POLIZIA: Romano (SIULP), oggi incontro con Ministro Piantedosi per firma accordo su FESI ma occasione propizia per rivedere riorganizzazione Dipartimento della P.S. e apertura tavolo su previdenza dedicata e modalità assunzioni per ripianare grave deficit organico.
Il SIULP incontrerà il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per siglare l’accordo annuale relativo al Fondo di Incentivazione di secondo livello necessario per aumentare la produttività degli uffici di polizia e l’operatività delle pattuglie sul territorio. Un’intesa importante e ormai consolidata che consente, attraverso l’individuazione di una retribuzione aggiuntiva di aumentare sia la presenza dei poliziotti sul territorio per meglio rispondere alle richieste di sicurezza dei territori sia di aumentare la capacità degli uffici di rispondere al meglio alle istanze che i cittadini presentano all’istituzione (passaporti, autorizzazioni di polizia, permessi di soggiorno ecc.). Ma l’incontro di oggi sarà anche l’occasione per verificare lo stato dell’arte sui vari importanti dossier che sono aperti e che riguardano il mantenimento e l’implementazione dei dispositivi di sicurezza attraverso le assunzioni, l’eliminazione di assurde e pesanti sperequazioni in danno dei poliziotti in materia previdenziale come l’attuazione della previdenza dedicata in sostituzione di quella integrativa che risulta inapplicabile al Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico per effetto della specificità imposta ai fini del mantenimento dell’efficienza del sistema, nonché sulla reale volontà dell’esecutivo di passare dalle parole ai fatti individuando le necessarie risorse per il rinnovo contrattuale che risulta ormai scaduto da quasi due anni.
Così in una nota Felice ROMANO Segretario Generale del SIULP anticipa alcune delle questioni, quelle più prioritarie, che verranno poste all’attenzione del Ministro Piantedosi nell’incontro previsto per il primo pomeriggio odierno.
Il nostro sistema sicurezza, sottolinea il leader del SIULP, è considerato uno dei migliori al mondo per la elevata professionalità dimostrata dai suoi appartenenti e per la straordinaria capacità investigativa che da sempre è capace di dispiegare nel contrasto alla criminalità eversiva, organizzata e diffusa così come le elevate doti umane che denota nella gestione degli eventi critici di soccorso pubblico. Queste elevati doti professionali sono il frutto di anni e anni di esperienza maturata sul campo che da sole, però, non bastano più a far fronte alle accresciute e sempre più complesse sfide che il contesto attuale ci pone in ragione dei grandi e repentini cambiamenti che il mondo sta avendo.
Il nostro è un servizio essenziale – anche come precondizione per il rilancio dello sviluppo sociale ed economico dei nostri territori -, insostituibile, totalizzante ed estremamente complesso giacché siamo chiamati a gestire l’ingestibile in una frazione di secondo che, peraltro, impone una serie di vincoli e divieti alle donne e gli uomini che lo svolgono, per mantenere l’efficienza e l’efficacia della mission istituzionale, che comportano pesanti penalizzazioni anche in termini retributive e previdenziali e rispetto ai quali, proprio perché questa specificità riconosciuta per legge non si trasformi in una penalizzazione ai danni del personale, vanno ricercate e attuate politiche retributive e previdenziali che non scoraggino i giovani ad intraprendere questa professione.
Ecco perché, conclude Romano, l’incontro di oggi con il Ministro, di cui conosciamo le grandi doti di comprendere immediatamente le questioni e l’urgenza della stessa, è estremamente importante. Non solo per la sottoscrizione dell’accordo, ma anche per fare un chiarimento sulla reale volontà del governo di aprire immediatamente i tavoli relativi ai dossier della previdenza dedicata, degli aspetti ordinamentali e concorsuali indispensabili per fronteggiare la gravissima carenza di personale e, in ultimo ma non per ultimo, il rinnovo contrattuale considerato il grave deficit che stiamo scontando anche solo sul versante del recupero inflattivo. Giacché dalla reale volontà dell’esecutivo dipenderà anche la risposta del Sindacato che, sicuramente, non potrà oltremodo essere di ulteriore attesa.
Roma 25 maggio 2023