Bergamo conferma che occorre intervenire ora per arrestare escalation devianza criminale giovanile.

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SICUREZZA: ROMANO (SIULP), Bergamo conferma che occorre intervenire ora per
arrestare escalation devianza criminale giovanile.

Esprimo plauso per la professionalità e la competenza con cui la Questura e la Polizia Stradale
di Bergamo, quasi in tempo reale, hanno identificato e denunciato tutti coloro i quali a Orio al Serio
hanno effettuato corse clandestine e oltraggiato l’equipaggio della squadra Volante intervenuta per
interrompere la loro attività illegale che metteva a repentaglio la sicurezza degli utenti e degli stessi
partecipanti alla competizione.

Parimenti devo denunciare, ancora una volta, la gravità della sottovalutazione che il governo e una
parte della politica stanno dimostrando sul pericoloso e degenerativo fenomeno delle baby gang.
L’atteggiamento oltraggioso, di sfida e ormai di totale disconoscimento dell’autorevolezza
delle Forze di polizia, e quindi dello Stato, sono solo la prima degenerazione delle baby gang che, se
non si interviene immediatamente con reati specifici che prevedano pene certe ed immediate, sfociano
in vere e proprie forme di criminalità violenta e diffusa.

Così in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP, commenta i fatti accaduti
nella bergamasca.

Il fatto che in questa circostanza la professionalità dei colleghi di Bergamo abbia consentito
di identificare immediatamente gli autori di questa brutta pagina di vilipendio alle Autorità e alle
regole democratiche che presiedono al nostro vivere civile, non ci rassicura. Giacché gli autori se
verranno puniti, avvertiranno solo fra troppi anni l’agire dello Stato e la censura alle loro condotte.
Un sistema che ormai non è più in grado né di prevenire che questi fatti accadano di nuovo,
né di tutelare la sicurezza dei cittadini che dovessero cadere vittime di simili atteggiamenti.

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Assistiamo quotidianamente a fatti di sempre maggiore gravità che si moltiplicano sul
territorio e che vedono anche i giovani protagonisti di aggressioni agli appartenenti alle Forze di
polizia perché sanno che non gli accadrà nulla e perché forti di una totale impunità. Aggressioni che
si moltiplicano ancora di più nei confronti di tutti coloro che appartengono alle c.d. helping profession
o ai servizi di pubblica necessità e utilità quali, ad esempio, la sanità, la scuola o i trasporti pubblici.

Faccio appello alla politica affinché intervenga immediatamente per non essere complice di
questa escalation di violenza e per proporre reati specifici con pene esemplari e immediate. Giacché
il passaggio dai fatti di Bergamo a quelli di Taranto, o quelli che accadono quotidianamente nelle
nostre grandi aree metropolitane, peraltro spudoratamente pubblicizzate su tutti i social, è breve,
molto breve se non si interviene con celerità.

Roma, 25 gennaio 2022

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