Bonus “Maroni” e trattenimento in servizio

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Un nostro iscritto chiede chiarimenti sulla applicabilità alla Polizia di Stato delle disposizioni contenute nella manovra finanziaria 2025 relative al cosiddetto Bonus Maroni e al trattenimento in servizio.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 305 S.O. n. 43 del 31 dicembre 2024 è stata pubblicata la legge n. 207 del 30 dicembre 2024 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”.

La legge di bilancio 2025 prevede disposizioni in ordine al cd. Bonus Maroni, relativamente alla pensione anticipata flessibile (Quota 103) e al trattenimento in servizio.

Per quanto concerne il “bonus Maroni”, i lavoratori che, entro il 31 dicembre 2025, maturano i requisiti per la pensione anticipata flessibile (quota 103), possono rinunciare all’accredito dei contributi a loro carico per l’AGO e forme equivalenti, esentando così il datore di lavoro dal versare i contributi relativi. A fronte di questa scelta, la somma che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare sarà interamente corrisposta al lavoratore e non concorrerà a formare reddito ai fini fiscali. La norma precisa che i diritti relativi alla pensione anticipata flessibile, se acquisiti entro il 31 dicembre 2024, possono essere esercitati anche successivamente. Le principali novità includono un allargamento della misura, che ora riguarda anche coloro che hanno maturato, entro il 31 dicembre 2025, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, oltre ai soggetti con 62 anni e 41 anni di contributi. Inoltre, viene confermata l’esclusione dall’imponibile fiscale della somma corrisposta al lavoratore. Per i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni è previsto che il limite massimo di età per la prosecuzione del servizio corrisponda al requisito generale anagrafico per la pensione di vecchiaia, pari attualmente a 67 anni (fermi restando sia i limiti ordinamentali più elevati già previsti per alcune categorie, sia la possibilità di trattenimento in servizio introdotta dal provvedimento); viene di conseguenza meno l’obbligo di collocamento a riposo per i dipendenti pubblici che, al compimento dell’attuale limite ordinamentale dei 65 anni di età (o successivamente), possano fruire del trattamento pensionistico anticipato (essendo in possesso del relativo requisito contributivo).

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In pratica, con questa nuova versione del bonus Maroni, oltre al rinnovo della Quota 103, che potrà essere maturata nel corso del 2025, si conferma l’opzione di trattenimento in servizio con facoltà di ricevere in busta paga la quota di contributi a carico del lavoratore.

Questa quota di contribuzione di fatto sarà esente fiscalmente, diventando in busta paga un vero e proprio bonus, a sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori.

Com’è ben evidente, il riferimento alla quota 103 e ai relativi requisiti di accesso, rende la disposizione inapplicabile ai lavoratori del comparto sicurezza che restano sottoposti alla normativa previdenziale per loro specificamente prevista.

Per quanto concerne il trattenimento in servizio, l’articolo 1 comma 165 della legge di bilancio prevede la possibilità di trattenere in servizio il personale delle pubbliche amministrazioni escludendo espressamente da questa opzione il personale delle magistrature e degli avvocati e procuratori dello Stato nonché il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 

 

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