Sicurezza: governo offende gli uomini e le donne in divisa, sfascia la sicurezza e chiede pure ringraziamenti

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Il re è nudo, i poliziotti ridotti agli stracci e la sicurezza del Paese va completamente a scatafascio.
Lo affermano SIULP, COISP e SAPAF proprio mentre è in corso una finta riunione a Palazzo Chigi così la definiscono i rappresentanti delle donne e degli uomini in uniforme che quotidianamente si sacrificano per il Paese, che hanno preso atto delle dichiarazioni del Ministro Fornero con le quali lo stesso ha detto che non c’é nessun confronto e quindi il tutto si poteva chiudere.
Peccato che il confronto, dopo che gli è stato imposto dal Parlamento con approvazione di ordini del giorno approvati all’unanimità, non si è mai aperto, sottolineano i Sindacati. E’ evidente, anche in relazione ad una bozza di regolamento previdenziale che gira tra i tecnocrati del ministero e delle Amministrazioni, che non e’ mai stata presentata ai sindacati, la reale intenzione del governo. Tradire la sicurezza, la difesa e il soccorso pubblico del Paese, i suoi operatori e militari ma, soprattutto, non rispettare la volontà del Parlamento.
Di fronte al sacrificio di migliaia di uomini e donne che vengono massacrati giornalmente per garantire la sicurezza in questo Paese e di chi lo governa, malpagati tanto che sono costretti al doppio lavoro, senza risorse tanto che sono costretti a fare collette per far funzionare la sicurezza, il governo pensa bene di dare una risposta solo “agli ufficiali” in modo che questi controllino la truppa.
Il vecchio assurdo e pericolosissimo teorema napoleonico. La truppa si lamenta, aumenta la paga agli ufficiali.
Se questa è l’attenzione al cuore dello Stato, cosi’ ci ha definito il Presidente Monti concludono i sindacati, agli uomini e alle donne in divisa di questo Paese non resta che scendere in piazza e mettere il Paese di fronte al rischio che sta correndo e alle reali intenzioni di un governo che, annuncia democrazia ma “arma gli ufficiali.

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