La regola generale è che la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie, che nel 2025 per le seconde case applica un’aliquota al 36%, sulle singole unità immobiliari si possa utilizzare per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
Per quanto riguarda i grandi arredi e gli elettrodomestici, è possibile farli rientrare nel Bonus Mobili se associati ad un progetto di ristrutturazione straordinaria dell’immobile, nei limiti previsti per il 2025. Entrando nel dettaglio delle singole voci di spesa che le interessano, invece, le chiarisco i requisiti uno per uno ai fini della detrazione (Bonus Ristrutturazioni / Ecobonus per riqualificazione energetica).
Per quanto riguarda i cancelli, la nuova realizzazione è prevista dall’agevolazione così come la sostituzione con caratteristiche diverse da quelle preesistenti, cambiando ad esempio materiali, dimensioni e colori. Anche l’allacciamento alla fognatura e quello alla rete idrica rientrano fra i lavori agevolabili, anche se vengono fatto ex novo.
Le serrature esterne rientrano fra gli interventi agevolati se finalizzati a prevenire il rischio di atti illeciti, come furti o aggressioni. Il rifacimento della grondaia deve prevedere modifiche rispetto alla situazione precedente. La semplice sostituzione di un box doccia non è invece agevolabile ma, se rientra in un più generale intervento di rifacimento del bagno (impianti compresi), allora il discorso cambia. Sulle zanzariere dipende molto dal tipo di lavori: di per sé non è un intervento ammesso a beneficio fiscale ma, se hanno caratteristiche tali da essere considerate alla stregua di una schermatura solare o se riduce la trasmittanza termica, allora credo possa rientrare nel bonus riqualificazione energetica.
Per la posa in opera dell’antenna televisiva è previsto il beneficio fiscale solo se viene realizzata un’antenna condominiale sostituendo quelle private delle singole unità immobiliari.






