro specificità, anziché alla rincorsa a nuove armi inutili e dannose, che con le manovre finanziarie sono state mortificate e avvilite.
Ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nell’esprimere un grazie e un grande plauso ai colleghi della Polizia di Stato e di tutte le altre Forse di Polizia che quotidianamente sono impegnati nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, interviene nel dibattito che si è aperto, e con il quale si invoca la dotazione di proiettili di gomma o di altre armi offensive per le Forze di polizia al fine di gestire meglio la “piazza”.
Taglia corto il Segretario del SIULP il quale, nel richiamare l’attenzione che l’ordine pubblico, così come impartito con chiare direttive da parte del Dipartimento della P.S. che ha anche aperto una scuola ad hoc anche su sollecitazione dello stesso sindacato, ribadisce che per gestire al meglio questi servizi è necessario incrementare ogni attività info-investigativa preventiva che eviti ogni possibilità di creare scontri tra manifestanti e tra questi ultimi e le Forze dell’ordine.
Il dialogo, la prevenzione e la responsabilizzazione di tutte le parti che intervengono nelle manifestazioni, continua Romano, sono la conditio si ne qua non affinché si possa garantire il diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso sempreché questo avvenga nel rispetto della legge e della proprietà altrui.
In questo senso, chiosa Romano il SIULP lavora da anni per garantire quel binomio inscindibile che è rappresentato dalla medaglia che racchiude sicurezza e libertà.
Prova ne è, quando le direttive del Dipartimento vengono attuate completamente, l’ultima manifestazione tenutasi in provincia di Frosinone. Proprio in quella realtà, dove sono confluiti gruppi dell’area anarchica, studenti e lavoratori che, anche se per diverse motivazioni si sono ritrovati nella medesima manifestazione, la pratica del dialogo, della prevenzione e del presenzialismo discreto dei poliziotti, ha garantito una giornata che aveva tutti gli ingredienti per rivelarsi esplosiva e dannosa per la città, per chi manifestava correttamente e per gli stessi poliziotti che tutto ciò dovevano garantire.
Insomma, conclude Romano, quello che serve ai poliziotti è un riconoscimento concreto a livello economico e normativo della loro specificità, che li ripaghi della professionalità e del senso di equilibrio che quotidianamente dimostrano unitamente ad un equipaggiamento che, qualora malgrado tutti gli accorgimenti si dovessero comunque trovare nei tafferugli, sia garantita la loro incolumità.
È in tal senso che il SIULP si adopererà, spronando il Dipartimento della P.S. affinché questi colleghi abbiano mezzi che evitino e allontanino il contatto con i manifestanti.
Altro che dimostrazione di muscoli e rincorsa a chi si arma di più. Così facendo agevoliamo solo i facinorosi e i professionisti del disordine che, in tale pratica potrebbero trovare alibi e solidarietà.

I lanci di agenzia

SICUREZZA: SIULP, A POLIZIOTTI RICONOSCIMENTI, NO NUOVE ARMI
(ANSA) – ROMA, 2 FEB – Ai poliziotti riconoscimenti economici per la loro alta professionalita’ e non nuove ”armi”. Lo afferma il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, Felice Romano, replicando a chi propone la dotazione di proiettili di gomma o di altre armi offensive per le Forze di polizia al fine di gestire meglio la ”piazza”. ”La professionalita’ e l’alto senso dello Stato e del dovere che quotidianamente dimostrano gli uomini e le donne delle Forze di Polizia e in primis della Polizia di Stato – sottolinea Romano – richiedono un intervento del Governo, ma questo deve essere indirizzato ad un riconoscimento concreto a livello economico e della loro specificita’, anziche’ alla rincorsa a nuove armi inutili e dannose”. Per gestire meglio l’ordine pubblico, piuttosto, sottolinea il sindacato, ”e’ necessario incrementare ogni attivita’ info-investigativa preventiva che eviti ogni possibilita’ di creare scontri tra manifestanti e tra questi ultimi e le Forze dell’ordine”. ”Il dialogo, la prevenzione e la responsabilizzazione di tutte le parti che intervengono nelle manifestazioni – continua Romano – sono la ‘conditio si ne qua non’ affinche’ si possa garantire il diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso sempreche’ questo avvenga nel rispetto della legge e della proprieta’ altrui”. ”Altro che dimostrazione di muscoli e rincorsa a chi si arma di piu’. Cosi’ facendo – conclude il Siulp – agevoliamo solo i facinorosi e i professionisti del disordine che, in tale pratica potrebbero trovare alibi e solidarieta’.

