Il Siulp con la Cisl per la sicurezza sicura sui posti di lavoro

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Fermiamo la scia di sangue
Mobilitazione Nazionale con assemblee nei luoghi di lavoro e sui territori

Rafforzare le normative con la concertazione garantire la loro applicazione con la “BUONA” contrattazione CISL patto di responsabilità tra sindacati — istituzioni — imprese per fermare le tragedie sui posti di lavoro

I recenti e tragici avvenimenti ripropongono ancora una volta al centro del dibattito pubblico il tema della Salute e Sicurezza sul Lavoro. È quanto mai necessario ed urgente che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva che impegni Governo, Istituzioni, Enti preposti, e Parti Sociali, si giunga in tempi brevi alla stipula di una Strategia Nazionale di prevenzione che preveda piani di intervento mirati, a partire dai seguenti punti:

  1. Stabilire un sistema di qualificazione delle imprese al fine di introdurre criteri di accesso alle gare di appalto, private e pubbliche, sulla base del possesso di conoscenze, competenze, esperienza e professionalità delle aziende che intendono partecipare. E indispensabile garantire l’adesione a contratti rispondenti ai settori e alle lavorazioni oggetto dell’appalto, la regolarità contrattuale e previdenziale e il pieno rispetto delle normative vigenti in tema di salute e sicurezza, assicurando un’adeguata sorveglianza sanitaria.
    II modello della patente a punti è lo strumento da cui partire.
  2. Definire gli obblighi formativi per tutte le figure della prevenzione in ambito lavorativo giungendo in tempi brevi all’approvazione dell’Accordo Stato-Regioni sulla formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro, dando concretezza a quanto già disposto dalla normativa vigente, con particolare riferimento alla formazione dei datori di lavoro, dei preposti, degli RSPP e sulla verifica dell’efficacia della formazione. È urgente riaprire un confronto fattivo e permanente.
  3. Prevedere anche per i grandi appalti privati le Medesime garanzie di qualità, trasparenza, responsabilità in solido, regolarità contributiva e contrattuale previste per gli appalti pubblici.
  4. Attingere dagli avanzi di bilancio dell’INAIL per investimenti strutturali in tema di prevenzione, ricerca e innovazione. Intervenire sulle rendite previste dall’istituto in caso di infortunio ed eliminare la franchigia.
  5. Potenziare il personale per gli organi di vigilanza con nuove assunzioni di ispettori e medici del lavoro, rafforzare e finanziare l’attività di controllo in ambito lavorativo, a partire dalle grandi opere fino ad arrivare a quelle di minore dimensione e nei contesti di maggior rischiosità. Parallelamente avviare verifiche sulle regolarità dei rapporti di lavoro, la piena applicazione dei CCNL ponendo particolare attenzione alle segnalazioni/denunce provenienti dai Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST/RLSSP).
  6. Promuovere l’addestramento in ambito lavorativo svolto da personale qualificato tracciando lo svolgimento su registri specifici che riportino orari, temi, personale coinvolto e identificazione certa dell’addestratore. Svolgere questi percorsi ogni volta che emerge la necessità di mettere i lavoratori/trici in condizione di eseguire l’attività lavorativa in modo adeguato, rispondente alle procedure, con DPI adatti all’utilizzatore, trasferendo informazioni specifiche su rischi e modalità di lavoro corrette e sicure.
  7. Garantire in ogni realtà lavorativa la Rappresentanza per la sicurezza (RLS/RLST/RLSSP) a livello aziendale, territoriale e di sito produttivo, regolarmente eletta/designata dai lavoratori/trici, favorendo il regolare esercizio del ruolo, nel rispetto dei diritti e dello svolgimento dell’azione che verrà realizzata, fornendo tutta la documentazione inerente la prevenzione, a partire dal documento di valutazione dei rischi aziendali (DVR) e da interferenza negli appalti (DUVRI), sullo stress lavoro-correlato, attuando il modello partecipativo.
  8. Supportare e proteggere tutti coloro che intendono denunciare illeciti, discriminazioni, mancate tutele a fronte di condizioni di illegalità, assenza di diritti, negazione della dignità lavorativa. Tutto ciò porta infatti a subire condizioni di lavoro inadeguate, rischiose, non regolari, che mettono in pericolo la salute e la sicurezza dei lavoratori/trici e danni di natura psico-fisica.
  9. Avviare un grande piano di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado per trasferire adeguate cono scenze e competenze di base, per sviluppare un processo culturale di prevenzione in coloro che costitu iscono il futuro della nostra società. E urgente una regolazione puntuale dei Percorsi per le Competenzi Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e del sistema di istruzione e formazione professionale (leFP) per tutelare gli studenti coinvolti.
  10. Assicurare in ogni realtà lavorativa una adeguata tutela della salute prevedendo la sorveglianza sanitaria per ogni lavoratore/trice non limitandola alle sole visite mediche periodiche. a

volantone salute e sicurezza

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