Convocazione dei tavoli tematici per l’applicazione degli istituti contrattuali e per l’apertura della negoziazione del nuovo ANQ.

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Con la sottoscrizione dell’accordo contrattuale dello scorso 23 dicembre si è conclusa la parte di confronto relativa all’intesa dei temi economici ed all’introduzione delle novità normative con le quali, finalmente, si è rimossa la ultradecennale forzata inerzia che aveva ingessato gli istituti ordinamentali e le relazioni sindacali, lasciando irrisolte problematiche di assoluto rilievo.

La concreta attuazione di quanto confluito nel testo dell’ipotesi di accordo sindacale, che ora è in attesa di essere recepito con l’emanazione del rispettivo D.P.R., pone invero la necessità, proprio per la ricordata stasi che si trascinava sin dal lontano 2009, di recuperare, per quanto è possibile, il tempo perduto. I danni subiti dal personale in questo defatigante interregno non possono essere ulteriormente acuiti da quello che sarebbe un ingiustificato appagato rilassamento. Giacchè infatti la concreta attuazione delle numerose novità che discendono dall’accordo impongono una immediata attivazione dei presupposti momenti di coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori. 

Circolare attuativa di accompagnamento alle intese e degli impegni assunti dall’Amministrazione

Secondo la consolidata prassi, all’indomani della sottoscrizione delle intese l’Amministrazione provvede ad elaborare una didascalica circolare per disciplinare, e munire di maggiore solidità applicativa, la attuazione delle disposizioni contrattuali. Un’incombenza che risulta oggi ancora più impellente stante la non comune serie di questioni emerse nel corso delle trattative che, non potendo essere affrontate e risolte attraverso lo strumento contrattuale, l’Amministrazione si era impegnata a regolamentare con disposizioni di natura amministrativa. Tra le varie ci limitiamo qui a richiamare la materia del trattamento economico delle missioni internazionali (per la parte di servizio prestato in ambito domestico nella stessa giornata della partenza per l’estero) e quella della tutela alla genitorialità, plasticamente riproducibile con riferimento all’art. 42 bis del D. L.vo 151/2001. 

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Impegni che, proprio in quanto svincolati dall’alveo delle disposizioni contrattualici aspettiamo vengano rispettati con solerzia e, soprattutto, con l’irrinunciabile coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Un confronto che, sempre per onorare la manifestata disponibilità, immaginiamo verrà prossimamente convocato, e in occasione del quale offriremo le nostre riflessioni mirate ad una quanto migliore riuscita dei comuni propositi di speditezza richiesta dall’ampiezza della platea dei potenziali interessati. 

Apertura del tavolo di lavoro per la definizione del nuovo ANQ

Appare in primo luogo indifferibile convocare il tavolo di confronto che dovrà procedere alla profonda revisione dell’ANQ, che nella vigente stesura ha evidenziato i drammatici limiti di una impostazione disequilibrata delle relazioni sindacali. Sia quelle centralizzate, sia quelle a livello territoriale. Posto che, proprio per la reclamata esigenza di approfondire e rimeditare le consistenti criticità che si sono registrate nella prassi, la discussione richiederà prevedibilmente una consistente serie di incontri prima di addivenire ad una elaborazione condivisa, riteniamo che la prima riunione debba essere fissata a strettissima cadenza.

Criteri applicativi del neo istituito congedo solidale.

Da un punto di vista strettamente giuridico tutti gli istituti dedotti nell’ipotesi di intesa sono da intendere come immediatamente applicabili. Gli uffici territoriali, in assenza di linee guida del Dipartimento, stanno però rappresentando difficoltà interpretative, essendo revocata in dubbio anche la possibilità stessa di dare concreta attuazione alle novità contenute nel contratto in fase di perfezionamento. Una asimmetria che sta già provocando confusione e, non di meno, disutilità agli interessati. Il che vale soprattutto per l’istituto del congedo solidale, che, a tenore dell’art. 22 dell’intesa in menzione potrà essere utilizzato per l’assistenza e la cura dei figli minori. 

La struttura del dispositivo normativo, che a causa di difficoltà emerse nel corso nei lavori preparatori non è stato possibile adattare alle peculiari esigenze del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, può a nostro sommesso avviso essere integrata nella fase esecutiva. Soprattutto con riferimento ai presupposti richiesti ai fini della fruizione. Va quindi asseverato con urgenza l’approntamento degli opportuni chiarimenti. 

Polizza sanitaria e tutela legale

Non ci sembra serva insistere per significare le aspettative nutrite dall’intera categoria che sta soffrendo incresciose penalizzazioni derivanti dal mancato riconoscimento di forme di tutela che vengono invece regolarmente concesse a tutti gli altri lavoratori. Un paradossale disallineamento che non consente di tergiversare oltre. 

Di talché siamo a chiedere l’immediata convocazione delle rappresentanze sindacali per poter conoscere non solo i tempi entro i quali si potrà, finalmente, consolidare le salvaguardie di cui siamo a discutere, ma anche per poter avere voce in capitolo quanto alla definizione dei capitolati delle rispettive polizze. 

Confidiamo che la presente sollecitazione venga riscontrata con ogni consentita urgenza, e restiamo pertanto in attesa che vengano calendarizzate le rispettive riunioni. 

Il Segretario Generale
Felice Romano

PDF Richiesta apertura tavoli per applicazione istituti contrattuali

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