Sicurezza, Siulp: A polizia riconoscimenti economici, non nuove armi
Roma, 02 FEB (Il Velino) – “La professionalita’ e l’alto senso dello Stato e del dovere che quotidianamente dimostrano gli uomini e le donne delle Forze di Polizia e in primis della Polizia di Stato, richiedono un intervento del Governo ma questo deve essere indirizzato ad un riconoscimento concreto a livello economico e della loro specificita’, anziche’ alla rincorsa a nuove armi inutili e dannose, che con le manovre finanziarie sono state mortificate e avvilite”. Ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nell’esprimere un grazie e un grande plauso ai colleghi della Polizia di Stato e di tutte le altre Forse di Polizia che quotidianamente sono impegnati nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, interviene nel dibattito che si e’ aperto, e con il quale si invoca la dotazione di proiettili di gomma o di altre armi offensive per le Forze di polizia al fine di gestire meglio la “piazza”. Taglia corto il Segretario del SIULP il quale, nel richiamare l’attenzione che l’ordine pubblico, cosi’ come impartito con chiare direttive da parte del Dipartimento della P.S. che ha anche aperto una scuola ad hoc anche su sollecitazione dello stesso sindacato, ribadisce che per gestire al meglio questi servizi e’ necessario incrementare ogni attivita’ info-investigativa preventiva che eviti ogni possibilita’ di creare scontri tra manifestanti e tra questi ultimi e le Forze dell’ordine. “Il dialogo, la prevenzione e la responsabilizzazione di tutte le parti che intervengono nelle manifestazioni, continua Romano, sono la conditio si ne qua non affinche’ si possa garantire il diritto costituzionale a manifestare il proprio dissenso sempreche’ questo avvenga nel rispetto della legge e della proprieta’ altrui. In questo senso, chiosa Romano il SIULP lavora da anni per garantire quel binomio inscindibile che e’ rappresentato dalla medaglia che racchiude sicurezza e liberta’. Prova ne e’, quando le direttive del Dipartimento vengono attuate completamente, l’ultima manifestazione tenutasi in provincia di Frosinone. Proprio in quella realta’, dove sono confluiti gruppi dell’area anarchica, studenti e lavoratori che, anche se per diverse motivazioni si sono ritrovati nella medesima manifestazione, la pratica del dialogo, della prevenzione e del presenzialismo discreto dei poliziotti, ha garantito una giornata che aveva tutti gli ingredienti per rivelarsi esplosiva e dannosa per la citta’, per chi manifestava correttamente e per gli stessi poliziotti che tutto cio’ dovevano garantire. Insomma, conclude Romano, quello che serve ai poliziotti e’ un riconoscimento concreto a livello economico e normativo della loro specificita’, che li ripaghi della professionalita’ e del senso di equilibrio che quotidianamente dimostrano unitamente ad un equipaggiamento che, qualora malgrado tutti gli accorgimenti si dovessero comunque trovare nei tafferugli, sia garantita la loro incolumita’. E’ in tal senso che il SIULP si adoperera’, spronando il Dipartimento della P.S. affinche’ questi colleghi abbiano mezzi che evitino e allontanino il contatto con i manifestanti. Altro che dimostrazione di muscoli e rincorsa a chi si arma di piu’. Cosi’ facendo agevoliamo solo i facinorosi e i professionisti del disordine che, in tale pratica potrebbero trovare alibi e solidarieta'”

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