È stato un incontro per certi versi storico quello avvenuto presso la sede della direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Il dottor Pignatone e il dottor Prestipino, rispettivamente Procuratore generale della Repubblica e Sostituto procuratore, quindi i vertici della magistratura più esposta alla lotta al crimine organizzato, hanno incontrato una delegazione di sindacalisti, allo scopo di sostenere il progetto “San Francesco” e al contempo ricevere la solidarietà e il sostegno della Cisl, della Filca e del Siulp, promotori del progetto.
All’incontro erano presenti Franco Turri, segretario nazionale Filca, Battista Villa, segretario regionale Filca Lombardia, e i segretari generali del Siulp Lombardia, Vincenzo Italiano, del Siulp Calabria, Franco Caracciolo, della Filca Calabria, Luciano Belmonte e della Cisl Calabria, Domenico Zannino. Con loro anche Alessandro De Lisi, sociologo delle organizzazioni criminali e curatore del progetto San Francesco.
“A Reggio Calabria – hanno scritto in una nota Cisl, Filca e Siulp – non occorre né retorica né alcuna passerella sul protagonismo nella lotta alla ‘ndrangheta.
A Reggio Calabria prendiamo occasione e insegnamento dal lavoro del dottor Pignatone, del dottor Prestipino e del dottor Gratteri, che operando un eccezionale progetto di affermazione delle leggi, arrestando pericolosi criminali, ispirano il sindacato per una nuova stagione politica. A Reggio Calabria e a Milano, a Brescia come a Palermo serve il pool sociale antimafia: sindacalisti della polizia, dell’edilizia e di altre categorie uniti in una nuova era responsabile della lotta al crimine organizzato. Oggi la frontiera della ‘ndrangheta della mafia è la Lombardia – osservano i sindacalisti – mentre la Calabria e la Sicilia restano pericolosamente i vivai dai quali i criminali esportano violenza e giganteschi flussi di capitale derivati dal traffico di stupefacenti, di armi e di esseri umani.
Noi crediamo che nel Progetto San Francesco, che vuole unire tutti i frammenti della società civile organizzata antimafiosa, la data di ogg, 4 maggio 2010, avrà sicuramente un ruolo storico perché ciò che sta facendo la magistratura in Calabria impone al nord una nuova coscienza della presenza del crimine e delle cosche calabresi, soprattutto in edilizia.
Oggi a Reggio Calabria si è rafforzato il bisogno dell’urgenza di un lavoro di strategia che metta insieme sindacalisti, forze dell’ordine, banche di credito cooperativo, imprese, la chiesa affinché l’esperienza positiva
degli enti bilaterali possa attrarre la politica e le istituzioni per riformare insieme le prassi e le regole del gioco del mercato: partendo dalla riforma di legge sugli appalti pubblici, che noi dedichiamo ad Epifanio Li Puma, sindacalista ucciso in Sicilia”. Il progetto San Francesco ha preso il via lo scorso 22 gennaio con la firma dei segretari generali della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, della Filca Lombardia, Renzo Zavattari, della Filca Sicilia, Santino Barbera.
Tra le iniziative c’è un programma integrato con il Siulp di iniziative di approfondimento e obiettivi comuni di contrasto al crimine organizzato in vista di Expo 2015. Il dottor Prestipino ed il dottor Pignatone hanno apprezzato l’iniziativa e hanno dato piena disponibilità a sostenere il Progetto San Francesco, sottolineando quanto sia necessario vista la presenza massiccia delle ‘ndrine anche al nord, particolarmente attive nel settore edile e in altri strategici campi economici del sistema industriale lombardo.
Il prossimo appuntamento sarà il 20 maggio alla Procura di Palermo dove Cisl, Filca e Siulp ricorderanno Giovanni Falcone (ucciso il 23 maggio del 1992 insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta), per poi approdare a Firenze il 29 maggio alla manifestazione Terra Futura e infine a giugno in Calabria, a Riace, al Campo scuola nazionale della Filca organizzato dalla scuola di formazione Pino Virgilio”.