Riordino delle carriere – un po’ di chiarezza

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    Cari colleghi siamo costretti, nostro malgrado, a dover evidenziare alcuni punti che altre sigle, con coscienza e volontà, cercano di svilire attraverso una disinformazione strumentale per confondere la categoria. Un pericoloso gioco tra chi ritiene il riordino un fatto positivo e chi invece è contrario per logiche estranee all’interesse dei colleghi. Premesso che potremmo sottolineare che il gioco è realizzato dagli stessi personaggi che già in passato hanno messo in discussione lo sblocco del tetto salariale, oppure avevano affermato che non sarebbe stata pagata la produttività e davanti alle loro bugie affermarono che la stessa produttività sarebbe stata pagata in forma ridotta. Potremmo rilevare il comportamento di altre sigle che fino a una settimana fa erano sostenitrice del riordino cambiando poi la loro posizione. Veramente pensano di far credere che un articolato provvedimento possa essere scritto in una settimana oppure la loro posizione è cambiata piuttosto, perché sono stati costretti dalla loro mancanza di autonomia rispetto ad altri lavoratori oppure perché posizioni che sfiorano il conflitto d’interesse non potevano essere tutelate se non a discapito di migliaia di colleghi.

    Non cadiamo nella trappola della disinformazione

    Ci limitiamo a rendere evidente alcuni punti indiscutibili:

    La delega scadeva il 28 febbraio: com’è noto, il governo ha stanziato, per il riordino delle Forze di Polizia e la stabilizzazione degli 80 euro, circa 977 milioni di euro. L’alternativa era decidere tra gettare tutto via, compreso gli 80 euro, oppure dare inizio a un processo di riordino reale che consentisse a tutti di poter avere un reale ritorno economico tale da garantire, a prescindere dall’avanzamento o meno del grado, una riconquista economica. Pertanto la discussione deve essere incentrata sulla seguente questione: perdere tutto oppure prendere il più possibile per più persone possibili per il più tempo possibile. Tra l’altro proposte rivoluzionarie e alternative alla situazione di fatto e rispetto alla delega esercitata dall’amministrazione al tavolo da parte di queste organizzazioni sindacali non si è avuta. Ripetiamo che la delega è e appartiene all’Amministrazione e che le OO.SS. NON DEVONO firmare nulla.

    Assistente capo: sono attualmente presenti circa 43.000 assistenti capo che, a legislazione vigente, non avrebbero avuto nessuna possibilità di carriera. Tralasciando i possibili concorsi e le eventuali promozioni. Ebbene a questi colleghi è stata data la possibilità concreta di progressione di carriera. Quindi transiteranno nel ruolo dei sovrintendenti circa 18.000 colleghi nei prossimi cinque anni, ulteriori 5 mila a seguire, presentando una semplice domanda e senza perdere la sede (ricordiamo che con la normativa vigente gli stessi avrebbero perso pure la sede).

    Per coloro, invece, ormai prossimi alla pensione, oppure che per altri motivi non riesca ad avanzare di ruolo, pur restando nella predetta qualifica apicale avranno riconosciuto un nuovo parametro, che nel caso dell’assistente capo coordinatore (+8 anni) è pari all’attuale sovrintendente capo e in altri casi, è pari a quello previsto per il Sovrintendente.

    Sovrintendente: Si è ridotto il tempo di permanenza nelle singole qualifiche. Ovvero cinque anni per diventare sovrintendente e altri cinque anni per diventare sovrintendente capo. In più al raggiungimento dei 4 anni oppure degli otto anni nella qualifica apicale i colleghi percepiranno nuovi parametri che, addirittura, nel caso del sovrintendente capo coordinatore è superiore all’attuale ispettore capo.

    Tutti i sovrintendenti avranno poi la possibilità di poter accedere al ruolo degli ispettori, anche in questo caso a domanda e senza perdere la sede fino al 2026.

    Per riassumere, da agente a sovrintendente capo il tempo si è ridotto di ben cinque anni con l’aggiunta di scadenze temporali che consentiranno il raggiungimento di parametri superiori ovvero percepire stipendi pari alle qualifiche superiori pur non vestendo il relativo grado sulla divisa.

    Ispettore capo – dal 1 gennaio 2017 saranno tutti scrutinati chi riveste la qualifica con un’anzianità di 9 anni e quindi promossi Ispettori Superiori, contestualmente è stato chiesto che chi ha più di 9 anni nella qualifica possa vedere conteggiato questi anni in più in modo utile per il raggiungimento dello scrutinio a Sostituto Commissario. Esempio: Isp. C con  15 anni nella qualifica sarà scrutinato per Sostituto Commissario dopo 2 anni

    Sostituto commissario :  per l’accesso al ruolo vice commissario, rispetto ai 1300 posti originari, (previsti dalla carriera del ruolo speciale che prevede un concorso con due prove scritte un’orale più un corso di un anno con successiva mobilità generale), sono stati ottenuti 1500 posti immediati + 300 posti successivi . La procedura è stata semplificata con la presentazione della domanda senza prova concorsuale, e secondo l’ordine di anzianità.

    • SOSTITUTI COMMISSARI ante riordino previsti :

             4 mesi di corso (durante corso qualifica vice commissario)

             2 mesi di tirocinio presso uffici ( acquisizione qualifica commissario)

             FASE TRANSITORIA dopo 1 anno scrutinio per COMMISSARIO CAPO.

    Si rimarca che senza il riordino avremmo perso anche gli attuali 80 anni euro perché il finanziamento è stato messo nelle risorse del riordino per la stabilizzazione (benefici in pensione e liquidazione) attraverso la riparametrazione. Il tutto per amore della verità.

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