Agenti ustionati: SIULP solidarietà ai colleghi ma necessità intervento Governo.

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Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano comunicato stampa

Esprimiamo vicinanza e solidarietà ai familiari e ai due colleghi Antonio Terranova e Marco Di Raimondo che, nell’adempimento del loro dovere, sono diventati vittime dell’ennesima tragedia sociale a cui, in assenza di risposte da parte del governo e delle istituzioni ancora una volta sono i poliziotti e la polizia a dover dare soluzioni pagando sulla propria pelle la disperazione della gente. C’è chi ci ha considerato un costo e in quanto tale ha tagliato senza ritegno anche le risorse essenziali per garantire la sicurezza e la quiete sociale; c’è chi si ricorda di noi nei discorsi di insediamento o nelle liturgie che assomigliano sempre più a sfilate per ricordare l’ennesima vittima in uniforme per problematiche che nulla avrebbero a che fare con la polizia ma che da troppo tempo vengono scaricate su di essa; ci sono i cittadini per i quali ancora una volta i poliziotti pagano un grande tributo quale unica manifestazione di uno Stato sempre più distante e sempre più distratto dai problemi reali dei cittadini e del Paese.

Lo afferma Felice Romano Segretario Generale del Siulp che, nel ringraziare il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e il Questore di Ragusa per la celerità con cui sono intervenuti per soccorrere i due colleghi gravemente feriti, sottolinea la necessità di un intervento immediato del Governo che dia un segnale chiaro e incontrovertibile di vicinanza e sostegno ai poliziotti, a cominciare dai due colleghi feriti per fargli comprendere che essi sono servitori di questo Stato e non gli unici rappresentanti dello stesso.

La situazione è incandescente e la disattenzione del Governo ingiustificabile; i poliziotti sono esausti e hanno bisogna di serenità e di continuità a cominciare dalle garanzie per l’Istituzione e per il suo vertice a due giorni dal 161° anniversario della sua fondazione.

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Speriamo che le sorti della sicurezza di questo Paese non stino a cuore solo ai poliziotti ma anche a chi ha la responsabilità di governarlo.

 

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