Riapertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto

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SICUREZZA: Romano (SIULP), dichiarazioni Ministro Brunetta su apertura rinnovorassicuranti, ma per chiusura entro estate ancora troppe incognite.

Ringraziamo il Ministro Brunetta per la celerità con cui ha esperito le fasi propedeutiche alla riapertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto e anche per le rassicuranti intenzioni circa la volontà di voler concludere l’accordo prima dell’estate.

Condividiamo in pieno l’auspicio su tale possibile epilogo. Le troppe incertezze, che ancora insistono sulle trattative, a cominciare dalla mancanza di una comunicazione ufficiale e attendibile sulle risorse disponibili, nonostante l’apertura ufficiale sia avvenuta lo scorso anno, e il fatto che questo accordo deve affrontare molti nodi normativi che da troppi anni attendono risposta, ci spingono ad essere cauti e meno ottimisti sui tempi.

Ad oggi, visto le troppe incognite che gravano sulle trattive siamo meno ottimisti del Ministro Brunetta che si possa giungere ad un accordo prima dell’estate.

Lo afferma, in una nota a commento delle dichiarazioni del Ministro Brunetta, Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP e il più rappresentativo Sindacato dell’intero Comparto Sicurezza e Difesa.

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Pur comprendendo la particolare situazione pandemica, sottolinea Romano rimarcando come anche le modalità delle trattative, che per il SIULP non potranno che avvenire in presenza, anche se con delegazioni ridotte, e non in video collegamento come prevede la convocazione prevista per il prossimo mercoledì 28 c.m., non si può non sottolineare come a tanti mesi dall’apertura formale delle trattive il sindacato non è ancora a conoscenza delle effettive risorse.

Non vorremmo, aggiunge il leader del SIULP, che a fronte dei precisi impegni assunti dall’esecutivo, soprattutto in relazione agli aspetti normativi – che sono quelli che garantiscono ed aumentano l’operatività del nostro servizio – e alla specificità dei lavoratori del nostro comparto, come purtroppo accaduto in passato, gli appostamenti previsti siano insufficienti e si pensi di rimandare gli aspetti normativi al prossimo rinnovo. A riprova di queste preoccupazioni vi è il nodo ancora irrisolto sullo stanziamento aggiuntivo di 400 milioni che, almeno dalle indiscrezioni sinora giunte – e già questa la dice lunga sulle ombre che incombono sulle trattative – sembra non siano stati ripartiti con gli stessi meccanismi di quelli precedenti, ma quasi totalmente assorbiti dagli altri comparti.

Ecco perché, pur ringraziando il Ministro Brunetta per la celerità dei lavori e per la convocazione al tavolo, continuiamo a nutrire forti, anzi fortissime perplessità circa una chiusura prima dell’estate.

Roma, 22 aprile 2021

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