Questura Pistoia – interruzione lavori

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Di seguito riportiamo il testo della lettera inviata al Ministro Cancellieri

Signor Ministro,

per anni il personale in organico alla Questura di Pistoia ha pazientato silente nell’indecoroso stabile di Via Macallè 23 con l’auspicio che la prima pietra posta nell’ex area Breda, il 23 ottobre del 2009 alla presenza di numerose Autorità, vedesse finalmente realizzato il sogno di poter lavorare in una nuova decorosa e più funzionale Questura.

 

 

Apprendiamo in questi giorni, informalmente peraltro, che il Dipartimento della P.S. ha comunicato al Prefetto di Pistoia che, a causa dei noti tagli al bilancio imposti dalla Finanziaria sul settore sicurezza, non potrà farsi carico dell’importo necessario a pagare l’affitto annuale per la nuova sede, unica per Questura, Polizia Stradale e Prefettura.

 

Ci troviamo di fronte, pertanto, un provvedimento inatteso, intempestivo quanto ridicolizzante che rischia di vedere vanificato il lungo percorso iniziato nel lontano marzo 2000 e finalizzato a dare alla città, oltre che agli operatori interessati, sedi moderne, adeguate e funzionali per Polizia di Stato e Prefettura, ma, soprattutto, per i cittadini.

 

Il Ministero dell’Interno prende un impegno con la città di Pistoia, con la cittadinanza, con i Poliziotti assiste nel tempo alla edificazione di una struttura indispensabile, con caratteristiche progettuali specifiche per il fine d’uso cui è destinata, ed arrivati al 70% dell’opera con oltre 15 milioni di euro spesi dalla Cmsa di Massa e Cozzile quando, peraltro, la struttura diventa immodificabile, fa marcia indietro!

 

Un danno di immagine incalcolabile, un danno al Comune di Pistoia, un danno alla cittadinanza, un danno alla impresa cooperativa costruttrice con i suoi 70 addetti ed infine, ma non ultimo, il danno ai poliziotti di Pistoia costretti da anni a lavorare in una struttura inadeguata sotto il profilo della sicurezza oltre che indecorosa ed inadatta ad accogliere un Ufficio di Polizia.

 

Tutto ciò è inammissibile, ma riteniamo che un Suo autorevole intervento possa ancora salvare il progetto, cercando un accordo economico anche differente prendendo spunto, ad esempio, da quanto prospettato dalla impresa Cmsa disponibile a prevedere per i primi anni un canone di affitto più basso di quello complessivamente previsto di 1,2 milioni di euro l’anno.

 

Laddove ciò non si realizzasse, nonostante la pazienza ed il ben noto senso di responsabilità del personale della Polizia di Stato, numerose saranno le iniziative pubbliche volte a contestare questa scarsa lungimiranza del Governo, oltre che prendere provvedimenti sotto il profilo dei mancati requisiti di igiene, salubrità e sicurezza riferiti alla attuale sede della Questura di Pistoia.

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