TAV: SIULP, aggressione ai poliziotti è infame, incivile e sintomo di certezza di impunità

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Dichiarazioni di Felice Romano Segretario Generale

comunicato stampa

Esprimo la mia personale solidarietà e quella del Siulp a tutti i colleghi e al dirigente la Digos, che più degli altri ha rischiato di avere danni gravi per l’ennesima aggressione, premedita e violenta, subita ad opera dei soliti professionisti del disordine in Val di Susa. E’ ormai sotto gli occhi di tutti che questi delinquenti si fanno scudo di un’impunità garantita, soprattutto da alcuni personaggi che mentre professano il diritto a manifestare il proprio dissenso, in realtà e non si capisce quanto inconsapevolmente, armano la mano scellerata di questi facinorosi.

Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nel condividere la dura presa di posizione del Ministro Cancellieri rispetto agli atti di premeditata ed assurda violenza con cui sono stati aggrediti i poliziotti a Chiomonte, ringrazia lo stesso Ministro e tutti gli esponenti politici per la dura condanna fatta su quanto accaduto.

Purtroppo ciò non è sufficiente a fermare la spirale di violenza che da oltre un anno costringe il Paese e i poliziotti a spendere enormi risorse per contenere la furia aggressiva di questi delinquenti e professionisti del disordine; occorre andare oltre senza indugi e senza rinunciare al proprio ruolo.

In un Paese democratico e civile lo Stato ha il dovere di garantire il diritto al dissenso e alla protesta purché questa avvenga nei canoni e nei limiti fissati dalla legge. Ma quando tutto questo viene non solo sistematicamente calpestato ma addirittura ci si permette il lusso di preannunciare che “si continuerà ad andare avanti così sino a quando non si chiuderanno i cantieri”, c’è la necessità di fare una riflessione profonda e di rivedere i criteri di intervento rispetto a chi, avendo piena certezza dell’impunità, continua ad istigare e a rendersi mandante morale di quanto accade.

E’ giunta l’ora, attesa anche la reazione delle cittadinanze coinvolte che sono stanche di queste incursioni le quali rendono quel territorio uno scenario di guerra, di cominciare a perseguire anche chi, solo moralmente e’ reo di essere istigatore e mandante di queste violenze gratuite. Diversamente, ed è solo questione di tempo vista l’escalation con cui la violenza aumenta, primo o poi ci sarà qualcuno che non riuscirà a salvarsi dalla follia aggressiva come quella che, l’altra sera, solo per il grande equilibrio e professionalità dei colleghi presenti e anche per un pizzico di fortuna, non ha causato il morto.

Dopo l’avallo di tutti gli Enti interessati, arrivato a seguito di discussione e approvazione secondo i metodi di confronto che si addicono ad una democrazia, non e’ pensabile che un manipolo di professionisti della violenza tenga sotto scacco un intero territorio per meri interessi di sfogo della propria frustrazione che e’ costata, e continua a costare, risorse ingenti all’intera collettivita’. Perché’ i cittadini devono sapere che, soprattutto in questo momento di grave crisi economica, tutte le risorse che vengono spese in Val di Susa per consentire ad un manipolo di delinquenti di sfogare i propri istinti sovversivi e violenti, sono risorse che saranno sottratte a garanzia della sicurezza e della tutela dei cittadini torinesi e non solo.

Il SIULP, i poliziotti e gli stessi cittadini si attendono ora dal Ministro Cancellieri un’azione ferma e puntuale per far perseguire tutti coloro i quali, anche solo per concorso morale si rendono istigatori e fautori di queste indegne pagine di ordinaria follia.


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