Anche nel 2025 vengono confermati numerosi aiuti consistenti in benefici economici, sconti fiscali, agevolazioni per il trasporto e l’assistenza sanitaria.
Di seguito una lista delle principali agevolazioni previste.
Bonus asilo nido figli disabili
È stato introdotto con l’art. 4 del D.P.C.M. 17/01/2017 un contributo per il supporto domiciliare di bambini sotto i 3 anni con gravi patologie croniche, che non possono frequentare l’asilo nido. L’importo è erogato a seguito di presentazione, da parte del genitore richiedente, di un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari, per l’intero anno di riferimento, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una patologia cronica grave”. Ai fini del decreto, si considera “cronica” qualsiasi alterazione dello stato di salute di durata non prevedibile e, comunque, tale da sussistere fino al termine dell’anno di riferimento. Si sottolinea, inoltre, che non è sufficiente essere colpiti da patologia cronica, ma che essa deve essere grave, perché solo in quel caso comporta l’impossibilità di frequentare l’asilo.
Bonus Luce disabili
Si tratta di uno sconto sulla bolletta elettrica destinato alle famiglie con un componente affetto da disabilità grave, che necessita di apparecchiature elettromedicali per la vita, comportando elevato consumo di energia. Questo bonus è disponibile indipendentemente dal reddito ISEE proprio per coloro che appartengono alle “fasce protette”.
Esenzione bollo auto
Per poter richiedere l’esenzione dal pagamento del bollo auto, l’intestatario della macchina può essere sia la persona con disabilità, sia il familiare di cui è fiscalmente a carico. L’esenzione può essere concessa anche in caso di auto cointestata tra persona disabile e familiare di cui non sia fiscalmente a carico. Sono considerati fiscalmente a carico i familiari che possiedono un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Tale limite è elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore ai 24 anni (art. 1, commi 252 -253 L. n. 205/2017).
Detrazione Irpef per l’acquisto di un veicolo
La spesa per l’acquisto di un veicolo, nuovo o usato, da parte del disabile – o della persona di cui il disabile è fiscalmente a carico – può essere detratta dall’Irpef nella misura del 19%, nel limite di 18.075,99 euro. La detrazione spetta una sola volta nel corso di un quadriennio, a partire dalla data di acquisto.
Bonus per grandi invalidi da 878 euro
È un assegno mensile destinato ai soggetti con specifiche infermità, noto come accompagnatore sostitutivo. Questo beneficio è disciplinato dall’articolo 1, comma 2, della L. n. 288 del 27 dicembre 2002 e rientra negli aiuti rivolti ai disabili, con particolare attenzione ai cosiddetti grandi invalidi. I grandi invalidi, definiti dalle norme della Legge n. 288 del 2002, sono coloro che sono affetti da determinate e gravi patologie. Il bonus viene erogato mensilmente e mira a garantire un sostegno finanziario agli individui colpiti da queste specifiche infermità.
Rientrano nella categoria delle “super invalidità” – come definite nella Tabella E del D.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915 – coloro che sono affetti da:
- cecità bilaterale assoluta e permanente;
- perdita anatomica o funzionale di quattro arti fino alla perdita totale di due mani e due piedi;
- lesioni al sistema nervoso centrale con paralisi totale degli arti inferiori e paralisi vescicale e rettale (paraplegici rettovescicali);
- alterazioni mentali che richiedono trattamenti sanitari obbligatori in strutture ospedaliere. In questi casi, l’assegno sarà mantenuto fino alla dimissione, nel caso in cui la malattia mentale causa gravi e profondi disturbi nella vita organica e sociale, e richiede un trattamento sanitario obbligatorio presso i centri di sanità mentale, mantenendosi in vigore per tutta la durata del trattamento. Inoltre, l’assegno sarà mantenuto o attribuito anche a coloro che presentano alterazioni delle facoltà mentali e non risultano ancora socialmente pericolosi. Queste persone devono essere dimesse dagli ospedali psichiatrici. Dopo la dimissione, devono essere affidati alla custodia e vigilanza della famiglia, ottenendo l’autorizzazione necessaria dal tribunale. In entrambi i casi, l’assegno sarà mantenuto come sostegno finanziario continuativo;
- perdita di ambo gli arti superiori fino alla perdita delle due mani;
- disarticolazione o amputazione delle cosce con impossibilità di applicazione di protesi.
