Problematiche concorsuali e tutele malattie professionali: lettera al Ministro Minniti

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    Al Signor Ministro dell’Interno Sen. Marco Minniti

    Sig. Ministro,
    attesa la delicatezza e l’urgenza che la questione riveste, avvertiamo la necessità di un confronto immediato con la S.V. per alcune tematiche che attengono la salvaguardia della dignità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato che, nonostante l’atteggiamento del Dipartimento, continuano con totale spirito di abnegazione a garantire la sicurezza al nostro Paese, pur tra le mille deficienze e criticità.
    Ne è ultima testimonianza l’episodio accorso al collega artificiere di Firenze, al quale esprimiamo ancora una volta vicinanza e sostegno concreto.
    Ci riferiamo, in particolare, alle modalità con le quali il Dipartimento sta gestendo le delicate procedure riguardanti le politiche concorsuali e le problematiche afferenti il sistema delle tutele relative alle malattie professionali che ad oggi ancora non sono state declinate.
    Premettiamo e riconfermiamo che le scriventi OO.SS. sono da sempre convinte assertrici e sostenitrici della trasparenza, condannando qualunque scorciatoia che metta in discussione la regolarità delle procedure e la liceità dei provvedimenti amministrativi. Nondimeno, non possiamo che condannare, oltre l’atavico ritardo ormai di circa venti anni delle procedure per i concorsi interni riservati agli appartenenti alla Polizia di Stato, anche l’incapacità del Dipartimento della P.S. nell’effettuare procedure concorsuali che, a differenza delle altre Forze di Polizia, ove si concludono massimo entro sei mesi, hanno raggiunto tempi biblici di oltre tre anni.
    Ma le cosa più grave, motivazione per cui chiediamo un incontro urgente con la S.V. prima di assumere qualunque iniziativa, come da Lei suggerito nel nostro incontro, è il livello di inaridimento e stravolgimento delle corrette relazioni sindacali che stiamo registrando nell’ultimo periodo che può incidere fortemente sulla motivazione del personale e l’efficacia dei servizi.
    Infatti, negli ultimi mesi, le relazioni sindacali e, quindi, la tutela del personale, sono intese dal Dipartimento come momento di mera comunicazione da parte dell’Amministrazione di decisioni già assunte, quasi sempre comunicate prima in luoghi e momenti anche non istituzionali, e rispetto alle quali non c’è possibilità di confronto per il Sindacato. Ne è riprova la risposta del Dipartimento che, ad una specifica “richiesta di incontro chiarificatore” delle scriventi OO.SS., ha fatto seguire una lettera con cui convoca per il giorno 12 p.v. tutte le OO.SS. per “comunicazioni”, lasciando chiaramente intendere l’insussistenza di qualsivoglia possibilità di confronto e, quindi, di chiarimento che potesse portare alla salvaguardia di tutti quei dipendenti che, con sacrifici, hanno onestamente sostenuto le prove concorsuali.
    Egregio Sig. Ministro,
    alla luce della Sua apprezzata disponibilità verso le OO.SS. e della manifesta sensibilità da Lei dimostrata verso il personale delle Forze di Polizia, Le chiediamo cortesemente di trovare uno spazio nella Sua agenda per il richiesto incontro prima della convocazione fissata dal Dipartimento della P.S.. Restiamo comunque disponibili ad una diversa soluzione che la S.V . vorrà individuare nella consapevolezza che essa salverà il merito ed il metodo della questione da noi evidenziata.
    Con senso di rinnovata ed elevata stima, cordiali saluti.

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