FONDO PEREQUATIVO: Esito riunione .D.P.C.M. per il  2011, ma servono garanzie per  2012  e  2013

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

In data 23 giugno si è svolta la riunione presieduta dal Vice Direttore Generale preposto all’attività di coordinamento e pianificazione Forze di Polizia con le organizzazioni sindacali per fornire aggiornamenti in merito allo stato delle iniziative relative al Fondo perequativo di cui all’ art.8, comma 11-bis,del D.L. n.78/2010, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 122/2010.

 

 

Al riguardo, le Amministrazioni interessate alla ripartizione delle risorse del fondo hanno elaborato, a livello tecnico, una proposta per l’adozione, nell’anno 2011, di un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (atteso naturalmente il vaglio del Ministero Economia) nell’ambito dello stanziamento di 195 milioni di euro previsto per lo stesso anno, volta ad individuare la misura dell’assegno una tantum. Tale assegno, come già in precedenza anticipato, è finalizzato a compensare il personale del mancato riconoscimento economico del trattamento economico-maturato nello stesso anno, relativo all’assegno funzionale; all’incremento correlato all’anzianità di servizio senza demerito, compresa quella nella qualifica o nel grado; agli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni; agli scatti convenzionali e alla maggiorazione economica, previsti per il personale del Corpo dei Vigili del Fuoco; alla progressione di carriera con riferimento alle promozioni con decorrenza giuridica ricompresa tra il 1 gennaio 2011 e il 31 dicembre 2011; alle classi ed agli scatti di stipendio previsti dagli ordinamenti delle Forze armate e delle Forze di Polizia.

 

 

Si è inoltre evidenziato che, in relazione alla disponibilità delle risorse per l’anno 2011 e del numero dei destinatari interessati dagli effetti del “blocco” retributivo, l’entità dell’assegno una tantum risulta pari al 100% dell’importo del trattamento economico dovuto per lo stesso anno. La proposta prevede, inoltre, il riconoscimento dell’assegno ai fini pensionistici (incidenza sulla “quota A”, atteso che sono comunque considerate le relative trattenute al 32,70 per cento). Per quanto riguarda, poi, le risorse da destinarsi agli stanziamenti per gli anni 2012 e 2013 , le stesse risultano assolutamente inadeguate e quindi non sufficienti a garantire la copertura finanziaria degli oneri necessari per corrispondere, anche al personale interessato per i medesimi anni, una “compensazione” integrale degli effetti del “blocco”.

 

A fronte di tale amara constatazione, SIULP, SAP, UGL POLIZIA DI STATO e CONSAP, nel dichiararsi fortemente contrariate per la mancanza di sensibilità dimostrata ancora una volta da parte del Governo nei confronti delle esigenze del Comparto Sicurezza e dei suoi uomini, diffidano l’Amministrazione dell’Interno ad impegnare per gli anni menzionati le risorse provenienti dal FUG senza essersi preventivamente confrontata nel merito della gestione delle stesse con chi è preposto per legge a rappresentare le istanze degli operatori. Tali risorse, infatti, possono e debbono essere impegnate per incrementare le risorse già disponibili per l’assegno una tantum negli anni successivi.

 

Viene anche espresso un giudizio oltremodo negativo in ordine alle modalità di confronto con le organizzazioni sindacali da parte del Governo che, oltre a disattendere sistematicamente gli impegni presi relativamente ad una pletora di questioni (previdenza complementare, riordino delle carriere ecc.), senza contare gli impegni presi dal Ministro Maroni nei confronti dell’Inpdap per la questione della cd. “finestra mobile”, non si preoccupa nemmeno, nel rispetto delle reciproche prerogative, di dare risposte a questioni ormai da troppo tempo irrisolte. Risulta evidente che la misura ha ormai raggiunto il colmo ed il tempo del dialogo sta ormai scadendo!!!

 

Chi ha orecchie per intendere, intenda…

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