Bonus barriere architettoniche
Questo bonus serve a rimuovere le barriere che ostacolano la mobilità delle persone con disabilità. La detrazione al 75% è prevista su alcuni lavori, come modifica di scala, costruzione di rampe, installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Rientrano nella detrazione le opere che rendono gli spazi più accessibili, aiutando la persona con disabilità a superare ostacoli.
Bonus assunzione
È previsto un incentivo economico per i datori di lavoro che assumono una persona con disabilità con contratto subordinato. L’importo varia in base all’invalidità:
- 35% della retribuzione lorda per 36 mesi se l’invalidità è tra il 67% e il 79%;
- 70% della retribuzione lorda per 36 mesi se l’invalidità è dal 79% in poi;
- 70% della retribuzione lorda per 60 mesi se la disabilità è intellettiva o psichica almeno al 45%.
Assegno di inclusione 2025
L’assegno di inclusione è destinato alle famiglie con ISEE non superiore a 9.360 euro e che hanno minori, persone con disabilità o over 60. Nel 2025, per il disabile l’importo può arrivare a 541 euro mensili (6.500 euro l’anno), con la possibilità di aggiungere un contributo affitto.
Assegno unico 2025
L’assegno unico per i figli spetta anche in presenza di disabilità, indipendentemente dall’età. Per i figli fino a 21 anni le maggiorazioni variano in base alla gravità. Se il figlio ha più di 21 anni, la maggiorazione per disabilità è di 28,50 euro al mese.
Agevolazioni pensionistiche
Le agevolazioni pensionistiche dipendono dal livello di invalidità:
- 67% di invalidità: si può chiedere l’assegno ordinario di invalidità, se si hanno almeno 5 anni di contributi (di cui 3 negli ultimi 5 anni);
- 74% di invalidità: si ha accesso ad Ape sociale, Quota 41 per lavoratori precoci e Opzione donna;
- 80% di invalidità: si può ottenere la pensione di vecchiaia anticipata con 20 anni di contributi, a 56 anni (donne) o 61 anni (uomini), ma vale solo per i lavoratori del settore privato.
- Chi lavora con almeno il 75% di invalidità può godere della maggiorazione contributiva: si aggiungono 2 mesi di contributi ogni anno di lavoro effettivo, fino a un massimo di 5 anni.
Prestazioni economiche per le persone con invalidità
Sono inoltre disponibili prestazioni economiche diverse:
- Assegno mensile di invalidità (dal 74% al 99% di invalidità): 336 euro circa al mese.
- Pensione di invalidità totale (100%): 336 euro circa al mese, con possibilità di maggiorazione a 739 euro.
- Indennità di accompagnamento (per invalidi totali che non riescono a compiere le normali azioni quotidiane): 531,76 euro al mese.
- Bonus anziani di 850 euro mensili: per chi ha più di 80 anni, riceve indennità di accompagnamento e ha un Isee fino a 6.000 euro.
Detrazioni spese mediche
Le persone con disabilità possono portare in deduzione dal reddito complessivo, ai sensi dell’art. 10 del T.U.I.R., le spese mediche generiche (prestazioni rese da un medico generico, acquisto di farmaci o medicinali) e di assistenza specifica sostenute nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione per:
- l’assistenza infermieristica e riabilitativa resa da personale paramedico in possesso di una qualifica professionale specialistica;
- le prestazioni rese dal personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale, se dedicato esclusivamente all’assistenza diretta della persona;
le prestazioni fornite dal personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, dal personale con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale