PANNELLA: Romano (SIULP), scompare un grade amico e un faro per le libertà civili.

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    Con la sua scomparsa perdiamo un grande maestro per le battaglie di libertà e di civiltà, ma soprattutto  un grande amico del sindacalismo nella Polizia di Stato al quale Marco non solo ha contribuito sin dagli albori del movimento sindacale, ma è stato anche un grande sostenitore senza per questo risparmiarci con giudizi duri quando pensava che le scelte operate allontanassero il sindacato dai valori ideali che gli avevano dati i natali.

    Ai suoi familiari, ai compagni delle innumerevoli battaglie va il cordoglio mio personale e di tutto il SIULP.

    Così il Segretario Generale del SIULP, Felice ROMANO alla notizia della scomparsa di Marco PANNELLA.

    Pur essendo un giudice severo su ogni scelta strategica operata dal sindacato, Marco – aggiunge – ci ha insegnato a lottare per la libertà di pensiero, con grande passione civile, senza mai dimenticare la delicata missione affidata ai poliziotti per proteggere la sicurezza e la libertà. Ci ha insegnato come lottare per emancipare i lavoratori di polizia richiamandoci sempre alla nostra grande e delicata responsabilità di garantire il dissenso, anche di chi non condivideva la nostra emancipazione.

    Di Marco, conclude Romano, conserveremo l’energia della sua inarrestabile volontà e il ricordo caro d chi al nostro Paese ha dato impegno e costanza per la conquista di diritti civili che oggi sono patrimonio di tutti noi.

    Lanci di Agenzia

    Pannella: Siulp, grande sostenitore sindacalismo polizia 
    (ANSA) – ROMA, 19 MAG – “Con la sua scomparsa perdiamo un grande maestro per le battaglie di libertà e di civiltà, ma soprattutto un grande amico del sindacalismo nella Polizia”. Così il segretario generale del Siulp, Felice Romano, sulla morte di Marco Pannella. “Pur essendo un giudice severo su ogni scelta strategica operata dal sindacato, Marco – aggiunge Romano – ci ha insegnato a lottare per la libertà di pensiero, con grande passione civile, senza mai dimenticare la delicata missione affidata ai poliziotti per proteggere la sicurezza e la libertà. Ci ha insegnato come lottare per emancipare i lavoratori di polizia richiamandoci sempre alla nostra grande e delicata responsabilità di garantire il dissenso, anche di chi non condivideva la nostra emancipazione”. “Di Marco – conclude – conserveremo l’energia della sua inarrestabile volontà e il ricordo caro di chi al nostro Paese ha dato impegno e costanza per la conquista di diritti civili che oggi sono patrimonio di tutti noi”

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