Legge 442 del 5 agosto del 1981: una data storica e il leggendario coraggio di Franca Viola.

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“Abrogazione della rilevanza penale della causa d’onore”, l’Italia si sbarazza in un sol colpo di “nozze riparatrici” e di “delitto d’onore”.

Il legislatore cancellò quanto previsto dal codice Rocco, che in due articoli del codice penale, il 544 e il 587, normava su “matrimonio riparatorio” e “delitto d’onore”, prevedendo l’estinzione della pena per la violenza sessuale, se seguita da nozze e pene ridotte, invece, per chi commettesse omicidio, “in stato d’ira”, nei confronti del coniuge, figlia e sorella, a seguito di “illegittima relazione carnale”.

Una legge che considerava ancora la donna proprietà dell’uomo, priva di qualsiasi volontà e libertà di scelta. La legge prevedeva infatti pene irrisorie per i delitti d’onore perché la violenza sessuale era considerata un reato contro la morale e non contro la persona.

Questa grande conquista è arrivata grazie al coraggio e alla determinazione di Franca Viola.

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Era il 26 dicembre 1965 quando Franca, appena diciassettenne, venne stuprata ad Alcamo, in provincia di Trapani, da un uomo che voleva mettere in atto la famigerata “fuitina”, ma lei denuncerà l’uomo e rifiuterà il matrimonio riparatore riprendendosi in mano la sua vita.

Franca diventerà il simbolo del riscatto di tutte le donne dall’umiliazione e dall’oscurantismo.

Oronzo Reale, allora ministro della Repubblica, propose l’abrogazione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore, ma l’abolizione definitiva avverrà solo nel 1981, con la legge n. 442.

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