Le Politiche di genere e lo stato delle Pari Opportunità nella Polizia di Stato

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Il giorno 7 marzo 2023, si è svolta la tavola rotonda organizzata dalla Segreteria Nazionale sul tema “Le Politiche di genere e lo stato delle Pari Opportunità in ambito lavorativo”.

L’iniziativa ha avuto luogo, in Via Vicenza 26 presso la sala “Petri” della sede nazionale del SIULP ed è stata trasmessa in diretta “live- streaming” sia sulla pagina Facebook che sul canale ufficiale YouTube del SIULP Nazionale, per favorire la partecipazione di tutti i colleghi, a titolo di aggiornamento professionale, ai sensi dell’articolo 20, commi 5 e 7 del vigente Accordo Nazionale Quadro.

Alla tavola rotonda hanno partecipato il Sottosegretario agli Interni, On.Le. Wanda Ferro, il Vice Capo della Polizia- Vicedirettore Generale della P.S. con funzioni Vicarie, Pref. Maria Luisa Pellizzari, il Segretario Generale SUP (Sindacato Polizia Spagna) Mònica Gracía Sanchez, la Dott.ssa Maria Elisabetta Falvo, esperta del SIULP e Primo Dirigente Medico della Direzione Centrale di Sanità, la Collega Laura Galtieri referente nazionale del Coordinamento Donne e Politiche di Genere del SIULP.

L’Incontro ha fornito occasione per avviare una riflessione sui destini e sulle prospettive delle donne della Polizia di Stato nella consapevolezza che solo attraverso il rafforzamento della parità di genere e delle garanzie dei diritti sia possibile dare piena attuazione ai valori della nostra Costituzione, nel solco della tradizione delle democrazie europee più avanzate che considerano le pari opportunità condizione imprescindibile per l’accrescimento ed il consolidamento delle libertà civili.

Al centro del dibattito la piena applicazione dei principi sanciti dall’Unione Europea per eliminare le ineguaglianze, e promuovere condizioni di reale parità, tra uomini e donne nella Polizia di Stato come in tutti gli ambienti lavorativi.

Nel corso dei lavori è stato sottolineato come un recente studio di McKinsey, multinazionale della consulenza, che ha preso in esame 15 indicatori in 95 Paesi che ospitano il 93% della popolazione femminile mondiale e generano il 97% del Pil globale, l’economia potrebbe guadagnare molto, in termini di sviluppo economico, accelerando il cammino verso la parità di genere. La strada da seguire è, dunque, quella di eliminare ogni forma di discriminazione basata sul sesso, garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito lavorativo, politico, economico e della vita sociale. Ciò è possibile attraverso l’adozione di misure legislative idonee a promuovere la parità di genere e l’emancipazione culturale, civile e sociale e l’utilizzo di tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’emancipazione della donna.

Per questo il SIULP è impegnato, anche attraverso il proprio Coordinamento Donne e Politiche di Genere, a creare nella categoria le condizioni necessarie e favorire condizioni di reale uguaglianza in ambito lavorativo per superare definitivamente ogni discriminazione tra sessi.
Vogliamo una Polizia, come ha affermato Segretario generale Felice Romano, che sappia valorizzare la diversità e in cui donne e uomini, ragazze e ragazzi siano liberi di coniugare con successo l’attività lavorativa con le scelte di vita, con uguali possibilità di crescita e progressione professionale in ogni ruolo e qualifica della Polizia di Stato e con uguali opportunità di realizzazione personale e di partecipazione alla vita sociale.

Occorre, pertanto, iniziare a costruire dal basso, attraverso una stabile e efficace interlocuzione istituzionale, le condizioni per favorire l’elaborazione di proposte, anche normative, sui temi dello sviluppo e della tutela della persona, delle politiche salariali e previdenziali, della vivibilità negli ambienti di lavoro, della tutela della famiglia, passando per la salute di genere e la tutela della maternità, senza tralasciare la battaglia di civiltà contro le molestie sui luoghi di lavoro che hanno recentemente trovato accoglienza nel cd “Codice Rosso”. Si tratta di problematiche, già all’attenzione dei comitati pari opportunità e che saranno presto affrontate anche dai costituendi Comitati Unici di Garanzia.

Il divario di genere si sta colmando in alcuni settori, ma è ancora presente in generale nel mondo del lavoro soprattutto a livello di retribuzioni, accesso alla leadership, assistenza e pensioni.
Il cammino per la promozione della piena parità tra donne e uomini deve, dunque, proseguire poiché si tratta dell’affermazione di un diritto umano fondamentale, condizione necessaria per la piana attuazione e applicazione del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione, che postula parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, alla rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, per la promozione di una società sostenibile a beneficio della categoria, del paese e dell’umanità intera.

 

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