Insieme per un’Europa unita e sicura
Qualcuno ha detto che il calendario è un pò come l’album di famiglia poiché racchiude nelle immagini il trascorrere del tempo ricordandoci chi e come eravamo e. soprattutto dove stiamo andando.
Noi condividiamo questa visione. Giacché il calendario, nello scandire il tempo, oltre ad accompagnarci in tutte le fasi della nostra vita, ricordandoci sempre la nostra mission, ha anche immortalato i compagni di viaggio che si sono aggiunti rispetto ai cambiamenti che si sono succeduti.
Siamo in una fase assai complessa ed estremamente difficile della nostra storia. Alcuni accadimenti che hanno portato morte e dolore sino alla soglia della porta delle nostre case e il conflitto nel cuore dell’Europa ci hanno messo davanti ad una catastrofe che mai avremmo pensato di dover vedere e che ha scosso in profondità le nostre coscienze. Giacché ci ha messo di fronte alla fragilità dei sistemi di sicurezza, interni ed esterni, che sinora hanno agito in solitudine pur ricercando, con affanno, un dialogo che. unitariamente, fosse in grado di salvaguardare le particolarità dei singoli stati ma capace di garantire la sicurezza di tutti.
Gli attacchi terroristici perpetrati in vari paesi dell’unione, il conflitto e la grave crisi economica ed energetica hanno messo in profonda crisi l’intero sistema economico produttivo europeo e mondiale compromettendo ogni previsione di crescita e di rilancio, e quindi di sicurezza sociale, faticosamente costruita dopo i due tremendi anni di pandemia.
Un trauma che ha provocato un solco profondo tra tutte le democrazie occidentali e persino nelle autocrazie e che richiede una seria e profonda riflessione su come ripensare e rafforzare il nostro stare insieme, pur nella diversità dei valori e degli ideali che una società multietnica naturalmente esprime.
Un quadro che, insieme al balzo dell’aumento di prezzi e tariffe, sta mettendola dura prova salari, pensioni, servizi e beni primari e gli stessi consumi. Una audizione che aumenta le paure e l’insicurezza a cui è necessario dare una risposta concreta, immediata e unitaria su tutto il territorio dell’unione, ben consci che le fragilità e la paura di uno solo dei territori rappresentano il vulnus su cui alligna e si sviluppa il processo involutivo di tutta l’Europa.
Su tutto questo, non può essere sottaciuta un’amara riflessione per ciò che riguarda le indecisioni del passato che oggi pesano come macigni sui cittadini, sulle imprese e su tutti i lavoratori. I troppi e immotivati “no” su alcune scelte strategiche non hanno consentito di attuare strategie e pianificazioni unitarie che avrebbero garantito maggiori sicurezze e minore permeabilità a tutti gli agenti destabilizzanti che hanno provocato gli infausti eventi che oggi condizionano e pregiudicano un sereno e produttivo futuro.
A tutto ciò va aggiunta I attenzione alla trasformazione e transazionalità che la criminalità ha assunto oltre alla maggiore capacità di permeabilità nelle istituzioni che, causa la grave crisi economica e valoriale, oggi arrancano e faticano sempre di più nell’assicurare i servizi che dovrebbero erogare.
Ecco perché siamo chiamati ad interpretare un ruolo, diverso e innovativo, nei processi che determineranno le scelte future per la nostra comunità, se vogliamo rafforzare tutte le reali tutele delle persone, a partire da quelle più fragili. La responsabilità, pesante ma determinante, per rilanciare la ripresa economica, politica e sociale, è affidata certamente alla sicurezza come precondizione per assicurare la ripresa e lo sviluppo futuro dei nostri territori.
Per questo, quest’anno, nell’ottica del calendario come album di famiglia e come regolatore del tempo e del nostro agire abbiamo scelto di pubblicare 12 tavole raffiguranti le varie Polizie d’Europa come indicazione, chiara e irrinunciabile, finalizzata alla costruzione di una “Polizia Unica Europea” capace di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica in tutto il territorio dell’unione attraverso un unico sistema che, dialogando con le singole istituzioni di ogni Paese, assicuri uno “scudo” unitario per Unterà comunità.
Le tavole, bellissime ed estremamente realistiche perché capaci di rendere in una ordinaria straordinarietà la complessità del nostro lavoro e l’urgenza di definire una sola cabina di regia, sono state prodotte, a mano libera con la BIC e l’ausilio di spruzzate di colore per rendere più leggera la vista dei soggetti raffigurati, dal collega Raffaele Lacaruso, poliziotto con la passione della poesia, letteratura e dell’arte in genere che lo hanno reso particolarmente noto.
A Raffaele vanno i nostri sentiti ringraziamenti per la passione e il tempo che ha dedicato per realizzare il nostro progetto del “nuovo sistema di sicurezza europeo” e non più dei soli confini italiani, ma anche per la grande capacità con cui ha reso percepibile il messaggio che vogliamo trasmettere. Non per ultimo per averci consentito di raffigurare l’allargamento del nostro “album di famiglia” che oggi ricomprende tutte le cittadine e i cittadini in uniforme d’Europa.
Con questo auspicio, consapevoli che, per quanto ambiziosi, gli obiettivi che ci siamo prefissi potranno sicuramente essere raggiunti se, insieme, costruiremo un nuovo patto sociale che comprenda, prima di tutto, una nuova politica dei redditi che elevi il peso dei salari e delle pensioni, ci avviamo fiduciosi ad affrontare il 2023. Giacché, insieme, possiamo dare forma ad un nuovo progetto di società più sicura, più giusta, più equa e sostenibile.
Perché questa è la nostra responsabilità, il nostro molo. Perché il SIULP c’è e ci sarà sempre e, come al solito, farà la propria parte.
Buon anno a tutti.