Lo Stato italiano riconosce importanti sgravi fiscali per chi decide di rinnovare le proprie abitazioni, e tra questi rientra anche la tinteggiatura delle pareti per la quale il bonus ristrutturazioni garantisce una detrazione del 50 per cento per la prima casa e del 36 per cento per gli immobili secondari. Tuttavia, l’accesso alla detrazione dipende dalla tipologia di intervento e dalla sua classificazione secondo la normativa edilizia vigente.
La normativa prevede, infatti, regole diverse a seconda che gli interventi riguardino unità immobiliari singole oppure le parti comuni di edifici condominiali, creando due percorsi differenti per l’accesso al bonus.
Quando si parla di parti comuni condominiali, la situazione è decisamente più favorevole per chi vuole usufruire della detrazione. In questo caso specifico, la tinteggiatura può essere portata in detrazione senza particolari vincoli, indipendentemente dal fatto che si tratti di manutenzione ordinaria o straordinaria. Chi sostiene spese per imbiancare l’androne, le scale o altre aree comuni dell’edificio può quindi beneficiare del bonus fiscale in modo diretto, senza dover collegare questi lavori ad altri interventi di natura più complessa.
La situazione cambia radicalmente quando si tratta di abitazioni private. Per chi desidera tinteggiare le pareti della propria casa, il bonus spetta esclusivamente se i lavori di imbiancatura sono collegati a interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia.
Questa limitazione deriva dalla classificazione della tinteggiatura come intervento di manutenzione ordinaria che resta esclusa dalle agevolazioni.
La normativa fiscale prevede, infatti, che i lavori ordinari possano essere considerati detraibili quando risultano funzionali al completamento di opere più importanti già ammesse al bonus. Questo meccanismo consente di includere nella detrazione anche spese che, da sole, non avrebbero diritto ad alcuna agevolazione.
Quando i lavori di tinteggiatura riguardano l’esterno dell’abitazione, se trattasi di edifici privati, la detrazione è riconosciuta solo se l’intervento comporta una modifica rispetto alla situazione preesistente: ciò significa che bisogna cambiare i materiali utilizzati oppure i colori delle pareti esterne per poter accedere al bonus. Una semplice riverniciatura con gli stessi materiali e colori non darebbe diritto alla detrazione, perché verrebbe considerata manutenzione ordinaria senza alcun aspetto innovativo.
La situazione è, invece, più vantaggiosa per chi vive in condominio e interviene sulle facciate o sulle pareti esterne comuni. In questo caso particolare, l’aspetto innovativo perde rilevanza: è, infatti, possibile beneficiare della detrazione IRPEF anche quando si utilizzano materiali e colori identici a quelli precedentemente presenti.






