Brunetta: “Priorità è mettere in sicurezza il potere d’acquisto delle famiglie – Strategia in tre mosse”

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Lavoro – Brunetta: “Priorità è mettere in sicurezza il potere d’acquisto delle famiglie – Strategia in tre mosse”

Il Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, è intervenuto oggi al 9° Congresso nazionale del Siulp in corso a Roma. Brunetta ha ricordato l’impegno quotidiano della Polizia di Stato (“Siete i volti della Repubblica, sempre da una parte sola: dalla parte della gente”) e ha fatto il punto della situazione sullo scenario economico. Il Governo ha una priorità: mettere in sicurezza il potere di acquisto delle famiglie.

Strategia in tre mosse

“Abbiamo tutti una cappa sulla testa: la guerra, l’inflazione e l’incertezza – ha dichiarato il ministro -. Ieri è stato impostato con i sindacati un percorso molto importante. La nostra priorità è mettere in sicurezza il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle nostre imprese, obiettivo per cui abbiamo già speso in pochi mesi 33 miliardi di euro, attingendo dagli extraprofitti delle società energetiche generati dal conflitto in Ucraina per contrastare il caro bollette e il caro energia. Adesso interverremo con una strategia in tre mosse, misure che saranno distribuite tra il decreto di fine luglio e la legge di bilancio per il 2023: rinnovo dei contratti, difesa del lavoro povero e precario, rafforzamento dei salari, con particolare attenzione alla tutela delle famiglie a basso reddito”.  

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Rinnovo dei contratti e sì al salario minimo (ma non per legge)

“Il primo passo – ha continuato Brunetta – deve essere quello di rinnovare i contratti di lavoro, che è il modo più serio per difendere il potere d’acquisto dei lavoratori. Io ho riaperto la stagione dei rinnovi nel pubblico impiego sin dallo scorso anno per la tornata contrattuale 2019-2021, ma intendo proseguire: nella legge di bilancio vorrei stanziare le risorse per i prossimi rinnovi e introdurre regole operative per semplificare l’iter. Il mio sogno è che, una volta disponibili i fondi, possa bastare un trimestre per chiudere i nuovi contratti”. 

“Occorre pensare al segmento dei lavoratori poveri e precari, che magari hanno anche dei contratti, ma sono spesso contratti pirata, fasulli, inaccettabili. Ieri al tavolo con i sindacati abbiamo detto: salario minimo sì, ma non per legge fissando la cifra, perché l’Italia ha una straordinaria contrattazione che garantisce buoni contratti al 90% dei lavoratori. Va prevista l’estensione dei minimi contrattuali dei contratti più diffusi e migliori anche a chi non ne ha”.  

“Il pubblico impiego non ha, per fortuna, queste specificità negative. Il mercato, invece, ha di queste falle, che uno Stato liberale e attento deve colmare. Il ministro Orlando ha esposto ai sindacati un progetto assolutamente condivisibile: estensione, anche attraverso la legislazione di sostegno, della contrattazione più equa e favorevole a chi ora ce l’ha fasulla, imbrogliona, pirata”.

Salario produttività e taglio cuneo fiscale

Secondo il Ministro, “da tempo le dinamiche salariali nel nostro Paese non sono all’altezza dei tempi. Chiediamo produttività, efficienza, abnegazione, merito, ma non riusciamo a rispondere con salari adeguati. Questo, a differenza di altri, è un problema strutturale a cui dobbiamo rispondere tagliando il cuneo fiscale, con l’obiettivo di farlo convergere in 2-3 anni intorno ai valori europei, e rilanciando i salari di produttività, legati alla contrattazione di secondo livello e ai progetti di efficienza. Viva i salari accessori che premiano il merito”.

Taglio Iva per famiglie a basso reddito
Il Ministro ha annunciato nuove misure per le famiglie a basso reddito.  

“Per le famiglie a basso reddito, a causa dell’inflazione, il carrello al supermercato rischia di restringersi. Sto lavorando, assieme al ministro dell’Economia, a una serie di interventi per lasciare intatto quel carrello: l’idea è utilizzare l’extragettito Iva legato all’aumento generalizzato dei prezzi per azzerare l’imposta sui prodotti di prima necessità e largo consumo, in modo che le famiglie a basso reddito non debbano subire gli effetti negativi dell’inflazione. Allo stesso modo, puntiamo all’ampliamento dei fringe benefit, agevolando gli accordi aziendali in tal senso e la partecipazione dei datori di lavoro alla difesa del potere d’acquisto dei dipendenti, che così potrebbero avere una sorta di bonus incrementale oltre al bonus di 200 euro che eroga lo Stato”.

“Stiamo lavorando a tutto questo. Sono i provvedimenti in campo tra fine luglio e fine settembre per contrastare l’inflazione, per difendere il potere d’acquisto, per garantire la coesione sociale che voi, come poliziotti, preservate ogni giorno nelle città, nei quartieri, nei vostri luoghi di lavoro, come ‘volti della Repubblica’. Senza retorica, il vostro è un bellissimo mestiere, da una parte sola: dalla parte della gente”.

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