CIE: SIULP, bene ispezione Ministro Kyenge purché ascolti anche poliziotti che sono altrettanto vittime di questi lager.

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La notizia che il Ministro Kyenge stia per effettuare un’ispezione nei CIE, a cominciare da quello di Crotone, per verificare le condizioni in cui vivono gli ospiti e’ per il SIULP un fatto importante e urgente anche se, qualora l’ispezione non valuti anche le condizioni di tutti quelli che si trovano nei centri, a cominciare dai poliziotti, potrebbe diventare una beffa per chi, servendo il Paese subisce le stesse umiliazioni.

Lo afferma in un nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP nella quale, commentando la notizia delle ispezioni che il Ministro Kyenge effettuerà nei CIE sottolinea due aspetti importanti. Il primo riguarda il fatto che da anni il SIULP ha detto che i CIE sono ormai dei lager nei quali i diritti umani, nonostante gli sforzi di Poliziotti e prefetture, sono continuamente calpestati.

Il secondo attiene al fatto che i Poliziotti, così come gli altri appartenenti alle Forze di Polizia. Sono altrettanto vittime di queste condizioni inumane.

A questo, sottolinea Romano, si aggiunge il fatto che questi luoghi sono diventati delle vere e proprie bombe ad orologeria con il rischio che esplodano tutti insieme con gravi ricadute sulla tenuta dell’ordine e della sicurezza pubblica. Rischio che i è aggravato a seguito del fatto che l’appalto della gestione di questi entri è stata attribuita con il metodo del massimo ribasso e oggi chi se lo è’ aggiudicato non riesce a garantire gli standards previsti per il rispetto della dignità delle persone e per la loro permanenza.

Tutto questo. Conclude Romano si scarica sui poliziotti che sono costretti a subire le stesse condizioni oltre,che l ‘ira degli stranieri. Per questo auspichiamo che il Ministro, a cominciare da Crotone dove,si recherà domani, ascolti anche i poliziotti e il sindacato che possono fornire chiede e disinteressati dettagli su questi lager.

Lanci di agenzia

Immigrazione: Siulp,ok Kyenge su Cie ma ascolti poliziotti

(ANSA) – ROMA, 21 AGO – E’ “un fatto importante” che il Ministro Kyenge stia per effettuare un’ispezione nei CIE,per verificare le condizioni in cui vivono gli ospiti, ma se non si valutassero “anche le condizioni di tutti quelli che si trovano nei centri, a cominciare dai poliziotti, potrebbe diventare una beffa per chi, servendo il Paese subisce le stesse umiliazioni”. Lo sostiene il sindacato di polizia Siulp, secondo il quale “i CIE sono ormai dei lager nei quali i diritti umani, nonostante gli sforzi di Poliziotti e prefetture, sono continuamente calpestati” e i poliziotti “sono altrettanto vittime di queste condizioni inumane”.

“Questi luoghi sono diventati delle vere e proprie bombe ad orologeria con il rischio che esplodano tutti insieme con gravi ricadute sulla tenuta dell’ordine e della sicurezza pubblica”, avverte il segretario Felice Romano. Un pericolo che “si e’ aggravato a seguito del fatto che l’appalto della gestione di questi entri e’ stata attribuita con il metodo del massimo ribasso e oggi chi se lo e’ aggiudicato non riesce a garantire gli standard previsti per il rispetto della dignità delle persone e per la loro permanenza”. Tutto questo, conclude il Siulp,”si scarica sui poliziotti che sono costretti a subire le stesse condizioni oltre,che l ‘ira degli stranieri”.

IMMIGRATI: SIULP, NEI CIE KYENGE ASCOLTI ANCHE I POLIZIOTTI

Roma, 21 ago. (Adnkronos) – La visita del ministro Cecile Kyenge al Cie in Calabria è per il Siulp “un fatto importante e urgente anche se, qualora l’ispezione non valuti anche le condizioni di tutti quelli che si trovano nei centri, a cominciare dai poliziotti, potrebbe diventare una beffa per chi, servendo il Paese subisce le stesse umiliazioni”.

Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del sindacato di polizia. A giudizio del Siulp i Cie “sono ormai dei lager nei quali i diritti umani, nonostante gli sforzi di poliziotti e prefetture, sono continuamente calpestati”.

“Questi luoghi sono diventati delle vere e proprie bombe ad orologeria con il rischio che esplodano tutte insieme con gravi ricadute sulla tenuta dell’ordine e della sicurezza pubblica”. Una situazione che “si scarica sui poliziotti che sono costretti a subire le stesse condizioni oltre che l’ira degli stranieri. Per questo auspichiamo che il ministro ascolti anche i poliziotti”

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